Incontro
inaspettatamente problematico
Ospite della Casa del Gelso di zia Lidia, uno dei bed and breakfast più ospitali e accoglienti di Acquafredda di Maratea, ieri
mattina, appena arrivato alla spiaggia Luppa ho
dovuto affrontare un incontro inaspettatamente problematico con donna Rosa,
vecchia amica nonché proprietaria dell'Hotel Gabbiano. Qualcuno mi aveva
avvisato che la signora era in collera con me, e quindi mi sono
precipitato alla reception dell'albergo per
incontrarla. E infatti: "Ma come, non avevi
deciso e pubblicamente annunciato che non saresti qui più venuto? Come è che ora hai cambiato idea e ti sei
ripresentato?" - il tutto sillabato con voce e sguardo che avrebbero
incenerito un intero esercito schierato. Ora, il punto è che io ho scritto e il
Quotidiano ha pubblicato una lettera aperta al Sindaco di Maratea elencante una
serie di questioni e ragioni per le quali io concludo
che da quando - trenta e passa anni fa - io la conosco e frequento, essendomene
al primo sguardo innamorato, Maratea, piuttosto che migliorare e progredire, a
mio avviso ha rallentato e regredito. Credo di poter dire
che la mia lettera non sia né campata per aria né gratuitamente aggressiva, si
rivolge al Sindaco per parlare ai cittadini della comunità e dei suoi problemi.
Io ritengo dovrebbe essere apprezzata, per quanto
possa fare anche male, e perfino utilizzata come spunto al fine di un confronto
in un pubblico dibattito. In buona sostanza, io credo di avere semplicemente
compiuto il mio dovere civico. L'annuncio che io quest'estate
a Maratea, come da oltre trent'anni faccio, in
vacanza non sarei venuto, voleva essere uno squillo
retorico funzionale ad attirare l'attenzione su quanto avevo scritto. Perché allora la signora Rosa, solerte e dinamica
proprietaria del Gabbiano ad Acquafredda e dei
residence di villette sotto il Cristo, se l'è tanto appassionatamente presa al
punto da affrontarmi come persona nei sentimenti offesa e
nei suoi interessi minacciata e lesa? Io nella mia lettera non parlo di lei e
dei suoi legittimi affari - le nuove ottanta villette in programmazione ai
residence: non ne ero a conoscenza e quindi al
proposito non ho preso nessuna posizione.
Perché si è allora sentita così
turbata e minacciata dalla mia lettera come fosse lei la destinataria? Non è che la pubblica denuncia di quanto negli ultimi anni
complessivamente la mia amata Maratea è peggiorata ha acceso una luce e un
dibattito che qualcuno avrebbe preferito evitare? Va anche a questo punto
doverosamente segnalato che a Maratea le forze politiche classiche non sembrano
neppure esistere - non parliamo poi dell'opposizione! Al Comune amministrano un
Sindaco e una Giunta espressione di una lista civica la cui natura e valenza
politica può essere anche così rappresentata: ad
assessore all'Ambiente è stato nominato un bravo giovane di Massa - eletto per
la prima volta a consigliere dai 170 voti dei cittadini di quella frazione -
senza alcuna esperienza né politica, né amministrativa, né tantomeno
una esperienza ambientale attiva. E qualche settimana fa proprio sulla questione
della realizzazione delle ottanta villette al residence della signora Rosa
colui ha manifestato il suo dissenso, ricevendo in
risposta dal Sindaco Di Trani l'immediata rimozione
da assessore. Che quelle villette s'hanno da fare a
tutti i costi lo dimostrano l'aggressione verbale e l'ostilità per chi osa
scrivere sui giornali denunciando i problemi di cui Maratea soffre, sia
destituendo sui due piedi l'assessore che esprime il suo dissenso. Insomma, a
Maratea la battaglia infuria, e questo può anche far parte della fisiologia dei
conflitti nell'amministrare la cosa pubblica. Quello però che non sembra essere
da qualcuno considerato accettabile e osteggiato è l'informazione necessaria
alla trasparenza nel pubblico dibattito, in assenza della quale manca il
presupposto alla democrazia e alla buona politica.
Per concludere, alcune domande: può
Maratea limitarsi al puro e duro scontro tra contrapposti "comitati
d'affari"? Ci allieteremo con le peraltro interessanti mostre sul
paesaggio italiano nella Divina Commedia, godibile per tutto il mese di
settembre nel magnifico e corrusco Palazzo De Lieto, o con convegni sull'opera
letteraria di Giorgio Bassani - che però in dieci
anni di villeggiatura a Maratea su Maratea non ha scritto una riga -, mentre una delle parti eccelse del suo territorio,
Gian
Carlo Marchesini