In ricordo del giovane marinaio marateota Biagio Della Morte

QUEL TRAGICO PRIMO APRILE 1942

 di Emanuele Labanchi

Questo post viene pubblicato grazie alla ricerca curata dal Prof. Francesco Mandarano, che ringrazio per la gradita collaborazione-

Il primo aprile 1942 l'incrociatore "Giovanni Delle Bande Nere" salp˜ dalla base di Messina diretto al La Spezia, scortato dal cacciatorpediniere Aviere e dalla torpediniera Libra. Alle 9 del mattino venne intercettato dal sommergibile britannico Urge che lo silur˜. La nave si spezz˜ affondando rapidamente e portando con se gran parte dellĠequipaggio.

A bordo c'era anche il marinaio Della Morte Biagio, nato a Maratea l'11/11/1919 e disperso il 1/4/1942.

Nota:

Nella lapide commemorativa presso la Chiesa dell'Annunziata a Maratea, accanto al suo nominativo,  indicato come luogo di scomparsa il Mediterraneo perchŽ Biagio era un marinaio ed era imbarcato proprio sull'incrociatore Giovanni Delle Bande Nere.

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Il relitto della nave  stato ritrovato nel 2019 come da comunicato riportato di seguito:

Ritrovato l'Incrociatore leggero Giovanni delle Bande Nere affondato nel 1942

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09/03/2019Incrociatore

 

Comunicato stampa nr. 034

ÒLa scoperta effettuata dal Cacciamine Vieste della Marina Militare grazie alle sofisticate apparecchiature in dotazione

Il cacciamine Vieste della Marina Militare, durante un'attivitˆ di verifica tecnica e sorveglianza dei fondali nel Mar Tirreno presso l'isola di Stromboli, ha ritrovato il relitto dellĠIncrociatore Leggero Giovanni Delle Bande Nere affondato nel 1942.

Il relitto  stato localizzato e identificato a circa 11 miglia nautiche a sud dellĠisola di Stromboli a una profonditˆ compresa tra i 1460 e i 1730 metri, in una posizione compatibile con quella del suo affondamento avvenuto il 1 aprile del 1942, mentre era in trasferimento da Messina a La Spezia, per effettuare alcune riparazioni in Arsenale scortato dal cacciatorpediniere Aviere e dalla torpediniera Libra. Durante la navigazione, alle 09.00 circa, fu colpito da due siluri lanciati dal sommergibile britannico H.M.S. Urge. LĠincrociatore, spezzato in pi tronconi, affond˜ rapidamente. Nell'evento per“ gran parte dellĠEquipaggio.

La scoperta  avvenuta grazie allĠimpiego dei veicoli subacquei imbarcati sul cacciamine Vieste in grado di condurre ricerca e identificazione a quote profonde: il veicolo autonomo subacqueo (Autonomous Underwater Vehicle – AUV) Hugin 1000, della ditta Kongsberg, e il veicolo filoguidato Multipluto 03, della ditta GAY Marine. Circoscritta lĠarea di ricerca in base alle presunte coordinate dellĠaffondamento, il cacciamine ha proceduto a mappare il fondale con il veicolo Hugin, scoprendo pi contatti correlabili con il relitto. Successivamente i contatti sono stati identificati grazie allĠuso del Multipluto, che ha consentito di filmare anche le prime immagini della nave rivelando i tre tronconi in cui si spezz˜ nellĠaffondamento e accertandone l'identitˆ.

Il ritrovamento dellĠIncrociatore Leggero Giovanni Delle Bande Nere conferma l'efficacia operativa dei veicoli subacquei in dotazione alla Marina Militare, capaci di operare a quote profonde per il controllo dei fondali e delle infrastrutture strategiche, nonchŽ la professionalitˆ degli specialisti del Comando delle Forze di Contromisure Mine. I veicoli subacquei rappresentano un assetto fondamentale per mantenere elevata la capacitˆ della componente di contromisure mine incrementando la quota e le possibilitˆ di capacitˆ di scoperta e identificazione di situazioni di rischio in alti fondaliÓ.

 

 

Maratea 07 gennaio 2022

Emanuele Labanchi

 

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