Ritorno in Basilicata

 

Basilicata

 

Come puoi lasciarti togliere dalle mani i figli

e dalle viscere acque e petroli,

lasciando le tue case vuote e i terreni pieni di rovi?

Come puoi sottometterti muta a offese e brogli?

Come si può scodinzolare felici

per le elemosine elargite dal cane a sei zampe

e dai suoi amici?

Come puoi ritenerti fortunata

per la vaselina che il carnefice ti regala

dopo averti di ferite crivellata?

 

Basilicata

 

Come puoi lasciare che ad Acquafredda di Maratea

Villa Nitti marcisca e muoia,

e ridurre così in macerie la  storia

calpestandone radici e memoria?

 

Basilicata

 

La rivoluzione non è certo un pranzo di gala

o il servizio perfetto in sala:

ma dove sta scritto che a prevalere

debba essere una mano assassina?

 

Basilicata

 

La presentazione in piazza di un libro

che è la celebrazione di Achille Lauro:

perché qui non si butta niente,

neanche la sugna del porco, l'unghia del dinosauro.

 

Basilicata

 

Famiglie contese tra matriarcato e patriarcato

trasformate in campo di scontro e e offesa,

dove la guerra si trasforma in terremoto e faglia

e i figli sono parte lesa,

divaricati tra potenza sconvolgente del Web

e dominio di arcaiche e tiranniche  maschere di paglia.

Basilicata

 

Eterno proliferare di incendi estivi

nei boschi e sulla montagna:

dalla distruzione di ettari di flora e fauna

guadagnano però i pastori che li accendono

e i canadair privati che li spengono.

 

Basilicata

 

Se «noi abitanti siamo troppo pochi»

è il lamento/alibi che spesso viene ripetuto.

I paesi si svuotano, le case sono in abbandono.

Ma perché non si accolgono e mettono al lavoro

i migranti, che così si trasformerebbero

da invasori in dono?

 

Basilicata

 

Che tra il dovere e il piacere,

la responsabilità e il lasciarsi andare

non si sa decidere, ha il braccino avaro.

E non ha più, a indicare il percorso e reggere il discorso,

Nitti e Pierro, Sinisgalli e Scotellaro.

 

Basilicata

 

Dove, pur di avere uno straccio di lavoro e reddito,

ci si abbraccia disperati a qualsiasi autoritas e potestas,

a qualsiasi maleodorante fritto misto:

da Berlusconi a Cristo.

 

Basilicata

 

Dove, travolte dalla ferocia

del globale capitalismo ipermoderno,

pullulano le figure del comunista spretato,

dell'intellettuale irridente e distruttivo,

del politico castrante perché castrato,

dell'irredimibile scondinzolante servo.

 

Basilicata

 

Ritrovare dopo anni i vecchi amici

e rivederli e risentirli intimamente uguali,

ma nello stesso tempo percepirli induriti

come se i vecchi e cari tratti

si fossero stancati dello sforzo di esprimersi al meglio,

e si fossero arresi al trascorrere del tempo

e ai suoi colpi di maglio.

 

Basilicata

 

E' odore intenso di mentuccia, rosmarino e salvia,

è rafforzare attraverso l'uso di un dialetto stretto

la continuità del legame di comunità,

proteggere con un'ombra di pessimismo fatalistico

quel che resta di irriducibile dignità.

 

Basilicata

 

E' una ragazza altera che ti osserva,

le labbra atteggiate a una lieve canzonatura.

Parla, parla - è come ti dicesse:

io sono giovane e bella, intelligente e sveglia.

Sono il futuro che baldanzoso avanza.

Tu sei il passato sussiegoso e greve

che pontifica dall'alto della panza.

 

Basilicata

 

è un tredicenne di talento

che ti impegna accanito in ore di ragionamento:

perché vuol capire chi lui è, il tutto che senso ha,

come trasformare una complicata, terribile realtà

in perfezione, armonia, qualità.

 

Basilicata

 

è la vecchina di Maratea che compie 104 anni,

e invece di lamentarsi dei suoi acciacchi e affanni

alla domanda: come ti senti? risponde:

mi sento come se avessi trent'anni!

 

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