Pubblicato su LA NUOVA di Marted 27 aprile 2021
Biagio Calcagno e lĠinnovazione della Scuola nel Lagonegrese
Valerio Mignone*
Negli
anni Ġ40 e primi anni Ġ50 del Novecento, dopo la seconda guerra mondiale, che a
Lauria aveva provocato morti e distruzioni nellĠabitato, la Istruzione
era certamente inadeguata alle prospettive di sviluppo socioculturale della
Popolazione qui residente, e nel Lagonegrese tutto. LĠofferta scolastica era
sostanzialmente sovrapponibile a quel che Zanardelli scriveva, ad inizio Ô900,
in una lettera, su carta intestata, da Maderno 23 ottobre 1902: ÒFra
i tanti voti che mi sono stati pi caldamente raccomandati durante il mio
viaggio nella Basilicata e che mi sembrano meritevoli di speciale
considerazione, sono quelli che si riferiscono allĠistruzione secondaria nei
tre circondari di Lagonegro, Matera e Melfi. Il primo di essi, con una
popolazione legale di 109.685 abitanti, non possiede, al di fuori di una Scuola
Nazionale Femminile, alcun istituto secondario, e per lĠamministrazione
municipale del capoluogo mi ha rivolto le pi calorose premure affinch venga
col impiantato un ginnasio governativoÓ.
Il
censimento del 1921 riportava un 52,3% di analfabeti nella popolazione di et
superiore ai sei anni, e la Basilicata era al secondo posto tra le regioni
dĠItalia per tasso di analfabetismo; ci confermava la scarsa diffusione della
cultura anche nella Valle del Noce. Tuttavia, confrontando i dati precedenti
del 1921, del 1951 e del 1961, rispetto al 1871, confortava il rilievo di un progressivo,
seppur lento, miglioramento. Infatti, nellĠanno 1871 il tasso di analfabetismo
era: 87,9%, anno 1921:52,3%, anno 1951:29,1%, anno 1961: 20,15%. A conferma di
ci, nel 1938 su 100 coppie che non sottoscrissero lĠatto di matrimonio, perch
analfabeti, risultarono 14,5 sposi e 24,1 spose, a fronte di una rispettiva
media nazionale di 4,7 e 7,5.
Tra
le categorie lavorative, lĠagricoltura, con il 39,9%, aveva la maggiore
percentuale di analfabeti. Se si considera che proprio lĠagricoltura era il settore
di maggiore impiego della popolazione, con una percentuale superiore al 50%,
appare facile quantificare la gravit del fenomeno analfabetismo.
Naturalmente,
non mancavano iniziative per promuovere lĠistruzione: a Potenza fu celebrato il
1Ħ Congresso di Basilicata contro lĠanalfabetismo il 29-30 settembre 1912.
La
mancanza di aule scolastiche e la lontananza delle scuole dalle campagne
contribuiva alla persistenza dellĠanalfabetismo, ed i singoli Comuni opponevano
resistenza a farsi carico delle spese relative ad aprire nuove scuole per le
scarse risorse finanziarie disponibili nelle proprie casse. Ed infatti, la
percentuale del bilancio dei Comuni lucani impegnata per le istituzioni
scolastiche, in rapporto alla popolazione residente, era inferiore alla
percentuale del Regno. Nel 1907 non esistevano nella Valle del Noce asili
dĠinfanzia; negli anni successivi ne furono aperti alcuni presso conventi di
suore.
Per
la istruzione pubblica a Lauria cĠerano 16 scuole elementari, sparse per il
vasto territorio, per oltre 11.000 abitanti. Ancora nel 1958, in provincia di
Potenza, rispetto al fabbisogno, mancava il 46,2% di aule per le scuole
elementari, il 29,7% per le scuole secondarie di 1Ħ grado, il 37,1% per le
scuole secondarie di 2Ħ grado. Tale carenza si aggiungeva alla carenza di
servizi primari di urbanizzazione: rete idrica e fognaria, rete elettrica,
strade interne.
La
pubblica istruzione, formalmente obbligatoria fino a 10 anni, si impartiva
nelle scuole elementari dei centri urbani, mentre nelle campagne erano
istituite pluriclassi, in ognuna delle quali un solo maestro doveva insegnare a
scolari di et e classi diverse. Queste scuole rurali erano, per lo pi,
ospitate in casette dotate di servizi igienico-sanitari precari, quando non ne
erano completamente prive.
CĠerano,
poi, i semianalfabeti, cio quelli che sapevano soltanto Òfare la firmaÓ; e che quando dovevano scrivere qualche lettera, o
leggere qualche documento, si rivolgevano al faccendiere del luogo, una sorta
di ÒscritturaleÓ.
