ZA’ NUNZIATA

 

Ci si metteva il fuoco

a interrompere i tuoi

affascinanti racconti.

Se si spegneva la fiamma

che volevi sempre «arzilla»

ti piegavi e attizzavi

e soffiavi.

Poi dopo aver stretto ben bene

sotto il mento

il fazzoletto nero

che ti fasciava la testa

riprendevi come

se nulla fosse avvenuto

mentre io mi accostavo più a te

sullo «scanno».

 

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