INCENDI

Siate maledetti voi che come gli untori con la peste scatenate gli

incendi, voi che distruggete boschi e pinete, querce secolari e divini

ilicini per avidità e per lucro, o anche per banale bestialità e

stupido gioco. Siate maledetti voi che esultate perché l'opera vi è

facilitata dalla eccezionalmente prolungata arsura, voi che aspettate

come corvi e vampiri il primo stormir di foglie e i venti propizi per

mettervi ghignando all'opera. Siate maledetti voi che avete così

irrimediabilmente smarrito il senso della vita da sentirvi vivi solo

distruggendo, godendo della sofferenza che infliggete alle specie

animali e alla natura. O voi che trasformate ciò che è paradiso in

inferno, che qualche legge dantesca del contrappasso vi faccia

inciampare mentre, dopo avere dato fuoco all'innesto, vilmente

fuggite, e vi faccia partecipare finalmente in prima persona e fino in

fondo alla vostra criminale impresa. E maledetti anche noi se

continuiamo a guardare spettatori passivi e impotenti.

Gian Carlo Marchesini

Indice