La
SS 18 di Maratea
In seguito a diverse
richieste di amici, pubblico su questo sito una storia della Strada Statale 18 di Maratea, originariamente scritta per una pubblicazione
del 2018, ma rimasta inedita, e poi esposta, in altra forma, dall'amico
Francesco Fontana lo scorso venerd 20 dicembre all'evento Maratea, anni '20.
Colgo l'occasione per
ringraziare il pubblico presente quella sera.
La
strada che attraversa la costa di Maratea la Tirrena Inferiore, dal 1928
classificata come la n. 18 delle strade statali italiane. tra le pi lunghe
statali dItalia, estendendosi per 535 km, da Napoli a Reggio di Calabria.
Prima
della sua costruzione la parte pi prettamente costiera del territorio
marateota non era del tutto percorribile in senso longitudinale. Esisteva
– e in parte esiste tuttora – un sistema
di sentieri malagevoli, tracciato, un po dagli uomini e un po dallacqua
piovana, tra rocce e precipizi, tanto che in un atto notarile del 1797 viene
descritto come pessima strada, troppo precipitosa e declive, impraticabile
per le continue alluvioni.
Allepoca la costiera marateota non era molto popolata. A fine XVIII secolo
appena trentacinque persone vivevano stabilmente ad Acquafredda e circa un centinaio a Cersuta, pi vicina al centro di
Maratea e meglio collegata se non per il passo di Apprezzami lAsino,
dove la malagevolezza della stradina raggiungeva il parossismo. Non appariva
quindi necessario provvedere alla realizzazione di una strada migliore sulla
costa, se non per collegare meglio il paese al Porto.
Un progetto in tal senso fu ideato dal sindaco Donato Marini DArmenia nel
1844, quale prosecuzione della strada gi progettata nel 1834 per collegare
Maratea con Trecchina alla Strada delle Calabrie.
Costruzione del ponte al Canale
di Mezzanotte
Maratea
non riusc a beneficiare di alcun contributo statale, ma, con caparbiet e
testardaggine, una strada rotabile verso il Porto
venne abbozzata, grazie alla Popolazione tutta [che] con entusiasmo
concorsa alla costruzione [] avendo fatto a gara i Proprietarj
[sic] di facilitare i mezzi di esecuzione con delle offerte volontarie ed i
Contadini con delle giornate di travaglio gratuiti [sic].
Per
collegare Maratea con il resto della provincia si dovette aspettare lUnit
dItalia. Nel 1861, tra i primi atti del neonato consiglio provinciale di
Basilicata, ci fu la deliberazione di costruire una strada per collegare
Maratea e il suo porto al resto della regione. Le istituzioni provinciali erano
ben coscienti dellimportanza dellopera e lodavano lo storico stoicismo dei
marateoti, e in particolare delle donne, che nei secoli avevano costruito
leconomia del paese sul commercio pur nel paradosso di non avere strade. Limmaginazione
dello straniero vi stupisce, scriveva la Camera
di Commercio di Potenza in una delibera del 1868, raccapricciando al
cospetto di quei dirupi pei quali la contadina di Maratea, gemente sotto il
peso di una cesta di frutta, di agrumi e di altri prodotti della industriosa
coltivazione della sua ridente ed inaccessibile contrada, deve avventurare la
vita.
Ma, tra mille problemi logistici e finanziari, la strada,
lattuale Strada Provinciale n. 3 Tirrena, tocc le case di Maratea solo nel
1882.
Intanto,
il consiglio provinciale di Basilicata aveva deliberato sulle strade
obbligatorie da costruirsi in ogni comune. A Maratea ne erano state assegnate
tre: la prima per collegare il paese a Maratea Castello, la seconda dal paese
verso Acquafredda, la terza verso la Calabria .
I
lavori di costruzione, per, erano aborti facilmente prevedibili, data
limpossibilit del comune di sostenere le spese. La strada
Maratea-Maratea Castello venne cancellata dallelenco delle obbligatorie su
richiesta del comune nel 1887: una strada carrabile verso il Castello si avr
solo nel 1940 grazie alla caparbiet del podest Biagio Vitolo e labnegazione
della popolazione . La strada verso la Calabria, per quanto si ritrova negli
archivi, non si progett neppure.
Nel
1878 per si avviarono i lavori per la strada comunale Maratea-Acquafredda,
appaltati alla ditta di Michele Innecco di Rivello . Tra un mutuo e laltro con la Cassa dei Depositi e
Prestiti, il comune dovette interrompere lopera nel 1883, quando la strada era
arrivata ad attraversare Cersuta e toccare il ciglio del Fosso Pisciotta, poco
distante dalla frazione.
La strada
SS 18 nei pressi di contrada Filocaio
In
quello stesso anno il Regio Decreto del 19 novembre aveva ribadito
le disposizioni della Legge 23 giugno 1881 n. 335, con cui veniva stabilita la
costruzione della Strada Interprovinciale n. 118. Questa, per il tratto
compreso nel territorio marateota, ricalcava esattamente il tracciato delle due
strade comunali costiere. Di conseguenza il comune di Maratea fu esentato dal
procedere con i lavori e ottenne il trasferimento dei debiti allamministrazione
che ne avrebbe curato la realizzazione . Unica nuova
opera da parte del comune sarebbe stata, nel 1895, la costruzione dei
ponticelli di pietra – tuttora esistenti – lungo il sentiero che
legava Acquafredda alla strada comunale gi costruita.
Il
progetto della Interprovinciale 118 per il tratto
marateota doveva affrontare diverse e non semplici sfide tecniche per lepoca.
