UNA STATUA IMPONENTE MA DISCRETA

 di Emanuele Labanchi

L’artista Bruno Innocenti, chiamato alla progettazione e realizzazione dell’opera, scrisse tra l’altro:

“La statua sorgerà candida sulla cima del monte San Biagio, imponente ma discreta; non un urlo dal mare verso le valli, ma un pacato richiamo ad accogliere e a raccogliere, a rinfrancare la speranza”.

Il poeta di Maratea, Pasquale Epifanio Iannini, le dedicò subito una breve poesia, della quale ricordo i primi versi:

“Or sorge sul monte il Redentore

Con le sue dive braccia al Ciel levate

Come se sollevasse il mondo e Amore

Movesse e il suo desio in ansie alate

Per la perenne pace in ogni cuore”…

La statua è sul monte dal 1965 ed, ai suoi piedi, una lapide commemorativa in latino ricorda che:

 “Fautore della grazia di Dio, Stefano Rivetti, Conte di Valcervo, questo simulacro pose. Anno del Signore 1965”.

Domenica 14 giugno 2015 è “la Festa del Redentore”, voluta dal Comune di Maratea e dal Comitato costituitosi nel 2011 per l’organizzazione dei festeggiamenti per il cinquantenario dell’opera, posta in un luogo di straordinaria bellezza e divenuta simbolo della Città.

Con qualsiasi tempo, sulla cima del monte, la statua del Cristo Redentore impone la sua presenza nel paesaggio ed, a volte, è possibile vederla sparire lentamente tra la nebbia, quasi farsi aria da respirare, per poi riapparire in tutto il suo candore tra terra e…. cielo.

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