MONUMENTO AI CADUTI

 


 

Descrizione: Mac:Users:biagiocalderano:Desktop:ricordi:Monumento.jpeg

 

LĠidea di erigere un monumento ai Caduti fu di tutto la cittadinanza di Maratea fin dalla primo guerra mondiale, ma nessuno prese lĠiniziatica per attuarla.

Fu approntata una bellissima lapide che fu piazzata sul frontespizio della Chiesa della S.S. Annunziata per ricordare i nomi dei caduti. E cos“ fu anche per la seconda guerra mondiale.

Con la mia gita in Colombia ed in Venezuela pensai di raccogliere fondi anche per lĠerezione del Monumento, tra i nostri concittadini colˆ residenti, molti dei quali ex combattenti.

A Bogot‡, nel trattenimento offertomi dai Marateesi, attraverso cordiali conversazioni con i fratelli Buraglia e Francesco Limongi, mi fu promesso il finanziamento della piazza che volevo far sorgere al centro del nostro paese. Incoraggiato da questo primo successo, feci stampare una lettera circolare che  diramai ai nostri concittadini, chiedendo una offerta per il Monumento ai Caduti.  Per la raccolta interessai i l Sig. Antonio Iannini ed un mio figlio colˆ residente.

Dalla capitale della Colombia passai a quella del Venezuela, dove per invito del Direttore della RAI ÒOra ItalianaÓ, potei sulle onde magnetiche parlare agli emigranti di Maratea che sono cos“ numerosi a Caracas.

Il Direttore della RAI Dott. Campanini aveva comunicato ai cittadini di Maratea di stare in ascolto allĠapparecchio indicando il giorno e lĠora di una trasmissione che riguardava loro senza dire di cosa si trattasse. La sera stessa mi recai alla sala di trasmissione accompagnato dal caro amico Avv. Domingo Limongi di Maratea e dai miei figli colˆ residenti; lĠinizio della trasmissione fu preceduto da una presentazione del Direttore che disse pressappoco cos“: ÒAmici di Maratea che siete in ascolto, sono andato a cercare ed ho portato qui al microfono in carne ed ossa il Sindaco Biagio Vitolo che parlerˆ a voi in questo momento per portarvi il saluto della vostra terra lontana, ecc.Ó.

Prima di dare inizio al mio dire si mand˜ in onda la bellissima canzone ÒSinfonia sul TirrenoÓ composta e musicata dal nostro concittadino Maestro Eduardo Limongi e cantata dal Sig. Salvatore di Dio Castagna, su disco che fu inciso per mio personale interessamento. Il testo della canzone decantava le bellezze naturali e il mare della nostra Maratea.

Anche questo fu per me un momento di grande emozione; parlare a tanti concittadini, a tanti amici senza vederli; per chi mi ascoltava fu certo una grande sorpresa.

Ritornato a casa dei miei figli, fui tempestato di telefonate di amici che nel salutarmi e nel congratularsi chiedevano notizie dei loro cari. Seguirono incontri e visite con tanta simpatia e con tanta signorilitˆ.

Nei giorni successivi, dĠaccordo col caro amico Nicola Carluccio e con i miei figli, decidemmo di visitare tutti i nostri emigrati e chiedere loro unĠofferta per il monumento, facendo sottoscrivere un impegno che in seguito il Carluccio avrebbe realizzato inviando la somma raccolta a Maratea.

Pochi furono coloro che promisero e non dettero, comunque il Carluccio, ex combattente anche lui, fece un lavoro preciso ed ammirevole del quale gli sar˜ sempre grato.

Fu scartata la primitiva idea di erigere il monumento nella piazza Buraglia per non togliere altro spazio cos“ prezioso.

Pensai ad una terza piazza ed il mio sguardo si pos˜ sulla Via Molo Piccolo, unico punto adatto per creare una piazza che avesse potuto contenere il Monumento. Con la collaborazione gratuita dellĠImpresa Rossi da Lauria, che costruiva nei pressi lĠedificio delle Scuole Elementari e con la benevola concessione del terreno da parte dellĠAmministrazione dellĠIstituto De Pino, si riusc“ ad allargare la strada che conduce a S. Francesco ed a creare una spaziosa piazza.

