AMP
Costa di Maratea: brevi considerazioni.
(a
cura di Cesare Albanese – Sindaco di Maratea)
In
considerazione delle tante inesattezze e delle informazioni fuorvianti che circolano
sul tema, oltre che al fine di evidenziare che non si tratta di unAMP calata dallalto
e dietro cui si celano chiss quali mire ed interessi,
credo sia necessario chiarire un po di aspetti, con lobiettivo di mettere
tutti in condizione di poter produrre le previste osservazioni scritte, unica forma
di consultazione pubblica ammessa, e non perdere cos loccasione di contribuire
alla redazione della versione definitiva della perimetrazione e della zonazione
della nuova AMP Costa di Maratea.
Liter
Liter
istitutivo dellAMP Costa di Maratea parte nel 1991, quando qualche politico lungimirante
e – direi - illuminato, al pari di quelli che
hanno vincolato il ns. territorio dal punto di vista urbanistico ed ambientale,
fece inserire la costa di Maratea tra le aree marine di reperimento.
Nel
2016, dopo listituzione di ben tre aree SIC (oggi ZSC) ed
una serie di studi ed approfondimenti, il Consiglio Comunale conferm, allunanimit,
la volont di perseguire nellintento di ottenere lambito riconoscimento.
Nel
2020, a seguito di un finanziamento ministeriale e del via libera da parte dellAmministrazione
Comunale in carica, prende formalmente il via la fase istruttoria a cura dellISPRA,
unico ente a ci istituzionalmente preposto, e larea marina di reperimento
diventa area marina protetta di prossima
istituzione. Nel 2021, vengono effettuati gli studi
ed integrati i dati delle campagne precedenti (2008 e 2012).
Durante
lultima campagna elettorale comunale, tutti gli schieramenti si sono
dichiarati in continuit con la volont di istituire lAMP, seppur con le
dovute cautele, non conoscendo gli studi scientifici e la bozza di perimetrazione
e zonazione.
Oggi,
ripresi i rapporti con il MASE (Ministero dellAmbiente e della Sicurezza Energetica)
e lISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ci viene presentata la prima ipotesi di perimetrazione e zonazione
dellAMP Costa di Maratea, basata su studi scientifici ed ambientali e
simile, nella visione, a quella delle ultime tre AMP di recente/prossima istituzione
(Capo Milazzo, Capo Spartivento e Capri), e con una proposta
di regolamentazione in linea con il principio della piena autodeterminazione
lasciata allistituendo organo di gestione. La proposta di perimetrazione
ricomprende sostanzialmente le tre zone ZSC, di altissima
valenza ambientale e bisognose di una protezione rafforzata, ed estende
la tutela sino alla foce del fiume Noce.
Decorsi
i termini per la produzione di osservazioni, ISPRA presenter la proposta finale
di perimetrazione e zonazione e, formalmente identificato lEnte Gestore, si arriver al Decreto Ministeriale di istituzione e, successivamente,
alla vera e propria organizzazione dellAMP, con
lapprovazione anche del REO,
il regolamento di esecuzione ed organizzazione, che discipliner nel dettaglio le
attivit consentite, a cura dellEnte Gestore.
La proposta
La
prima ipotesi di perimetrazione e zonazione ormai nota a tutti ed
sostanzialmente cos riepilogabile:
lintera costa di Maratea ricompresa
nella perimetrazione;
la navigazione, anche a motore,
consentita in tutte le zone, ad eccezione della zona A;
anche le imbarcazioni superiori ai
24 metri (c.d. navi) potranno navigare nelle medesime zone, ed i limiti di
velocit, da regolamentare, saranno, seppur di poco, pi restrittivi di quelli ordinari
(ad esempio, 5 nodi invece che gli attuali consentiti 8 nodi per la navigazione
entro i 300 metri dalla costa a picco);
non sono richiesti particolari
requisiti di eco-compatibilit ai natanti che fruiranno dellarea marina protetta,
purch abbiano almeno uno dei seguenti requisiti: 1. motore conforme agli allegati
del D.Lgs. n. 171/2005; 2. sistema di raccolta delle acque
di sentina; 3. sistema di raccolta dei liquami di scolo di servizi igienici e cucina;
lormeggio e lancoraggio saranno
regolamentati dallente gestore e sono consentiti in tutte le zone, ad eccezione
della zona A.