In
queste depresse condizioni sociali si ritrovano i motivi per i quali alcuni ÒgalantuominiÓ, con il pur basso livello
culturale, riuscivano pi facilmente ad esercitare e a mantenere il potere su
una popolazione con diffuso analfabetismo, e non avevano interesse ad attivare
nuove scuole.
A
Lauria, che era il paese pi popoloso, non cĠera la scuola media inferiore e
superiore; essa era presente soltanto a Lagonegro e a Maratea, ove alcuni
convitti, a gestione privata, consentivano la residenza agli studenti dei paesi
vicini. A Maratea, lĠIstituto ÒDe PinoÓ
accoglieva studentesse del golfo di Policastro e delle aree interne; il
Convitto Lucano, voluto dal maestro Antonio Schettino nei primi anni del Ô900,
era destinato ai maschi; ospitato inizialmente nel Convento dei Cappuccini, fu
trasferito nel 1934 nella sede per esso costruito, oggi Palazzo Municipale.
Come si pu notare, la scuola media anche a Maratea era a gestione privata.
A
Lagonegro il Convitto Municipale ÒSettembriniÓ,
durante lĠAmministrazione Leo, accoglieva circa sessanta studentesse, e quando
queste, durante lĠAmministrazione Pesce, diminuirono di numero a meno di venti,
fu motivo di polemica sulla stampa locale; lĠIstituto DĠAlessandro ospitava
studenti maschi.
A
Lauria cĠera un Istituto Professionale di arti e mestieri, di cui cos scriveva
Ernesto Rossi a Umberto Zanotti-Bianco il 7 dicembre 1921: ÒDa Felice De Clemente, marmista e scultore,
ho visto il marmo colorato e la pietra delle montagne dei dintorni di Lauria;
ed il marmo bianco del Monte Alpe, sopra Latronico ÉLa scuola dĠarte e mestieri
che egli diriger avr il compito di preparare in pochi anni una maestranza
capace dello sfruttamento di tutto questo materialeÉSul Monte Alpe, poi, a
mezzĠora dalla strada rotabile ci sarebbero delle cave di ottimo marmo bianco.
DellĠimportanza di questo giacimento se ne pu avere unĠidea se si tiene conto
che una societ di Massa Carrara (credo che ora ne siano titolari gli eredi di
un certo Nunziante) ha fatto un contratto con il Comune di Latronico perch non
sfruttasse i suoi marmi, per timore della concorrenza. Per 425 lire lĠannoÉIl
marmo di Monte Alpe potrebbe rispondere al fabbisogno dellĠItalia meridionale
da Napoli in giÓ.
LĠassetto
scolastico sopradescritto era nel 1920, quando Biagio Calcagno nacque a Lauria.
Egli, dopo le scuole elementari, studi privatamente con lo zio don Antonio
Calcagno, arciprete di Lauria Superiore. Dopo la licenza di scuola media si
iscrisse allĠIstituto Magistrale di Lagonegro, e vi consegu il diploma.
Insegn nelle scuole rurali, e studi lingua tedesca e inglese presso
lĠIstituto Orientale di Napoli, conseguendovi la laurea. Nel 1949 apr a
Lauria, assieme allĠamata consorte, Franca Lombardi, una Scuola Media
autorizzata, poi parificata, diventata Statale nel 1957. Nel 1961 il prof.
Calcagno fu nominato dirigente facente funzione dellĠITIS di Lauria, e nelle
Scuole Medie di Rotonda e Latronico. Concluse la sua carriera di dirigente
presso la Scuola Media ÒGiovanni XXIIIÓ di Lauria.
Con
la istituzione della Scuola media a Lauria, Biagio Calcagno dette occasioni di
lavoro a docenti, che, non reperibili in Basilicata, giungevano anche dalla
Sicilia, e a non docenti, stimolando il settore ricettivo presso famiglie del
luogo. Ma il prof. Calcagno modific, soprattutto, il livello formativo e
culturale delle nuove generazioni del Lagonegrese, e promosse la conoscenza dei
tesori storicoartistici del Territorio; basta ricordare la prima gita
scolastica del 1950 alla Certosa di Padula. Divenuta Statale la sua
Istituzione, mantenne alto il livello pedagogico dei docenti, e permise la
formazione di un alto numero di diplomati e di laureati, alcuni dei quali hanno
onorato il Territorio natio in ogni settore lavorativo, in Italia e allĠestero.
Spentosi
nel 1998, il preside Biagio Calcagno, a parere di una stragrande maggioranza di
Cittadini del Lagonegrese, merita di essere ricordato, per le sue benemerenze,
con la intestazione di una via o di un Istituto, che la competente Commissione
toponomastica vorr ricercare.
*Gi allievo della Scuola Media Parificata di Lauria
nel triennio 1949-1952