Prime tra queste, quelle del tratto da Sapri ad Acquafredda, dove la strada
doveva superare il Canale di Mezzanotte, burrone a confine
tra Campania e Basilicata.
Lopera
pi importante si legge nel progetto il viadotto in muratura su
questo torrente, a tre arcate a tutto sesto, di luce m. 16 ciascuna, impostata
allaltezza di m. 31.90 sul fondo del burrone; e siccome il piano stradale trovasi mediamente allaltezza di m. 41.50 e la fondazione
delle pile a quella di m. 7 circa, il ridotto risulter
dellaltezza di m. 34.50, fondato piccola profondit sopra solida roccia
calcarea. Prima e dopo, si studiato di attraversare alla meno peggio le imponenti balze rocciose che si incontrano
lungo esso tronco.
Superata
Acquafredda la strada coincideva con la comunale gi
progettata dal comune di Maratea. Il tracciato di
questo tronco, che ha origine dalla sponda destra del vallone Pisciottano,
ricalca landamento della strada comunale obbligatoria Acquafredda-Maratea, gi
costruita, e da allargare e sistemare. Le pendenze nel tratto di m. 1350 sono
variabili tra il 3.33 e 5.50 per cento, e per un altro tratto di m. 1937.22
sono leggerissime e da questo 2 tratto fino quasi allestremo del tronco in
forte discesa, raddolcendosi da poco prima del ponte Fiumicello.
Poi
la strada si collegava rapidamente alla provinciale, che intanto aveva
raggiunto il Porto. Qui i progettisti non sembravano
molto preoccupati dalle condizioni geografiche: con andamento regolare si
sviluppa quasi tutto lungo il litorale del Tirreno, attraversando terreni
saldissimi, ed in generale rocce che sono di natura
calcarea. Le pendenze sono quasi tutte leggiere
[sic], meno qualcuna in breve tratta al 6.84 per cento. Unico elemento
di nota in questultimo tratto era il progetto del ponte sul fiume Noce, previsto
a quattro campate in ferro, di cui le mediane sono di
luce libera, m. 49.50 ciascuna, e le due estreme m. 40.86 ciascuna, onde, in
complesso, la luce libera del ponte risulta di m. 180.70, con laltezza di m. 8
circa, misurata dal fondo del fiume fino al piano stradale .
interessante notare come il progetto dellepoca risulta
del tutto simile a quello poi realizzato, fatta eccezione proprio per lultimo
ponte, realizzato poi, pi umilmente, in mattoni. Tutto il tratto aveva un
costo stimato in 650.000 Lire, cifra veramente considerevole allepoca. Motivo
per cui la realizzazione della strada venne per decenni parcheggiata tra
lelenco delle opere pubbliche da fare in un imprecisato futuro.
Allalba
del XX secolo della nuova strada non era stato costruito neppure un metro. Ma
limportanza dellopera continuava a essere fortemente avvertita – nonostante dal 1894 Maratea beneficiasse della linea
ferroviaria – tanto che il sindaco Luigi Marini DArmenia (figlio del
sindaco Donato) la pose al primo posto tra le richieste formulate, nel
consiglio comunale del 4 gennaio 1904, in occasione dei pareri formali richiesti
dalla Legge speciale per la Basilicata voluta dallonorevole Zanardelli. Il
governo nazionale recep listanza, ponendo la strada
di Maratea tra quelle da realizzare con i fondi della Legge speciale.
Ma fu solo dopo la crisi della Grande Guerra del 1914-18 che
la legge speciale trov – seppure solo in parte – finalmente
applicazione, e ci anche grazie allinteressamento di Francesco Saverio Nitti,
presidente del consiglio dei ministri del Regno dItalia in carica dal 1919 al
1920, melfitano di nascita e marateota dadozione.
Purtroppo
i documenti conservati nellarchivio del comune di Maratea non ci permettono,
allo stato attuale delle ricerche, di seguire passo per passo
lavanzamento dei lavori di costruzione della strada.
Demolizione di ruderi per la
costruzione della strada comunale al Castello
Risulta
che al 1925 il tratto di strada nazionale compreso tra la Borgata
Acquafredda di questo Comune e il Vallone Pisciottano, cio la
congiunzione con la vecchia strada comunale costruita quarantanni prima, fra non molto sar aperto al transito. In un atto
dello stesso anno viene sollecitato lappalto della Strada Tirrena
inferiore, di grande e urgente bisogno nel tratto dalla contrada
Ondavo, cio la congiunzione con la strada provinciale, al Fiume Noce, tratto per cui lo stesso atto
dice ormai complete le operazioni di esproprio dei terreni.
Nei
primi mesi del 1926 avvenne il collaudo del tratto nord ,
gi costruito, mentre forse nello stesso anno si dava inizio ai lavori della
strada verso sud. Unica notizia certa che al gennaio 1928 si stava procedendo
ai lavori dei tornanti al di sotto del castello di
Castrocucco: per ragioni di pubblica sicurezza – si legge in
unordinanza del podest – proibito il pascolo ed il transito nella
zona di terreno soprastante ai lavori della strada interprovinciale in contrada
Castello di Castrocucco.
La
lamentata mancanza di documenti non ci permette neppure di conoscere la data di
fine lavori e di apertura al traffico. Si potrebbe
speculare che avvenissero proprio nel 1929, data riportata sulliscrizione
dellingresso della Grotta di Marina, probabilmente
apposta congiuntamente allapertura della strada. La certezza la avremo solo
con ulteriori e pi approfondite ricerche.