Per la costruzione del monumento interpellai parecchi scultori e da tutti si ebbero preventivi esorbitanti, qualcuno anche dieci volte superiore alla somma raccolta.

Ne parlai allo scultore Vito Di Giorgio della vicina Lauria, anche per quel senso di stima che dovrebbe regnare fra vicini, lo pregai di concepire un progetto che si potesse realizzare con la somma a disposizione. Egli tracci˜ un bozzetto in gesso che fu esposto al pubblico prima nel salone del Cinema Vitolo e poi in una sala del Municipio perchŽ il Consiglio potesse esaminarlo ed approvarlo unitamente allo spazio in cui doveva essere eretto, cosa che il Consiglio fece in seguito con una deliberazione votata allĠunanimitˆ.

Lo scultore Di Giorgio, a cui mi legavano sentimenti di vecchia amicizia, pur di venire incontro al desiderio dei cittadini di Maratea, e per lĠamore che ha per lĠarte, sacrificando totalmente quelli che potevano essere gli utili, si impegn˜ ad eseguire e mettere in opera il Monumento e le lapidi per la somma di lire ottocentomila.

Pertanto dobbiamo a lui essere grati e riconoscenti.

Venne il giorno dellĠinaugurazione: 4 novembre 1959. La cerimonia si svolse in un clima di grande solennitˆ.

Le vie del paese furono tappezzate di tricolori e di manifesti inneggianti al 4 Novembre anniversario della vittoria ed allĠinaugurazione del Monumento ai caduti di Maratea.

Il corteo si mosse dal Comune alle ore 10 per recarsi prima alla Chiesa della S.S. Annunziata per assistere ad una Messa di Requiem celebrata dai Padri Oblati in suffragio dei Caduti e poi allĠinaugurazione del Monumento.

Apriva il corteo la banda musicale; seguivano gli alunni delle scuole Elementari e Medie, dellĠIstituto De Pino con corpo insegnante, lĠOrfanotrofio del Sacro Cuore, Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in guerra; le corone portate da Carabinieri, Finanzieri, Soldati, le Bandiere, in gruppo S.E. il Vescovo, la nostra Medaglia dĠOro Caporale Biagio Lammoglia, il Sindaco con la Giunta ed il Consiglio Comunale. Seguivano le rappresentanze combattentistiche provinciali, rappresentanze politiche, militari, religiose e civili, con la partecipazione di massa del popolo.

Arrivati sul luogo dove sorge il Monumento il corteo si dispose intorno alle Autoritˆ.

Presero parte sulla tribuna dĠonore appositamente creata, presentati dallĠallora universitario Franco Sisinni: S.E. Monsignor Federico Pezzullo Vescovo della nostra Diocesi, la Medaglia dĠOro Biagio Lammoglia, il Senatore Picardi, gli Onorevoli Michele Marotta e Claudio Merenda, il Capitano Persano dei CC., il Capitano Gaetano Lemmo del Comando Generale delle G.F., il Sindaco con la Giunta, lo scultore Di Giorgio, il Fiduciario delle Scuole Prof. Biagio Schettino, il Presidente Provinciale dellĠAssociazione Mutilati ed Invalidi di Guerra Donadio. Per lĠAssociazione Famiglie Dispersi in Guerra V. De Fino, il Presidente di Sezione Antonio Belardi per il Nastro Azzurro, A. Donadio per lĠAssociazione Combattenti e Reduci, il Presidente della Federazione Provinciale N. Blasi, numerosi Invalidi e Decorati di cui mi sfugge il nome.

Dopo il segnale dellĠattenti con grande commozione dei presenti, si scopr“ il Monumento mentre la banda intonava lĠInno del Piave cantato dalle alunne dellĠIstituto De Pino con nutriti applausi del popolo entusiasta.

Dopo la benedizione impartita dal Vescovo assistito dal nostro Parroco Padre Cerracchio, ebbero inizio i discorsi dĠoccasione.

Prese per primo la parola il Sindaco, segu“ quello ufficiale del Prof. Aristide Limongi quale ex combattente della seconda guerra mondiale e quale Presidente dellĠAssociazione Combattenti di Maratea.

Parl˜ come sempre con tanto calore il nostro amato Vescovo. Tutti i discorsi furono applauditissimi.

