Il buon Biagio Calderano, che ringrazio sempre per la sua costante e continua azione a favore della promozione di Maratea, attraverso ricordi fotografici del passato e testimonianze recenti, con il sito www.calderano.it rende possibile accrescere la sua opera, mediante la pubblicazione di scritti di molti appassionati.

Tra le summenzionate colonne, ho piacevolmente letto le elucubrazioni di Giancarlo Marchesini; uno zibaldone di riflessioni, meditazioni, e (forse) desideri mai realizzati, da far girare la testa.

Sembra di salire sulle "montagne russe": un saliscendi di critiche e apprezzamenti (gratuite), probabilmente mai richieste. Si parte da Villa Nitti, per salire fino alla sommit del Monte San Biagio, per criticare (anche lui) la statua del Cristo. Poi, gi fino al Centro Storico, "teatro" di celebrazioni legate alla Fede, e liturgie della Religione Cattolica e Cristiana, anche queste pesantemente contestate. Nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo, e si sale fino a Sanremo! Laddove si demolisce tutto, tranne il Teatro Ariston (meno male). Ora il "vagoncino" si avvia alla fine del percorso, e si snoda tra curve e tornanti: prima valutando la Politica locale e non, e poi i relativi rappresentanti, fino ai locali, dimenticando che sono eletti, ed in quanto tali, espressione del Popolo. Insomma: la Democrazia!

Ma il giro della giostra finito, s'intravede la sagoma di Villa Nitti, con il suo meraviglioso affaccio al mare, ed ancora su questa, si consuma l'ultimo residuo d'inchiostro.

Che dire? Un insieme di pensieri rispettabilissimi, ed interessanti, dai quali ho maturato (su tutti) una riflessione: Il Cristo di Maratea e rester (malgrado noi), il simbolo di questa Citt.

Questa Opera sar ancora lungamente apprezzata dalle prossime generazioni, e chi sar legato nel ricordo ad essa, il Conte Stefano Rivetti di Valcervo, e lo scultore Bruno Innocenti.

Di noi, non ci sar traccia.

Rassegniamoci a custodire, valorizzare e vivere ci che ci stato donato, e laddove non possiamo e/o sappiamo fare altro che parlare, badiamo a non dire banalit.

Tutti apprezzano il nudo della Sirena a Piazza Vitolo, piuttosto che il velo poggiato sulle natiche sudate della Spigolatrice a Sapri.

Ma il Cristo di Maratea tutto, tranne che nudo...

 

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