PER SAN SAGO UN COMMISSARIO AD ACTA 

 di Emanuele Labanchi

 

Per limpianto di rifiuti speciali e pericolosi di San Sago, accanto al letto del fiume Noce nel Comune di Tortora, la cui riapertura stata ed fortemente avversata nellarea da Legambiente, Comuni e Comitati civici, arrivata qualche giorno fa una sentenza del T.A.R. Calabria.

Si tratta della sentenza n. 01043/2023 R.P.C. - n. 01098 R. Ric., pubblicata il 17/07/2023, con la quale il Tribunale amministrativo a Catanzaro (Camera di consiglio del 21 giugno 2023) ha:

-dichiarato il perdurare dellinerzia da parte della Regione Calabria in ordine alla conclusione del procedimento avviato dalla ricorrente Co.Gi.Fe. Ambiente s.r.l. con istanza del 24-8-2020 ed ha nominato Commissario ad acta il Capo del Dipartimento Sviluppo Sostenibile del Ministero dellAmbiente e della Sicurezza Energetica , con facolt di delega ad altro Dirigente del medesimo Ministero, il quale provveder sullistanza entro il termine indicato in motivazione, decorrente dallistanza di parte ricorrente.

Spese compensate.

In pratica, la Societ ricorrente, nel suo braccio di ferro con Regione Basilicata e Regione Calabria, sembra a questo punto guadagnare un po di vantaggio, a fronte dellaccertata e dichiarata inerzia di questultima, di difficile comprensione e giustificazione da parte di quanti fin qui si sono spesi e si spendono apertamente e pubblicamente contro la riapertura del gi tristemente noto impianto di rifiuti.

Per cos dire, la palla o, forse meglio, la gatta da pelare o la patata bollente, passa ora al nominato Commissario ad acta, mente le due Regioni interessate sembrano aver privilegiato la strada di un comodo temporeggiamento, per nulla risolutivo della vexata quaestio.

Nella Valle del Noce, nei Comuni di Tortora, Praia a mare, Maratea ancora stato di allerta, mai sopito, in attesa degli sviluppi del caso, con ferma volont di scendere sul piede di guerra contro eventuali provvedimenti favorevoli alla contestata riapertura dellimpianto, come pu evincersi dal tempestivo COMUNICATO STAMPA del Comitato per la difesa del Fiume Noce:

Dopo un mese e mezzo dalla seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi del 31 maggio scorso, anzich ricevere il provvedimento decisorio di parere definitivo sul riesame con valenza di rinnovo dellAIA, che, se negativo, come noi riteniamo debba essere, avrebbe posto un secco blocco alla ripresa delle attivit del depuratore di San Sago, ci siamo ritrovati con una sentenza del TAR per la Calabria che, su ricorso della Co.Gi.Fe. Ambiente s.r.l., dispone la nomina di un Commissario ad acta e lo individua nel Capo del Dipartimento Sviluppo Sostenibile del Ministero dellAmbiente e della Sicurezza Energetica. Viene riconosciuta linerzia della Regione Calabria nel non essersi pronunciata in merito al citato rinnovo AIA entro il termine perentorio del 9 aprile 2023, stabilito con un precedente e medesimo atto dello stesso TAR del 9 dicembre 2022.

Si decreta, dunque, con sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, linerzia della Regione Calabria e le viene sottratta la competenza ad esprimersi su un atto di valenza vitale per un Territorio, Tutto, che non vuole la riapertura di quellimpianto in quel sito, e lo ha ribadito con estrema forza in pi di una forma, non ultima la manifestazione del 18 marzo durante la quale sono scese in piazza oltre mille persone.

Per inerzia della Regione, la palla passa, cos, al pi lontano, non solo in termini di spazio, Ministero dellAmbiente di Roma.

Solo inerzia o scelta consapevole? A noi viene legittimo il sospetto che la Regione Calabria sia andata deliberatamente oltre i termini disposti dal TAR per, come Pilato, lavarsene le mani e passare ad un soggetto altro e distante il compito di assumere una decisione tutta formale e per niente POLITICA come, invece, noi chiediamo da tempo. Perch , e deve essere, Politico stabilire se cՏ compatibilit tra la riapertura di un impianto del genere in quel sito e le ripercussioni che potrebbero esserci sui sistemi ambientali e sulle economie di sviluppo turistico di una costa di Tre Regioni. Perch , e deve essere, Politico stabilire se prudente applicare il principio di cautela ad una situazione idrogeologica che, a causa degli effetti degli eventi climatici estremi in corso, presenta tutti gli elementi di rischio riconducibili a sempre pi probabili esondazioni del Noce e/o del Pizinno.

Per allontanare ogni dubbio e ogni possibile retropensiero non legittimo, ci permettiamo di suggerire al Presidente Occhiuto di impugnare la sentenza e ricorrere contro di essa al Consiglio di Stato anche, e soprattutto, per perorare le scelte effettuate dal suo Dipartimento, confutare la poco rispettosa accusa di inerzia e riappropriarsi del dovere di dare risposte alle istanze di un Territorio che unanimemente, con i suoi Sindaci, le sue Associazioni, le sue componenti economiche chiede e richiede di non riaprire quellimpianto.

Noi, come Comitato, continueremo a farlo con le nostre azioni di contrasto, sempre pi convinti che ci stiamo battendo per una causa pi che giusta.

Anche noi cambieremo gli interlocutori della nostra lotta: essendo mutato il soggetto decisore, chiameremo singolarmente i Parlamentari locali ad entrare in gioco, a rappresentare al Ministro le Ragioni di Politica Ambientale ed Economica, nonch di contenimento di concreti conflitti sociali che impongono una riflessione a tutto campo sulla malaugurata possibilit di riapertura del depuratore di San Sago. Intanto, oltre al ricorso che il Comune di Tortora inoltrer in tempi rapidi, a chi di competenza, noi torneremo, sempre senza mollare di un millimetro, in Piazza con sit-in tra la gente e con una festa/protesta – Protesta – contro la riapertura di quellimpianto in quel sito.

Protestiamo con forza, facciamo sentire alta la nostra voce, l'eco dovr essere ascoltato ancora pi lontano!

Rivendichiamo il diritto di proteggere e valorizzare il nostro Ambiente e la nostra Salute, come abbiamo sempre fatto.

Quando un Territorio prende coscienza va ascoltato!!!

 

Maratea 24 luglio 2023

Emanuele Labanchi

 

 

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