PER MARATEA ?

di Emanuele Labanchi

Con Deliberazione n. 63 del 12/10/2015, il Consiglio comunale di Maratea ha preso atto delle dimissioni per motivi personali del Consigliere Lorenzo Carluccio ed ha provveduto alla sua surroga con la Prof.ssa Loredana Stoppelli, candidata, come il Carluccio, nella Lista n. 2  “Per Maratea” ed avente diritto a sostituire nel nostro Comune il Consigliere di minoranza dimissionario.

Nuove dimissioni, dunque, che si aggiungono a quelle rassegnate poco dopo le ultime elezioni comunali da Mario Di Trani, Sindaco uscente e ricandidato in tale veste nella Lista n. 2, costretto dal risultato elettorale al ruolo di Consigliere di minoranza.

Giungano ora  alla Prof.ssa Stoppelli gli auguri di buon lavoro  per  Maratea, con l’entusiasmo e l’impegno necessari nel delicato, e non meno importante, ruolo assegnato dal popolo alla sua Lista presentatasi con gli impegnativi simbolo e nome “PER  MARATEA”.

Sorvoliamo sul fatto che  le precedenti dimissioni di cui sopra,  probabilmente non ci sarebbero state ove solo il Di Trani ed il Carluccio fossero usciti vittoriosi dalla competizione elettorale ma non si può non riflettere sul facile e comodo ricorso alle dimissioni, quasi come se ci si candidasse solo per il potere (carica di Sindaco o Assessore) e men che mai per un posto da mero Consigliere comunale di minoranza. Eppure la democrazia si fonda proprio sulla dialettica maggioranza-minoranza nel rispetto dei ruoli diversi  e di pari importanza anche in un piccolo Comune come il nostro, dove ciascuno degli eletti può e deve fare energicamente la sua parte sino in fondo anche, e forse a maggior ragione, dai banchi della minoranza, pena un dannoso abbassamento del livello di democrazia. Si assiste, invece, da qualche tempo, ad opera di alcuni eletti,  a segnali, per così dire, quasi di non gradimento del posto da occupare nel Consiglio comunale e del ruolo che dovrebbe essere, comunque, doverosamente svolto nel rispetto della volontà popolare.

Onore, dunque, a quei pochi Consiglieri di minoranza degli anni passati e del presente, tra i quali ora un ex Sindaco, che, ben lungi dal tirarsi indietro o dal seguire un esempio peraltro di segno opposto agli iniziali, propagandati propositi “Per  Maratea”, hanno accettato il risultato elettorale e, quali eletti dal popolo, lo hanno rispettato come ancora oggi lo rispettano con il loro non facile lavoro nell’interesse della nostra Comunità.

Così, infatti, deve essere, sia da parte della maggioranza che da parte della minoranza consiliare se si ha veramente a cuore il bene di Maratea.

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