Ciancarlo

Sei stato tu o l'arcangelo cacciato dal paradiso a scrivere una così eccellente maledizione? Mi ha profondamente rattristato immaginare la disperazione di un bosco così brutalmente ferito. Temo però che neppure la forza letteraria della tua più che giustificata ira darà dei frutti se non sarà sostenuta da una appropriata liturgia popolare.

In fondo, mi stai ricordando che  siamo ancora nel medioevo . Perché non fare quello che avrebbero di sicuro fatto i monaci dell'epoca? Per rafforzarne l'impatto nelle menti alla quali ti rivolgi proporrei pertanto di creare una cerimonia popolare con tanto di santo protettore. Potrebbe andar bene anche il locale San Biagio, ma la sua festa cade a febbraio e in questo caso bisognerebbe chiedergli di fare uno straordinario.

A ben vedere ci potrebbe guadagnare molto. Potrebbe innanzitutto moltiplicare la sua presenza in loco apparendo anche nei tre mesi più pericolosi - luglio- agosto e settembre. La processione potrebbe essere dedicata alla cacciata degli spiriti maligni del fuoco e concludersi con una vecchia barca incendiata e lanciata nel mare di mezzanotte .Sulla vecchia barca opportunamente agghindata ci potrebbero finire le figure dei maligni per arrostire al largo e in santa pace. Per rendere permanente e quindi "vera" la narrazione, si potrebbe attaccare alle porte delle case più in vista di Maratea una maschera di quelle che incutono il terrore  e che ti allego. La terribile e bellissima maledizione andrebbe tradotta nella lingua dei locali e  scolpita sul promontorio corredato di una strada e regolarmente visitato dai bambini del paese. (ma ci sarebbe sempre il sospetto che ad appiccare il fuoco possa essere la società che gestisce i canadair  o l'aziendina locale che keinesianamente mantiene le strade sterrate per il Comune).

Il prete del paese potrebbe finalmente aggiungere l'undicesimo peccato al suo decalogo impolverato. La Chiesa scoprirebbe finalmente l'ecologia e si riconcilierebbe con madre terra. I cittadini ne trarrebbero sicuro giovamento, i turisti accorrerebbero da ogni dove in difesa del paesaggio. San Biagio rinnovato in senso ecologico si potrebbe esportare in tutta la magna Grecia e al  Paese intero! Nel frattempo, da qualche parte ci saranno pure dei volontari disponibili (di destra e di sinistra) interessati a far approvare una legge regionale che blocchi almeno per 200 anni qualunque concessione edilizia sui terreni abbrustoliti e che obblighi tutti gli abitanti delle zone interessate dalle fiamme a piantare e curare 10 alberi a testa.

Se poi il sindaco del comune in cambio di qualche abbonamento a siti play chiedesse a qualche giovane bionico (homo dell'era contemporanea) di connettersi via internet con i servizi di monitoraggio e prevenzione degli incendi che un satellite di sicuro sta già fornendo a basso costo, allora il gioco inizierebbe a farsi duro. Non immagini che con un bel sistema wifi comunale tutto il paese potrebbe organizzare il controllo del suo territorio a costo quasi nullo?  (con buona pace della 'ndragheta).

San Biagio,  nuovo protettore del paesaggio, darà la sua disponibilità? Qualche coraggioso ecologista di "sinistra doc" troverà la forza di andare a parlare con la curia o con il sindaco?

Questo messaggio ha lo scopo di farmi uscire (a modo mio) dal maledetto novero degli spettatori passivi e impotenti.

Ciao

Car

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