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Città di Maratea Provincia di Potenza
Piazza Biagio Vitolo 1 – 85046 Maratea
(Pz) Tel. 0973 874111 – Fax 0973 874240 Codice Fiscale 00144100765 |
Prot. Nr.
0013149
Maratea, 28 agosto 2015
ALLA COMMISSIONE
NAZIONALE ITALIANA UNESCO
Palazzo Firenze
Piazza Firenze n.27
00186 ROMA
Per il tramite del MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI
E DEL TURISMO-
SEGRETARIATO GENERALE-SERVIZIO-UFFICIO
UNESCO
Via del Collegio Romano, 27
00186 ROMA
Oggetto: Domanda di iscrizione di Maratea nella
Lista del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale UNESCO.
Questa Amministrazione
Comunale, confortata dal parere pienamente favorevole e dalla dichiarata
disponibilità collaborativa dei competenti Organi del
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di cui alla nota
della Direzione Regionale di Basilicata n.0002163 del
15 aprile 2013, dalla vasta e pregevole letteratura formatesi dai tempi ormai
remoti sull’eccezionalità del sito (v. all.1) e dalle
reiterate istanze e sollecitazioni dei propri
cittadini e dei numerosissimi, qualificati ospiti(v. all. elenco),
sulla scorta degli esiti degli incontri con gli Esperti e i Funzionari del
Ministero svoltisi dal 9 maggio 2013 e degli studi, ricerche e approfondimenti
sulla natura identitaria e sulla peculiarità del
territorio, visti i criteri e le modalità di iscrizione, indicati negli
“Orientamenti Operativi” dall’Unesco, ai fini
dell’individuazione dei beni da inserire nella Lista, chiede, giusta Delibera di questo Consiglio Comunale n. 57 del
10.08.2015 l’iscrizione del sito di
Maratea, individuato e definito nell’allegato documento cartografico in
scala 1:5000, nella Lista mondiale multurale e naturale Unesco,
quale “paesaggio culturale” (punto
VI degli Orientamenti Operativi), così come interpretato e assunto a categoria
tipologica dall’Unesco nel 1992, definito nel Forum
dello stesso, svoltosi sul tema del paesaggio, a Firenze, nel 2000 e precisato
nell’art.131 del Codice dei Beni culturali e del
Paesaggio, approvato con D.L.vo n.42 del 2004, in
ossequio dell’art. 9 della Carta Costituzionale Italiana.
Se secondo lo spirito e la lettera del dettato costituzionale e dei
testi normativi e dichiarativi testè citati, il
“paesaggio” entra a pieno titolo nel “patrimonio culturale”, in quanto natura antropizzata, ovvero, fabbricato e
rappresentato, in modo significativo, dall’interazione dell’uomo con
l’ambiente, in dialettica e tuttavia armonica sintesi di Natura e Cultura, il
sito di Maratea, da sempre universalmente riconosciuta di eccezionale bellezza,
assurge a paesaggio culturale grazie alla sua interazione con la storia
millenaria soprattutto religiosa, su di esso scritta nella sequenza
ininterrotta e in fasi importanti dell’umana vicenda, dall’età antica alla
contemporanea. E’, infatti, Maratea una sorta di straordinario palinsesto, in
cui le testimonianze delle tradizioni e delle ispirazioni culturali,
significate nell’arte, nelle varie e distinte epoche, concorrono alla
complessità ed unicità di un paesaggio, che non è solo un insieme di elementi e di fattori naturali certamente incantevoli,
bensì, anche, di peculiarità e di valori rappresentativi dell’opera dell’uomo, che ne fanno
un’identità etico-estetico-religiosa, suggestivamente
resa, appunto, nel suo linguaggio visivo. Siffatta peculiarità, già rilevata
nella “Descrizione delle province di Basilicata” voluta da Carlo di Borbone e disposta dal Tanucci
del 19 aprile 1735 ripresa
e sviluppata dal Sacco nel 1796 e dal Giustiniani nel
1802, nonché dalla Relazione Franzoni al Governo Zanardelli del 1902, è stata magistralmente evidenziata da
note personalità italiane e straniere da
Giambattista Pacichelli, a Cesare Pavese e
Giorgio Bassani, da Indro Montanelli
a Lidia Ravera, da Bruno Zevi
a Ralph Erskine, Pierre Vago e Korge Gluserb, che hanno definito il paesaggio di Maratea unico e
superbo, meraviglioso e magnifico. Peraltro, in una pregevole pubblicazione
dell’Utet, del 1927, l’Algranati
seppe cogliere in modo particolare la peculiarità forse più caratteristica di
Maratea, vedendola “distesa tra mare e monti, come sospesa fra due potenti
aspirazioni”. Or è che proprio l’incontro speculativo ed estetico tra siffatte
aspirazioni, suscitate da tanta bellezza, ha prodotto nei secoli quella
creatività artistica, che manifesta e riconosce la sua ascendenza metafisica in
un diffuso patrimonio culturale ed in particolare architettonico,
storico-artistico ed etnostorico, costituito da ben
44 chiese, 5 conventi, steli, colonne e sculture monumentali ed eremi e laure presenti lungo la ben conservata “Via Basiliana” della celebra Eparchia del Mercurion, ma,
anche, dalla memoria scritta e orale, dalla produzione letteraria, musicale e
cinematografica e dalla tradizione vivente
di arti e mestieri e del radicato
costume di ospitalità.
Da quanto
sopra si evince la richiesta di iscrizione, pur fondandosi nel criterio di cui
al punto VI, identificandosi questo sito in un “paesaggio culturale” di valore
unico e universale, non può nel contempo, non riferirsi al punto III, là ove
siffatto paesaggio rivela “una tradizione culturale e una civiltà vivente”, al
punto IV, in quanto, lo stesso “illustra importanti fasi della storia umana”,
quali, soprattutto, la greco-romana e la bizantina, ancora, al punto V,
trattandosi di un “esempio eccezionale di insediamento umano e di utilizzo di
risorse territoriali e marina”, dalla produzione del “garum”
e delle corde vegetali all’Orchidea e all’Acqua Maratea e, ovviamente, al punto
VII costituendo, comunque, questo sito “un’area di eccezionale bellezza”.
Si allegano:
1)
lo studio sintetico corredato dalla bibliografia, attestante l’attenzione
per il sito da parte di studiosi a livello internazionale;
2)
l’analisi comparativa con altri siti già iscritti nella lista;
3)
la certificazione degli strumenti di tutela allo stato vigenti;
4)
la descrizione delle condizioni di integrità ed autenticità e dello
stato di conservazione;
5)
l’impegno di gestione, che questa Amministrazione assume, attraverso
i soggetti a ciò competenti, gli strumenti di tutela, le strategie di
valorizzazione e i piani di finanziamento.
Si fa riserva di presentare, appena richiesta, la documentazione
completa ed analitica costitutiva del “dossier”, come prescritto, per
l’auspicata candidatura.
Con osservanza
Il Sindaco