Si trascrive il discorso del Sindaco:

Eccellenza, Autoritˆ, Cittadini,

Ancora una volta tocca a me lĠonore di inaugurare unĠaltra opera: il Monumento ai Caduti di tutte le guerre e la nuova piazza che da oggi prende il nome di ÒPiazza EuropaÓ.

Dei militari caduti eroicamente di fronte al nemico e comunque morti per cause di guerra vi parlerˆ degnamente il figlio di un Ufficiale della guerra 15-18, ed egli stesso Ufficiale fra gli eroici combattenti di Giarabub.

Io vi espongo brevemente come  sorto questo monumento e la nuova Piazza.

Nella mia gita a Bogot‡ e Caracas nel lontano 1954 attraverso la Radio e parlando ai concittadini presso la Casa degli Italiani lanciai un appello per la costruzione di una piazza al centro del paese e per lĠerezione del Monumento ai Caduti allo scopo di compiere un dovere, seppure tardivo, e per dimostrare alle loro famiglie che il popolo di Maratea era degno del loro ricordo e del loro sacrificio.

La piazza si  potuta realizzare subito per la generositˆ dei Fratelli Buraglia che finanziarono lĠOpera.

Per lĠerezione del Monumento dopo lĠappello mandai una lettera circolare a tutti i cittadini di Maratea residenti a Bogot‡ e Caracas chiedendo un contributo. Per la raccolta delle offerte incaricai lĠamico Antonio Iannini che con la collaborazione di mio figlio riusc“ a raccogliere pesos 3.435 a Caracas. Insieme allĠamico Nicola Carluccio e con i miei figli colˆ residenti visitammo i nostri compaesani facendoli impegnare con offerte volontarie, consegnate poi al Carluccio e rimesse a me a Maratea tramite il Sig. Biagio Limongi per complessivi dollari 984. Il ricavato netto di tutte le raccolte  stato di L. 928.065 tutte utilizzate. é visibile, presso di me, lĠelenco delle offerte cos“ come tutti i documenti inerenti alle raccolte ed alle spese.

La somma era insufficiente per un monumento che potesse onorare degnamente i caduti, come era nelle nostre intenzioni. Pertanto se si  riusciti ad erigerlo ugualmente lo si deve anche alla collaborazione e comprensione del valente Scultore Vito Di Giorgio della vicina Lauria, qui presente, al quale affidai lĠincarico dellĠesecuzione dellĠopera con il compenso delle somme raccolte, compensi di molto inferiori al valore del monumento. Sento quindi il dovere di ringraziarlo pubblicamente ed esprimergli la mia personale gratitudine.

Ideato il progetto si scart˜ subito lĠidea di collocarlo in Piazza Buraglia, per esigenze di traffico.

Fu cos“ che si pens˜ di creare la terza piazza.

Si  scelto questo posto per ragioni estetiche ed urbanistiche, in vista anche dello sviluppo edilizio che avrˆ questa zona ed anche perchŽ  visibile da tutte le parti.

Cos“ affidiamo al popolo di Maratea, quale geloso custode, questo fante di pietra che stringe a sŽ il simbolo della Patria. Con questo fante lo Scultore Di Giorgio ha voluto raffigurare lĠattaccamento alla bandiera e lĠamore di Patria e lĠEsercito Italiano nelle vittorie e nelle sconfitte, nella Gloria e nelle sventure, i morti della guerra vinti e i morti della guerra perduta perchŽ tutti caddero per la stessa causa.

Insieme allĠinaugurazione del Monumento intendiamo commemorare le eroiche gesta del soldato italiano che  stato in tutte le guerre lĠammirazione del mondo.

Ancora abbiamo voluto innalzare questo Monumento di fronte alla Croce Monumentale che si erge sulla pi alta vetta del Monte S. Biagio, da me costruita nel periodo pi critico dellĠultima guerra, nella speranza che sarebbe diventata unĠara di vittoria e di pace.

Ci˜ non toglie che lĠuna e lĠaltro, per noi che abbiamo costruito pietra su pietra con enormi sacrifici, restano i monumenti pi insigni: la Croce simbolo della redenzione umana, il monumento ai caduti la riconoscenza della Patria ed il ricordo pi vivo del loro olocausto.

