PATRONI
RISPONDE ALLA RICHIESTA DEL COMITATO DEL REDENTORE
PER
IL RITORNO ALLA SERENITA’ DA ENTRAMBE LE PARTI
Avendo letto su “L’Eco di Basilicata” del 1° giugno 2015, a pagina
5, lo scritto dal titolo “Realizzeremo un
nuovo cimelio nella speranza che torni il sereno con Patroni”
, essendo stato chiamato
pubblicamente in causa, rispondo al Comitato e a chi lo rappresenta.
Premetto che già in contrapposizione alla lettera inviatami
privatamente dal Presidente del Comitato del Redentore sig. Salvatore Cirigliano tramite la e-mail
dell’avv. Luca Magliacane, avevo evidenziato nella
mia risposta che ,”le giustificazioni addotte dal Comitato non trovano assoluta
rispondenza con la veridicità dei fatti e degli eventi temporali da me
rappresentati”, così adesso pubblicamente rispondo.
Ritengo che se, come il Comitato sostiene nel sopracitato articolo apparso su questo quindicinale
che “tra l’artista Patroni e il Comitato” si è verificata “una incomprensione
spiacevole e incresciosa” e che (il Comitato), come ha affermato, “si impegna a
superare tali incomprensioni e apprezzerà il ritorno della serenità,
dell’amicizia e dell’armonia fra le parti”, io sottoscritto, in qualità di
artista autore del medaglione eseguito per il Cinquantenario della Statua del
Redentore che si celebra in questo anno, nell’ufficialità di suddetta richiesta
del Comitato, dichiaro di non aver
assoluta intenzione di sottrarre questo mio medaglione commemorativo del
Cristo Redentore alla cittadinanza di Maratea per cui ho inteso eseguire questa
mia ultima opera e nella quale Comunità da lunghissimi anni vivo ed opero.
Credo però che la mia dignità di Artista vada prima ampiamente tutelata tanto da ricevere,
ma non in via privata o verbale, le necessarie scuse che ritengo, come uomo e
come autore dell’opera, pubblicamente essenziali per il superamento
dell’incresciosa vicenda, dopo di che se tale mia richiesta verrà recepita, si
potranno riprendere, e solo così, le trattative per il raggiungimento del
reciproco obiettivo storico, religioso ed artistico per Maratea e per la
Basilicata.
Distinti saluti,
Prof. Vincenzo Dino
Patroni