la piccola pesca artigianale
consentita ai soli residenti, nelle zone B e C;
la pesca sportiva/ricreativa
consentita, sempre nelle zone B e C, ai residenti e lente gestore potr consentirla
ad altre categorie di fruitori del mare;
le uniche attivit vietate sono:
la pesca subacquea, lo sci nautico e le moto dacqua;
lente gestore potr limitare, eventualmente ai soli ai residenti, il rilascio delle autorizzazioni per le attivit di: noleggio e locazione di unit da diporto, trasporto passeggeri e visite guidate.
La
bozza stata evidentemente redatta sulla base delle emergenze scientifiche ed ambientali e cercando di salvaguardare gli usi attuali del
nostro mare, per come rappresentati allISPRA dagli utilizzatori e dai portatori
di interesse nelle audizioni effettuate. N, daltronde, sarebbe ipotizzabile una
bozza basata su argomenti di altro genere o per andare incontro a portatori di interessi privati. Al di fuori dei pescatori subacquei, la
cui attivit non pu essere consentita in unarea marina protetta, a me pare che
siano state considerate e tutelate le esigenze di tutti gli utilizzatori del mare.
La
paventata problematica della limitazione della pesca sportiva/ricreativa per i non residenti potr essere agevolmente superata con una
regolamentazione dellente gestore che consenta il rilascio dellautorizzazione
alla pesca sportiva/ricreativa anche a coloro che sono proprietari di un natante
ormeggiato nel nostro porto e/o, ad esempio, che sono proprietari di una casa sul
territorio comunale.
Anche
le limitazioni nel gettare lancora sono un falso problema. A parte la considerazione
che anche oggi lancoraggio/ormeggio selvaggio non consentito,
si tratter di accogliere il cambiamento dellistituzione dei campi di
ancoraggio/ormeggio che lente gestore individuer, garantendo sempre i posti necessari
a soddisfare tutte le richieste di fruizione del mare.
Non
credo sia percorribile lipotesi di una riduzione della perimetrazione
dellAMP, in primo luogo, perch non credo che ISPRA e MASE mercanteggino la tutela
del mare e dellambiente, obiettivo prioritario di una riserva, in secondo luogo,
perch significherebbe aprire spazi in cui si concentrerebbero soprattutto i pescatori
non residenti ed i tantissimi utilizzatori del mare che
ogni anno ci affliggono senza disciplina e senza nessun ritorno economico per il
nostro territorio, in terzo luogo perch la tutela di tutta la costa consente di
preservarla da iniziative dannose per il nostro mare o, comunque, per
limmagine di Maratea quale luogo incontaminato (su Castrocucco, ad esempio, ci
offrir la possibilit di arginare il tanto temuto e contestato impianto di S.
Sago).
Non tralascerei di considerare, poi, che lestensione dellarea marina protetta a tutta la costa , di per s, un brand ancora di pi spendibile nel mercato turistico.
In
definitiva, credo che con listituzione dellAMP il nostro mare sar fruito con
maggiori agevolazioni dai residenti e dai frequentatori abituali di Maratea, ma
sar fruibile anche a chi lo vuole visitare per una sola giornata, nel rispetto,
per, di quel minimo di regole necessarie a tutelarlo.
La
governance del processo e lente gestore
Come
noto ormai a tutti, dal 10 giugno 2024 la Citt di Maratea tornata ad essere padrona del proprio destino: le decisioni vengono prese
dallAmministrazione Comunale e vengono prese nellinteresse generale e sovraordinato
di coloro che vivono in questo territorio.
Il
processo di istituzione di questa AMP vede lo stretto collegamento
tra MASE, ISPRA e Comune di Maratea e nessun altro soggetto vi coinvolto. Non
corrisponde al vero che vi sia il coinvolgimento di associazioni ambientaliste e/o
di altri enti locali e/o di enti sovraordinati.
innegabile, per,
che siano tutti favorevoli alla sua istituzione e la sostengono e la
sosterranno, ne siamo certi, con il massimo impegno.