Non a caso abbiamo voluto denominare questa piazza ÒPiazza EuropaÓ, con questo nome noi vogliamo auspicare gli Stati Uniti di Europa. E che i caduti in guerra siano di monito alle genti per una maggiore fratellanza: solo nellĠunione degli stati europei e nella fratellanza dei popoli si pu˜ sperare in unĠera di progresso, di civiltˆ, di pace.

Ed ora caro Popolo di Maratea lascia che io esprima il mio grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato con me per la realizzazione di questĠopera, in primo piano allĠamico Nicola Carluccio che ebbe tanta parte attiva nella mia iniziativa per la raccolta dei fondi  a Caracas ed allĠamico Iannini di Bogot‡.

A Voi Eccellenza, Medaglia dĠOro Lammoglia, Autoritˆ politiche, militari, religiose e civili, Sindaci dei paesi vicini, alle Associazioni Provinciali e Comunali, a tutte le istituzioni, il mio ringraziamento di cuore insieme al ringraziamento dei congiunti dei caduti di Maratea per lĠonore che ci avete concesso con la vostra presenza allĠinaugurazione di questo Monumento, modesto nellĠopera ma grande nel suo alto significato.

LĠeco di questo mio ringraziamento risuoni attraverso lo spazio per giungere ai concittadini di Maratea residenti a Bogot‡ e Caracas che generosamente risposero al mio appello, dandomi lĠincoraggiamento e la possibilitˆ di realizzare questa nuova opera, che onora Maratea.

Alla Giunta e al Consiglio Comunale la mia gratitudine per aver collaborato appoggiando ed approvando le mie iniziative. Il mio ringraziamento si estende a tutti coloro che comunque hanno contribuito alla realizzazione dellĠopera, al Comitato per le Onoranze, al Comm. Filato, al Sig. Umberto Scoppetta, il primo ad offrire spontaneamente una bella corona metallica che non si  potuto piazzare perchŽ non intonata allo stile del Monumento, allĠImpresa Rossi che ha contribuito per lĠallargamento della strada, al capo dĠarto Giovanni Brando che ha collaborato durante la installazione del monumento.

Permettetemi infine che io rivolga a tutte le madri, le spose ed i congiunti dei caduti, mentre nelle loro menti e nei loro cuori riaffiorano in questo momento i ricordi pi cari e pi santi, una parola di cordoglio e nello stesso tempo di fierezza perchŽ hanno dato i figli migliori di questa terra per la gloria e la grandezza della Patria.

A voi madri, spose, congiunti, se ancora una lacrima vi solcherˆ le gote e cadrˆ su questa gelida pietra circondata dai nomi di chi in vita vi appartenne, giacchŽ ora  nella Gloria del Signore, essa sia come rugiada benefica che cade sulla terra feconda e dia al mondo il frutto che va cercando, la pace, la paceÓ.

Viva lĠItalia

04 novembre 1959

Alla fine del discorso lĠorfana di guerra Maria Pia Surace offr“ al Sindaco un mazzo di garofani a nome delle famiglie dei caduti, che il Sindaco depose ai piedi del Monumento.

Nel corso della cerimonia lĠIng. Donadio con elevate parole, a nome delle Associazioni Combattentistiche della Provincia, offr“ al Sindaco unĠartistica pergamena cos“ concepita:

AL COMM. BIAGIO VITOLO

SINDACO DI MARATEA

 

Nel giorno della inaugurazione del Monumento ai suoi concittadini caduti in guerra, chĠegli con fattiva tenacia volle si realizzasse, le Associazioni combattentistiche

CON STIMA ED AMMIRAZIONE

PLAUDENDO

alla sua opera instancabile e disinteressata ed alla fede con cui ha sempre esaltato il culto

DELLA PATRIA E DEGLI EROI

 

P. LĠAssociazione mutilati

ed invalidi di guerra

Il Presidente Provinciale

Donadio

p. LĠAssociazione Famiglie

Caduti e Dispersi in

Guerra

V. De Fina

 

Il Presidente di Sezione

Antonio Belardi

 

p. LĠIstituto del Nastro Azzurro

Il Presidente

della Federazione Provinciale

Alfredo Donadio

p. Associazione Combattenti

e Reduci

Il Presidente

della Federazione Provinciale

N. Blasi

Potenza IV.XI.MCMLIX

 

 

Il Sindaco cos“ rispose:

ÒLa commozione che provo in questo momento non mi fa trovare parole adatte per poter ringraziare il Presidente Provinciale dellĠAssociazione Mutilati ed Invalidi di Guerra, lĠAssociazione famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, lĠIstituto del Nastro Azzurro, lĠAssociazione Combattenti e Reduci, per il gentile pensiero avuto nellĠoffrirmi la bella pergamena accompagnata da tante lusinghiere parole.

