Giornata della Memoria 2019 - PER NON DIMENTICARE

UNA INFERMIERA SPECIALE

di Emanuele Labanchi

Fu Irena Sendler, nata a Varsavia il 15 febbraio 1910 ed ivi deceduta il 12 maggio 2008. Salv˜, insieme ad altri, circa 2500 bambini ebrei, facendoli uscire di nascosto dal ghetto di Varsavia con falsi documenti e trovando loro rifugi in case fuori dal ghetto. Collabor˜ con la Resistenza nella sua Polonia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale; arrestata e torturata non rivel˜ mai il nome dei bambini salvati.

Nel 1965 fu riconosciuta dallo Yad Vashem di Gerusalemme, Ente nazionale per la memoria storica di Israele, come una dei "Giusti tra le Nazioni". Nel 2007 il Governo polacco la propose come "eroe nazionale" ma non potŽ recarsi alla cerimonia prevista per le sue precarie condizioni di salute; mand˜ in sua rappresentanza una signora che aveva salvato da bambina. Fu anche segnalata per il Premio Nobel per la Pace, che non le venne assegnato.

Mi piace qui ricordare che a Maratea il Comitato del Redentore 2015 ha riconosciuto ad Irena, in suo onore e memoria, il titolo di "Personaggio del Redentore 2015", in occasione del cinquantenario della famosa statua sul monte San Biagio (Premio del Redentore alla bontˆ a cura del Comitato di concerto con il Comune di Maratea, la Diocesi di Tursi-Lagonegro e la Regione Basilicata).

Durante una bella e significativa cerimonia, tenutasi il 23/08/2015 al "Pianeta Maratea", presente lÕAmbasciatore della Polonia in Italia, ha ritirato il premio la figlia, Janina Zgrzemska.

 

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