Lente
gestore sar il vero e proprio organo decisionale dellAMP. Come daltronde accaduto
gi nelle ultime AMP istituite, lente gestore verso cui tende il MASE il Comune,
seppur con qualche perplessit di commistione tra le due gestioni finanziarie quando
si tratta, come nel nostro caso, di un comune singolo. Anche questo tema
stato gi affrontato e stiamo propendendo per laffidamento della gestione
ad un Consorzio, a maggioranza comunale, con il coinvolgimento
della Regione Basilicata, di unassociazione ambientalista e di un ente di ricerca.
Non potranno farne parte i portatori di interessi particolari
e non di carattere generale, quali, ad esempio, il Consorzio Turistico e il GAL
Pesca, i quali, per, potranno essere ascoltati, come tutti gli altri portatori
di interesse, dallente gestore, nellattuazione delle sue linee programmatiche.
I
riffessi sulleconomia locale
Per
rispondere ai quesiti relativi ai riflessi sulleconomia
locale basterebbe uno sguardo dinsieme alle 32 localit gi sede di AMP, per accorgersi
che sono tra le destinazioni balneari pi ambite.
Sfido
chiunque a trovare, in rete o sulle riviste specializzate, dati economici
negativi nelle altre localit che ospitano unarea marina protetta in
conseguenza della sua istituzione, laddove, piuttosto, innumerevoli ed entusiasmanti sono le sfide che si aprono per i nuovi
investimenti che ne deriveranno.
Sono
diverse le localit sede di AMP in cui la pressione turistica, in termini di
numeri di posti letto e di arrivi/pernottamenti, notevolmente superiore a
quella di Maratea, a dimostrazione che le aree marine protette attraggono e non
respingono, e che la capacit di carico turistico nella nostra citt potr aumentare.
Uno
studio economico specifico non stato fatto, e non nemmeno previsto nelliter
istitutivo di unarea marina protetta, ma evidente a tutti che i problemi che
affliggono la nostra economia turistica, con numeri stagnanti da ormai un decennio,
sono ben altri e tutti estranei al tema in questione. Maratea fonda la sua
attrattivit sullambiente e sulla sua tutela e listituzione di unAMP non potr
che completare la sua offerta turistica.
Il
mio auspicio che, a parte le evidenti e facili rendite di posizione che ne deriveranno
(basti pensare, ad esempio, alle locazioni ed al noleggio
dei natanti da diporto, alle visite guidate ed al trasporto passeggeri, che saranno
una prerogativa pressocch esclusiva delle imprese residenti,
come, daltronde, per i pescatori professionali), listituzione dellAMP dia il
via ad una serie di nuove iniziative imprenditoriali locali, che, altrimenti, verrebbero
giocoforza attivate dalle tante persone provenienti da zone limitrofe, che stanno
mostrando un sempre crescente interesse per il rinnovato fervore che Maratea sta
suscitando.
Parimenti
privi di fondamento sono i timori dei ns. operatori portuali, poich i dati
delle altre AMP parlano chiaro anche su questo fronte: in tutte le AMP la nautica da diporto aumentata.
Piuttosto
sono altre le sfide che allinterno del porto andranno affrontate, dopo aver
superato lo scoglio del rinnovo delle attuali concessioni demaniali e la messa in
sicurezza completa dellinfrastruttura (moli esterni, impianto antincendio e frana
del Crivo), come, ad esempio, limprocrastinabile innalzamento
dei servizi dedicati alla nautica stessa, in unottica di efficienza e sostenibilit,
cui tutti i diportisti sono legati.
Nessun
problema ci sar nemmeno per le attivit di terra legate al demanio marittimo, che
non subiranno alcuna limitazione dallAMP (non sono assolutamente vietati, ad esempio,
i corridoi di lancio per le spiagge), le quali avranno solo ulteriori
benefici, anche a seguito del prossimo passaggio della gestione del demanio marittimo
ai comuni costieri, in unottica di massima sinergia con listituenda AMP, anchessa
a trazione comunale.
Sono fermamente convinto, insieme a tutta la mia Amministrazione, che listituzione dellArea Marina Protetta Costa di Maratea costituir una svolta storica, in positivo, per il nostro turismo e la nostra economia. Si tratta di una entusiasmante sfida, che tutti insieme dobbiamo cogliere ed affrontare, da protagonisti, per il rilancio concreto della nostra destinazione turistica.