“L’Eco di Basilicata” tra
qualunquismo e ..truffa
di Emanuele Labanchi
Tra la cronaca del 12 novembre 2014 Il “Quotidiano del sud” titolava:
“Frode sui contributi all’editoria. Indagati
l’editore dell’Eco e 2 consulenti”
Testualmente poteva leggersi:
“Nel mirino degli investigatori sono finiti il rappresentante
legale della società cooperativa giornalistica, Mario Lamboglia,
e la titolare e la socia accomandataria di una società di consulenza ed elaborazione
dati con sede a Lauria, Paola Cozzi e Isa Albini.
Per anni “L’Eco di Basilicata” avrebbe incassato contributi
indebiti per l’editoria. Una truffa (aggravata) da 155 mila euro, secondo la
Guardia di Finanza, che ha provveduto al sequestro per equivalente di immobili e conti correnti da 155mila euro, nei confronti
di tre persone: Mario Lamboglia, già vicesindaco di
Lauria in quota Udeur, Paola Cozzi e Isa Albini.
L’annuncio dell’operazione delle Fiamme gialle della
Compagnia di Lauria è di ieri mattina e apre la strada al recupero per le casse
dello Stato dei contributi pubblici illegalmente percepiti dalla società
cooperativa giornalistica “L’Eco di Basilicata”.
L’articolo dedicava poi ampio spazio ai dettagli della vicenda
caratterizzata da condotta fraudolenta consistente “nell’emissione di fatture
false per presunte vendite in blocco del periodico, in realtà mai eseguite, nei
confronti di soggetti ignari di tali acquisti”. Tanto al fine
di poter superare a percentuale del 40% di diffusione certificata (l’insieme
delle vendite e abbonamenti) rispetto alla tiratura, che consente di accedere
ai fondi previsti dalla legge in materia.
“Così sarebbero stati chiesti ed ottenuti contribuiti, altrimenti
non spettanti, per euro 155 mila euro e rotti, erogati
dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del
Consiglio”.
Sempre “Il Quotidiano del sud”, con articolo a firma di Leo Amato,
in data 3 luglio 2015, ha ripreso l’argomento titolando:
-“Il TAR salva in extremis l’Eco della Basilicata. Dopo il
sequestro l’aut aut di Palazzo Chigi.
Accolto il ricorso dell’editore di Lauria per evitare
“l’interruzione dell’attività”, sbloccati 22 mila euro. Sospesa la restituzione
di altri 100mila.
A novembre la Finanza aveva già sequestrato più della metà dei
280mila euro di contributi per l’editoria erogati
all’Eco della Basilicata tra il 2006 e il 2010. Ma a marzo la Presidenza del
Consiglio dei Ministri ne aveva chiesti altri 100mila
alla società editrice, bloccando il pagamento anche dei 22 mila previsti per il
2013. Ed è dovuto intervenire il TAR per evitare “l’interruzione
dell’attività”.-
Da qualche anno abbonato a “L’Eco di Basilicata”, con dispiacere ho
appreso la notizia, e spero che il caso sia definitivamente ed al più presto
chiarito perché il quindicinale possa serenamente, proficuamente e lecitamente
continuare la sua attività, magari caratterizzata da maggiore spessore
culturale.