UN COMITATO… … PER IL REDENTORE

Maratea all’opera per il cinquantenario (1965 – 2015) della Statua

 di Emanuele Labanchi

 

Ero un ragazzino quando, dal Centro storico di Maratea e con lo sguardo al cielo sul monte San Biagio, notai sparire una croce posta sul punto più alto del monte ed al suo posto emergere lentamente, costretta in una impalcatura da cantiere in ferro, una colossale scultura di marmo e cemento, monumento al Cristo Redentore nato da un’idea di Stefano Rivetti di Valcervo poi approvata dal Consiglio comunale con progetto affidato all’artista Bruno Innocenti. Alle spalle della grande statua una piccola lapide ricorda in latino “…..anno del Signore 1965” e da allora, per così dire in sordina, senza alcuna cerimonia di inaugurazione il monumento è entrato nel territorio, nella mente e nel cuore dei marateoti, meta del turismo soprattutto estivo in uno straordinario scenario naturale nel quale ha avuto ed ha un ruolo da protagonista che, purtroppo, da qualche tempo è costretto a condividere con numerose, alte ed invadenti antenne ivi collocate e che gli fanno quasi da corona. Il tutto in un contesto di abbandono e di scarso rispetto dei luoghi e della loro sacralità sul monte ove è posta l’antica Basilica di San Biagio, cui il Cristo rivolge lo sguardo. Nel 2011, in sordina, si è costituito a Maratea un Comitato che ha colto l’occasione dell’ormai vicino anno del cinquantenario del Redentore e si è rivolto ai cittadini per cogliere questa “grande opportunità” con appello ad una mobilitazione generale ed un articolato programma finalizzato alla valorizzazione del monumento “così raro e particolare” ed alla realizzazione di significative iniziative ed eventi. Promotore, poi attivo Presidente del “Comitato per il Redentore 2015” è Salvatore Cirigliano che, con la sua nota sensibilità e tanta naturale cordialità, persevera nella progressiva attuazione della sua idea, subito raccolta da tanti che lo hanno affiancato nel necessario impegno. Salvatore mi ha in qualche modo coinvolto sin dal primo momento e ricordo che subito gli ho posto un’esigenza di “bonifica” dei luoghi per la loro bellezza e sacralità, in particolare, in prossimità della grande Statua, ove evidenti sono, con lo stato di abbandono, anche l’alterazione ed il negativo impatto provocati dalla troppe antenne svettanti a breve distanza, ben visibili anche dal Centro storico e dalla valle di Maratea.

Salvatore, con pacatezza e sincerità, mi ha dato ragione ma….le antenne sono ancora lì e l’abbandono permane. Per fortuna, il 2015 è ancora lontano anche se sempre più vicino ed il cinquantenario del Monumento rimane la “grande opportunità” perché, con l’entusiasmo del Presidente e di tutti i membri del Comitato, tutti insieme, si possa, ponendo anche tardivo rimedio alla mancata inaugurazione, pervenire ad un così importante evento con il coinvolgimento in primis dell’Amministrazione comunale e quindi della Provincia di Potenza e della Regione Basilicata.

Tra le iniziative del Comitato, oltre la sistemazione e bonifica dell’area, la pulizia e manutenzione della Statua e tante altre di notevole rilievo, destinate a lasciare validi messaggi e segni concreti, vi è quella del “Personaggio del Redentore” volta al riconoscimento ed alla premiazione della persona più buona al mondo. Ebbene, in occasione della “Giornata della Memoria”, ho “girato” a Salvatore Cirigliano ed a tanti una e mail con allegate immagini e commento pervenutami e relativa ad una grande ingiustizia, anche se tale non sarà stata certamente ritenuta dalla protagonista finchè è vissuta. Si tratta di una donna tedesca, Irena Sendler, che, giovanissima, riuscì a salvare con uno stratagemma 2500 bambini portandoli fuori dal Ghetto. Scoperta, fu torturata e le furono spezzate le gambe e le braccia. Proposta per il Premio Nobel per la pace, non è stata mai selezionata e negli anni il Premio è andato ad altri forse più noti ma non certo più buoni di Irena. E’ ormai deceduta. Ebbene, -“Ecco il personaggio del Redentore, che ne pensi”? - mi ha detto immediatamente Salvatore, con sua entusiastica proposta trasferita subito all’intero Comitato. Che ne penso? Sono pienamente d’accordo e….sono commosso, caro Salvatore, perché così dal sensibile Presidente di un piccolo Comitato di un piccolo Comune italiano, con riferimento al Monumento al Cristo Redentore, si indica da Maratea al mondo intero un esempio di vita ed un grande messaggio di pace.

BUON LAVORO AL COMITATO PER IL REDENTORE 2015 ED A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ !