Ricordo di Giorgio Bassani
Ero una ragazza appena adolescente,quando restai colpita da due occhi azzurri e profondi e da un sorriso velato; mi guardava in modo strano il signore che era venuto a far visita a mio padre. Il signore era lo scrittore Giorgio Bassani, che a Maratea aveva acquistato una bella casa in via Pendinata, dove trascorreva l'estate con la sua compagna. Da quel giorno, non persi mai di vista la sua giardinetta bianca, con la quale si spostava .
Un giorno in cui Bassani venne a casa nostra, mio padre gli porse un libro non troppo sottile e lo scrittore si sofferm un bel po' a sfogl iarlo.
Soltanto cinque anni fa, dopo ben cinquantacinque anni, cercando nella mia biblioteca le poesie di Saba, con mia grande meraviglia mi ritrovai fra le mani quel
libro che pap aveva fatto sfogliare allo scrittore: il Canzoniere di Umberto Saba. Lo aprii, e con mio grande stupore, non disgiunto da una profonda commozione, vidi che sulla prima pagina del libro era riportato il tema svolto da me agli esami di accesso alle scuole medie, saltando un anno
come si usava una volta.
Durante l'anno scolastico studiai con pi volont: fui promossa e sentivo gi la bambola fra le mie braccia. La mattina seguente i genitori mi fecero trovare sul
lettino un
fagotto.
Lo aprii e... nel
pacco c'era
una bambola dai capelli di stoppa,
proprio quella
da me tanto desiderata. Nel
pomeriggio invitai
tutte le mie compagne perch festeggiassero con me il
battesimo di quella bella bambola, che
chiamai "Desiderata
"; poi le cucii molte vestine e alcuni cappellini carini. Adesso
sono fatta grandetta e non ci gioco
pi, per la tengo conservata
in uno
scatolo.
Quanta commozione nel rileggere quel mio temino, completamente inventato da me, bimba di quarta elementare! Adesso mi spiego perch Bassani, dopo
essersi soffermato a lungo, fissandomi negli occhi, disse:
Da grande, questa ragazza scriver; e scriver anche di lei, dottore, aggiunse, rivolgendosi a mio padre.
Sono passati ormai tanti e tanti anni,ma io,quando guido l'automobile, spero sempre di vedermi davanti una giardinetta bianca con due passeggeri.