Sono maggiormente grato perchŽ il riconoscimento della mia modesta opera per ricordare chi per la patria cadde mi viene dalle associazioni Provinciali che sono lontane dalle locali passioni sociali.

Prometto solennemente avanti a voi che rappresentate le Associazioni pi degne dei nostri Caduti e delle loro famiglie che non dimenticher˜ mai il ricordo del loro sacrificio compiuto per la grandezza dellĠItalia nostra e che operer˜ sempre pi e meglio per lĠavvenire del mio paese e della mia PatriaÓ.

Le bambine Glosa Grazia, Giffuni Anna e Limongi Maria Teresa della 5^ Elementare preparate dal Maestro Prof. Biagio Schettino fiduciario, recitarono le poesie dĠoccasione: ÒLĠOrfanaÓ, composta dallo stesso Maestro, e ÒMilite IgnotoÓ di Renzo Pezzani. Il bambino Di Lascio Giulio lesse la bellissima motivazione della Medaglia dĠOro del Concittadino presente Lammoglia Biagio.

Per i festeggiamenti si costitu“ un comitato presieduto dal Comm. Giovanni Filato, fratello della Medaglia dĠArgento Capitano Domenico, il pi elevato in grado dei Caduti di Maratea.

Cassiere ne fu il Sig. Giuseppe Di Trani, fiduciario delle famiglie dei Caduti.

Presidente onorario il nostro concittadino Medaglia dĠOro Biagio Lammoglia.

Ed ora passiamo al resoconto delle entrate ed uscite per la costruzione del Monumento e per la Piazza Europa.

é doveroso far rilevare, qui ancora una volta, la collaborazione avuta per la raccolta dei fondi a Bogot‡ da Antonio Iannini e da Nicola Carluccio a Caracas ed anche a Maratea, dove si trovava nel tempo dellĠinaugurazione del Monumento, e da tutti coloro che comunque si interessarono di farmi portare a termine lĠopera che tanto meritavano i caduti per la Patria e che era anche lĠaspirazione del popolo di Maratea.

ENTRATE

Somme raccolte a Caracas

Nicolai Raffaele

Bolivares

1.000

Fratelli Formica

Ò

200

Fratelli Possidente

Ò

200

Brando Felice fu Gaetano

Ò

150

Carluccio Nicola

Ò

100

Campilongo Vincenzo

Ò

100

Campilongo Francesco

Ò

100

Talarico Giovanni

Ò

100

Fratelli Olivo e Nobile

Ò

100

Giffuni Biagio fu Gennaro

Ò

100

Licasale Antonio

Ò

100

Misticchio Antonio

Ò

60

Di Giorgio Angelo

Ò

50

Brando Pietro fu Aquilino

Ò

50

Tortorella Biagio fu Francesco

Ò

50

Zaccaro Enrico e figlio

Ò

50

Avigliano Biagio

Ò

50

Di Mingo Giovanni

Ò

50

Della Morte Emilio

Ò

50

Panza Francesco

Ò

50

Brando Francesco

Ò

50

Brando Giuseppe

Ò

50

Limongi Rocco fu Gaetano

Ò

50

Biagio e Lella Limongi

Ò

50

Brando Domenico fu Gaetano

Ò

40

Tortorella Vincenzo

Ò

30

Cesarino Giovanni di Biagio

Ò

30

Cernicchiaro Domenico

Ò

30

Brando Gioacchino

Ò

30

Cesarino Giovanni di Giuseppe

Ò

25

Monteleone Francesco

Ò

25

Cernicchiaro Biagio fu Giuseppe

Ò

25

Limongi Umberto fu Gaetano

Ò

25

Di Trani Pasquale

Ò

20

Limongi Antonio di Biagio

Ò

20

Fiorenzano Giovanni

Ò

20

Diodato Maria

Ò

20

Lemmo Antonio

 Ò

20

Brando Giovanni fu Antonio

 Ò

20

Spagnuolo Domenico

 Ò

15

Tortorella Gabriele fu Francesco

Ò

10

Palmieri Bigio

 Ò

10

Brandi Vincenzo fu Silvio

 Ò

20

 

