Apprezzami lasino

Un presepe costruito all'aperto in uno spazio nell'incavo interno e intimo del Canale della Monaca, tra Acquafredda e Cersuta, lungo la Statale 18 della Costa di Maratea. Un presepe ricavato tra gli sterpi e le rocce in un riparo a lato del ponticello costruito cento e pi anni fa ancora prima che arrivassero Statale e Ferrovia. Un presepe realizzato con il contributo e il lavoro paziente, grazie a piccone e pala, da un gruppo di abitanti dei due borghi confinanti. Un presepe semplice e nudo con delle sagome in legno e una corona di lucine che ne indicano il percorso e segnalano la presenza a chi passa. Un presepe che un invito a  tornare in umilt l dove si tutti nati e da dove siamo partiti:il verde  acceso della natura, la pietra nuda, la terra umida e nera. L dove tutti, ricchi e poveri, forti e deboli, potenti e miseri, siamo semplicemente uguali.

Poco oltre, in localit  detta Apprezzami l'asino, dove da poco stata costruita una galleria che forando come una canna da fucile la montagna rende alle auto pi rapida la corsa, rimasto integro e abbandonato il vecchio tratto lungo la costa messo comunque in sicurezza e accessibile a chi vuole farsi una passeggiata. Guidato da un amico del luogo, che della bellezza di questo territorio conoscitore impagabile e innamorato, abbiamo percorso il tratto panoramico al tramonto di una limpida e sfolgorante giornata. L'amico mi ha indicato sopra in altro la fenditura ricavata come passaggio nella roccia, ma cos stretta che quando due pastori con il rispettivo asino si incontravano non era consentito il passaggio simultaneo. Per cui, invitando a valutare e apprezzare ciascuno il valore del proprio, il proprietario del pi giovane e robusto aveva il diritto di passare, l'altro asino sconfitto, per lasciare il passo, doveva essere buttato di sotto. Cos almeno si narra anticamente succedesse, a ricordare in quali ristrettezze si fosse costretti a campare. Poi, contemplando il sole nel suo lento inabissamento all'orizzonte, l'amico sapiente mi ha indicato un'ombra saettante e una leggera increspatura tra le acque pressocch immote. Era un grosso pesce che navigava veloce, unico ospite apparente nella vastit del mare.

Il presepe naturale tra sterpi e rocce, il tramonto del sole dentro il mare, l'incompatibile incrocio tra due asini nel passaggio ricavato tra le rocce, il guizzo argentato di un grosso pesce: questo propongono Acquafredda e Cersuta di Maratea il giorno sette di dicembre.

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