Sorrentino
Gian Carlo Marchesini
Paolo Sorrentino, regista
cinematografico sopraffino, invitato dalla regione Basilicata a girare un film,
potrebbe accettare l'idea di realizzare il suo lavoro a Maratea, pi
esattamente dentro Villa Nitti in Acquafredda, di propriet della Regione
stessa e abbandonata e vuota dal 1974, accettando di utilizzare come testo
l'intervista immaginaria a Francesco Saverio Nitti, il grande meridionalista
lucano, da me dieci anni fa dentro la
Villa inventata e ambientata. Sorrentino, grazie alla sua
splendida fantasia creativa, potrebbe pure prendere in considerazione l'idea di
attingere all'altro mio libro, Colui che non diventato, sulla breve e
sfortunata esistenza di Gian Paolo, nipote di Francesco Saverio. Magari
innestando sulla trama anche la triste fine di Costabile Carducci, di cui Gian
Paolo Nitti era un cultore appassionato. martire risorgimentale cilentano,
sbarcato per una tempesta marina al porto naturale di Acquafredda, catturato,
imprigionato e giustiziato il giorno dopo dai servi del prete borbonico don
Peluso, Dite che il materiale per un film troppo disparato ed eterogeneo? Ma
tutto ricavato da fatti di storia vera che sono accaduti nel tempo a Maratea.
E se non riesce a rappresentarla simbolicamente trasfigurata con l'arte della
fantasia uno come Paolo Sorrentino, chi altri? O preferiamo che Maratea
continui ad essere usata come semplice scena ambientale bellissima, ma
socialmente e storicamente inconsistente e vuota?
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