Sprono
maggiore alla vera devotione verso il glorioso S.
Biagio
Esattamente trecentoventicinque
anni fa, il 10 aprile 1695, il sindaco di Maratea Federico Riccio convoc un
parlamento cittadino per deliberare lĠampliamento della festa di maggio per il
santo patrono. Le circostanze che portarono a questa decisione sono state
raccontate in questo articolo.
Il 3 maggio successivo, lĠatto deliberativo e
il carteggio con il vescovo vennero codificati in un rogito dal notaio Giovan Pietro Lombardi (1659-1737).
I protocolli di questo notaio sono andati
perduti. Ma nel 1779, un anonimo cittadino di Maratea, pubblico in opuscolo
lĠintera trascrizione di quellĠatto.
Questo opuscolo ora oggi introvabile in ogni
biblioteca italiana. Gli studiosi di storia locale lo conoscono solo grazie
alla versione in italiano che Domenico Damiano (1891-1969) pubblic nel suo
primo libro, S. Biagio a Sebaste e a Maratea, del 1928, anchĠesso di difficile
reperimento.
Sperando di fare cosa gradita ai fedeli di
Maratea, specie dato che la perdurante pandemia della Malattia da Coronavirus
impedisce le manifestazioni devozionali comuni, ecco qui i due titoli in
formato digitale:
SPRONO MAGGIORE ALLA VERA DIVOZIONE DI SAN BIAGIO formato PDF
Luca Luongo