Proposte per Maratea.
CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DIFENSORE CIVICO
di Emanuele Labanchi
Il vigente Statuto del Comune di Maratea, all’art. 4 III comma, prevede espressamente che “le adunanze degli Organi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede”. Risulta, invece, che ormai da tempo il Consiglio comunale si riunisca presso Villa Tarantini per indisponibilità transitoria della sala consiliare presso il Municipio, la cui sede nella centrale piazza Vitolo è meritevole di completo utilizzo con rientro, in adeguati spazi, anche della Polizia Locale, ormai da tempo allocata in immobile privato con rilevante spesa a carico dell’Ente.
Voglio, comunque, riferirmi al vigente Statuto per chiederne l’integrale applicazione, salvo sue modifiche ove ritenute necessarie, soprattutto in alcune sue parti che sono rimaste del tutto prive di vita, quali quelle dedicate al Consiglio comunale dei ragazzi (Art.7) ed al Difensore civico (Art. 44-49).
Quanto al primo (il Consiglio comunale dei ragazzi), se ne prevede da parte del Comune la possibilità di elezione “allo scopo di favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita collettiva” e si rinviano le modalità di elezione ed il funzionamento da stabilirsi con apposito Regolamento, forse non ancora venuto alla luce pur previsto già nell’anno 2000. Maratea si è arricchita nel frattempo e per fortuna di tanti nuovi nati, cui viene di fatto negata quella possibilità di “partecipazione alla vita collettiva” che la norma intendeva favorire e che la nuova Amministrazione Cipolla, dando prova di apertura mentale e sensibilità, vorrà sicuramente attivare al più presto, conformandosi alla positiva esperienza di tanti altri Comuni.
Quanto al secondo (il Difensore civico), l’Art. 44 dello Statuto ne prevede la nomina, non la mera possibilità di nomina, da parte del Consiglio comunale e le norme successive ne disciplinano la decadenza, le funzioni, le facoltà e prerogative, la Relazione annuale e l’indennità di funzione. Qui non c’è un rinvio ad un successivo Regolamento e si tratta semplicemente di avviare la procedura, dandone avviso alla popolazione, perché ciascun cittadino con i previsti requisiti possa far pervenire la sua candidatura all’Amministrazione comunale. Ed ancora una volta è il caso di fare appello alla nuova e giovane Amministrazione nonché all’intero Consiglio comunale perché anche la cittadinanza marateota possa finalmente avere il suo Difensore civico.
Maggioranza e minoranza consiliare non potranno che essere d’accordo sulle due cennate proposte e Maratea, viva, unita ed al passo con i tempi, non potrà che trarne grande giovamento.