Dal libro di Sergio De Nicola:

Maratea … parliamone ancora

I Missionari O.M.I. lasciano Maratea

commosso saluto della Comunità

 

Presieduta da S.E. Mons. Francescantonio Nolè, Vescovo di Tursi-Lagonegro, si è tenuta il 7 settembre del 2002, nella chiesa Madre di Maratea, una solenne concelebrazione eucaristica per salutare la comunità missionaria Oblati di Maria Immacolata che lascia la città ed accoglie i nuovi sacerdoti che assicureranno, per il prossimo futuro, assistenza spirituale alla locale comunità dei fedeli.

Alla cerimonia hanno partecipato: Mons. Vincenzo Orofino, padre vicario, padre Marcello Sgarbassa provinciale O.M.I., padre Romualdo Lopardo, padre Gennaro Pacelli, parroco e rettore della basilica di San Biagio, padre Giovanni Fustaino ultimo superiore e parroco di Maratea centro, i nuovi sacerdoti diocesani che li sostituiranno: don Vincenzo Iacovino - già responsabile delle parrocchie costiere marateote - che coordinerà le attività degli altri religiosi presenti nel territorio, don Nicola Modenese, Padre Tecle (eritreo) e don Giuseppe Forte.

Presente anche don Giuseppe Cataldo (unico prete vivente di Maratea, operante nel sud del Cilento e bibliotecario del seminario di Policastro) mentre era assente padre Antonio Coletta, già cappellano ospedaliero e della locale casa di riposo, che ha raggiunto da qualche tempo i confratelli Oblati di Santa Maria a Vico.

Durante la concelebrazione hanno preso la parola S.E. Mons. Nolè, il padre provinciale O.M.I. e il sindaco di Maratea, dr. Giuseppe Schettino per i saluti e gli auguri di rito ma anche per rimarcare l’opera svolta dai missionari che lasciano per mancanza di vocazioni.

Il giorno precedente, presso la casa degli Oblati in Maratea, è stata effettuata la consegna alla Curia dei registri, dei beni mobili ed immobili appartenenti alla parrocchia di Santa Maria Maggiore e di San Biagio alla presenza del cancelliere curiale don Tonino Calderaro, don Vincenzo Iacovino e i rispettivi parroci uscenti P. Fustaino e P. Pacelli, più due laici: il rag. Giuseppe Grassi e  il prof. Josè Cernicchiaro.

Per la storia ricordiamo che la congregazione Oblata giunse a Maratea il 21 marzo del 1943.

Il primo Superiore fu padre Ignazio Maria Feltracco, già ricordato in questo giornale per la grande umanità con la quale si dedicò alle cure dei feriti, nei bombardamenti del ’43.

Domenica 8 settembre Padre Fustaino ha salutato, nelle varie SS. Messe, la comunità dei fedeli facendo baciare il Crocifisso del defunto padre Feltracco, volendo sottolineare così l’inizio e la fine di un’atti­vità religiosa che, per circa 60 anni, la congregazione Oblata ha espres­so sul territorio.

Da “Il Sirino” Settembre 2002

 

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