 

 

TOTALE

Bolivares

3.315

 

 

 

Bolivares 3.315 x 337 = dollari 984

Che al cambio di L. 630 sono

 

Lire

 

619.920

 

 

 

Altre offerte

 

 

De Filippo Giuseppe

Dollari

25

Cernicchiaro Ernesto

Ò

25

Arciprete Santoro Gaetano

Ò

14,12

Fratelli Vitolo

Ò

20

 

Dollari

84,12

Dollari 84,12 x L. 630

Lire

52.995

 

 

 

Totale

Lire

672.915

 

 

 

Somme raccolte a Bogot‡

Buraglia Giovanni fu Francesco

Pesos

250

Limongi Francesco

Ò

200

Iannini Antonio fu Biagio

Ò

200

Santoro Gaetano

Ò

30

Iannini Riccio Gennaro fu Biagio

Ò

100

Iannini Riccio Saverio fu Biagio

Ò

100

Iannini Saverio

Ò

100

Iannini Vittorio

Ò

100

Brando Biagio

Ò

200

Brando Biagio (Patrone)

Ò

50

Brando Pasquale

Ò

300

Brando Filippo

Ò

50

Giffuni Carlo

Ò

30

Giffuni Gerardo

Ò

10

Iannini Nicola

Ò

100

Iannini Buraglia Gennaro

Ò

200

Di Dio Castagna Salvatore

Ò

100

Riccio Vincenzo

Ò

150

Riccio Ugo

Ò

50

Ambrosio Michele

Ò

50

Ambrosio Biagio

Ò

50

Ambrosio Felice

Ò

50

Fiorenzano Biagio di Vincenzo

Ò

200

Rovido Carlo e Signora

Ò

200

Maimone Francesco (Scurzone)

Ò

50

Riccio Annunziata

Ò

50

Riccio Antigone de Vasguez (a firma del padre)

Ò

50

Ippolito Giovanni (genero di Riccio Ugo)

Ò

25

Vitolo Antonio

Ò

100

Martino Giuseppe

Ò

100

Conte Giovanni

Ò

50

Vitolo Giuseppe

Ò

100

Giffuni Francesco

Ò

50

 

 

 

TOTALE

Pesos

3.435

 

 

 

Pesos 3.435 = Dollari 405 che al cambio di L. 630

Lire

255.150

 

 

USCITE

 

 

Monumento come da contratto

Lire

800.000

Cemento Bianco q. 1 a L. 2.000

Ò

2.000

Blocchi per il quadrato in giro al Monumento

e formazione di aiuole costruite a cemento:

 

Ò

 

Blocchi da 50x25x15 n. 70 a L. 115 con cemento bianco

Ò

8.050

Blocchi da 50x25x15 n. 50 a L. 60 con cemento bianco

Ò

3.000

Blocchi da 50x25x15 n. 90 a L. 90 con cemento comune

Ò

8.100

Mattoni pieni per aiuole sul muro

Ò

12.000

Sottofondo in conglomerato di cemento in giro al

Monumento e messa in opera dei blocchi

 

Ò

 

43.200

Messa in opera delle mattonelle con malta cementizia

e sistemazione dei giardinetti

 

Ò

 

7.400

Viaggi in macchina per Lauria durante lĠesecuzione del

Monumento n. 4 con sosta a L. 2.000

 

Ò

 

8.000

Colazione e vino per gli operai durante la costruzione del

muro lungo la strada per S. Francesco e del Monumento

 

Ò

 

8.620

Fotografie varie e cortometraggio

Ò

35.000

Spese per trasporto attrezzi per impalcature e per

la tribuna delle Autoritˆ

 

Ò

 

8.000

 

Ò

 

Totale

Lire

943.370

 

 

 

RIEPILOGO

 

 

Totale delle somme raccolte a Bogot‡

Lire

255.150

Totale delle somme raccolte a Caracas

Ò

619.920

Altre offerte da Caracas

Ò

52.995

 

 

 

Totale entrate

Lire

928.065

Totale uscite

Ò

943.370

 

 

 

DISAVANZO

Lire

15.315

 

 


 

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