COMMEMORAZIONE FUNEBRE

CHIESA DELLĠANNUNZIATA  SABATO 28 OTTOBRE 2023

 

Caro Vincenzo,

Quando alle prime luci del giorno, ieri 27 ottobre, mi  giunta la notizia della tua scomparsa, incredulitˆ e sgomento hanno pervaso la mia mente e il mio corpo; incredulitˆ perchŽ, nonostante le tue gravi patologie, ero convinto che il tuo ultimo giorno fosse ancora lontano e potessi continuare a godere dellĠamore e dellĠaffetto della cara sposa Irene e dellĠaltrettanto a te cara figliola Giovanna; sgomento perchŽ la morte di un amico con il quale si  condiviso fanciullezza, giovinezza e maturitˆ intristisce e sconvolge tutto il proprio essere.

Ma, superato il momento dello smarrimento, la memoria ha iniziato a restituirmi, come fotogrammi di una pellicola, i ricordi, tantissimi, dei momenti trascorsi insieme. Ho ricordato gli anni della scuola elementare con la maestra Passarelli, ho ricordato la partecipazione alle funzioni religiose, quando da chierichetti correvamo insieme a casa tua, poco distante da questa chiesa, dove ci accoglieva la tua cara madre seduta accanto al focolare, pronta a darci dĠinverno i tizzoni da riporre nel turibolo preparato per lĠincenso. Ho ricordato tutte le tue iniziative nel sindacato, la preparazione delle manifestazioni, quando erano in pericolo i posti di lavoro nelle fabbriche, lĠingresso in politica ed infine gli anni della pensione, vissuti sempre con la disponibilitˆ allĠimpegno sociale.

Vincenzo  stata una persona che, sin da ragazzo, si  dato sempre da fare con forza e determinazione, ha dato prova di sŽ impegnandosi in tanti lavori e tante attivitˆ. Assunto nello stabilimento tessile del Conte Rivetti, ha preso a cuore le sorti degli operai ed ha organizzato il sindacato divenendo segretario provinciale della federazione dei tessili e dellĠabbigliamento che faceva capo alla CISL.

 Pur continuando lĠimpegno sindacale, si iscrisse alla D.C., dove faceva sentire la voce degli operai soprattutto nei momenti di crisi e nel 1985 fu candidato alle elezioni comunali. Eletto consigliere comunale con notevoli suffragi, divenne assessore alle attivitˆ produttive e al lavoro, sia nella giunta guidata dal compianto Fernando Sisinni che in quelle successive. Vincenzo era presente in Municipio tutti i giorni, con puntualitˆ, sempre disponibile a ricevere i cittadini e a risolvere i problemi soprattutto quelli dellĠoccupazione, ed era convinto che solo con le relazioni a livello provinciale e regionale si potevano risolvere i problemi della comunitˆ. Per questo intratteneva rapporti di amicizia con gli uomini politici della Regione.

La morte genera dolore e tristezza nelle persone care e negli amici, ma altres“ ha il potere di trasformare lĠesistenza appena interrotta in un exemplum: la vita, se spesa bene, al servizio del prossimo e dei bisognosi, come quella dellĠAmico Vincenzo, assume il valore di un esempio da ricordare, da imitare e da additare alle generazioni successive.

E infatti Vincenzo pu˜ e deve essere ricordato come esempio di molteplici virt, di impegno civile, di rare qualitˆ umane. Ci lascia lĠesempio di una persona che, pur partendo da una situazione di svantaggio, da condizioni sociali modeste,  riuscito ad affermarsi con la tenacia, con lĠonestˆ e con la rettitudine. Pur partecipando ad attivitˆ sindacali e sociali e alla vita politica, spesso funestate da lotte intestine, Lui, da cattolico praticante, sempre presente con puntualitˆ alla Messa domenicale, tranquillo e taciturno, era un uomo di pace, che non alimentava diatribe, non fomentava scontri, sempre pronto a placare e riappacificare gli animi, a ragionare con pacatezza, a non partecipare a faide di nessun genere.

Vincenzo ancora ci conferma il valore della famiglia, della fedeltˆ e della responsabilitˆ nei confronti della cellula fondamentale e insostituibile della societˆ: da ragazzo era un prezioso aiuto per la mamma invalida e da coniugato ha saputo compiere una scelta che gli fa onore per sempre.

Caro Vincenzo, da ieri, siamo tutti pi poveri. Lo  la comunitˆ, che perde un figlio buono e disponibile; lo sono i tuoi amici pi cari, quelli che ti spettavano tutte le sere per sorseggiare il caff, privi della tua compagniae del tuo conversare, lo sono io, perchŽ perdo un amico capace di un consiglio, di un suggerimento per non sbagliare nelle scelte sociali da compiere.

Ma se non sarai pi tra noi fisicamente, se non ti vedremo pi arrivare nella piazza col tuo passo felpato o in macchina, certamente non ti dimenticheremo e il ricordo di te sarˆ sempre al centro delle nostre chiacchierate, tra i pochi amici che ancora continuano ad animare la vita del Centro Storico sempre pi disabitato.

A Irene e Giovanna dico siate fiere di avere avuto un Marito ed un Padre con queste qualitˆ, che non  venuto mai meno ai doveri familiari e che, sono certo, dal Cielo, nella Gloria del Paradiso, continuerˆ a vegliare sulla sua famiglia, sui suoi amici e su Maratea, e al cospetto di Dio, dove le preghiere dei defunti hanno efficacia maggiore di quelle dei viventi, invocherˆ sui familiari rassegnazione, protezione e grazie e su tutti noi la forza per andare avanti nei giorni che ci restano da vivere.

Vai in pace, Vincenzo, e che la terra ti sia lieve.

 

Maratea 28 ottobre 2023

Antonio Brando

 

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