Basilicata coast
to coast è un film che si
fa vedere volentieri, simpatico e gradevole. L’idea è originale e
stuzzicante, tanto che io consiglierei ad altrettanti registi, ciascuno per la
sua Regione di appartenenza e provenienza, di farla
propria con un plot che costringesse
i protagonisti a camminare per strade e campagne e città e luoghi
particolari e caratteristici, in
modo da rivelarne l’anima,
l’identità, la specificità. Così come il film di Papaleo a suo modo, con
Il merito principale di Papaleo, oltre
all’idea del viaggio a piedi coast to coast di un gruppo di
musicanti per partecipare al festival di Scanzano
Ionico, è la bravura nel rendere al meglio, nelle dinamiche
di relazione, tratti e caratteri dei protagonisti della storia da parte degli
attori in scena. E di avere intrecciato l’estro e il ritmo delle battute
fulminanti con i risvolti malinconici e tristi dei
drammi personali: di studio e lavoro, di ambizioni fallite, di amori
andati a male ma anche di capacità nel rimettersi in gioco e riprovarci.
Certo il rischio di bozzettismo un po’ incombe, si sente
l’abilità e la propensione dell’uomo di televisione ai tempi veloci, la
ricerca della battuta capace di far sorridere e qualche volta ridere di
gusto: ma passa in sala
anche l’amore per
l’idea, la storia inventata, la propria terra - e l’affiatamento
scanzonato e divertito con i compagni di viaggio e lavoro.
Basilicata coast
to coast non è certo un film memorabile, non fa fare in poltrona
sobbalzi particolari, non accende grandi entusiasmi: ma è vivo, e riesce
a trasmettere al pubblico - che segue, si diverte, partecipa e a volte
fragorosamente ride - vibrazioni , coinvolgimento, una curiosità
interessata, la scoperta di una regione altrimenti così lontana e
pressoché ignorata.
Il mare nel film è praticamente
assente, quello di Maratea, nella realtà così sfolgorante, è come non esistesse. Papaleo è chiaramente orientato a mostrare il
territorio interno, i calanchi, i tratturi, i borghi, i boschi e magari il lago
struggente formato dalla grande diga.
Ci sono poi nel film accadimenti ed episodi chiaramente
inverosimili: la ragazza di un paese interno che a venti giorni dal matrimonio
si unisce al viaggio della troupe, e si infila la notte in tenda sotto gli occhi di
tutti per scopare allegramente con due degli uomini… Manco fossimo in Svezia. E il giorno
dopo fidanzato e amici briganti, che recitano come attori allo spettacolo della
Grancia, arrivano a cavallo per compiere strage e
vendetta. Mah!
Papaleo è brutto assai, ma come
attore ha una sua garbata efficacia. E per essere
questo il suo primo film, complimenti! Gassman
assomiglia sempre di più a suo padre.
Insomma, Lauria e