Didattica a distanza e problemi
psichici vecchi e nuovi
Valerio Mignone
Archiviati i contraddittori delle fasi iniziali
della pandemia da Covid-19 tra infettivologi, epidemiologi, immunologi, riportati
con puntuale evidenza da giornalisti e cronisti in interviste e notiziari
radiotelevisivi, oggi si legge di polemiche sulla Didattica a distanza (Dad) tra comitati S Dad No Dad e Regioni per decisioni in merito, con atti a prova di
TAR.
Da uno studio epidemiologico dellASL 1 di Napoli
risulta che dal 26 dicembre 2020 al 26 gennaio 2021 i contagi in asili e scuole
elementari sono al 23,45%, nella scuola media sono al 3,81%, nelle scuole
superiori al 5,73%. I contagi tra i docenti di asili e scuole elementari sono
al 12,98%, tra i docenti nelle scuole medie sono all 1,69%, nelle scuole
superiori sono al 2,67%.
La scuola , dunque, un luogo di contagi per
alunni, che diventano portatori di virus, e, in maggioranza, non sviluppano la
malattia per la efficace funzionalit del loro sistema immunocompetente, che
produce anticorpi e neutralizza i virus. Ma i virus, che essi diffondono tra genitori
e familiari, e accompagnatori allingresso degli edifici scolastici, possono
sviluppare la malattia. se non adeguatamente neutralizzati dal sistema
immunocompetente. Perci, la Didattica a distanza si rende necessaria per poter
prevenire e limitare questi assembramenti e contagi.
Ma alcuni psicologi, a loro volta, intervengono e denunciano
danni sulla evoluzione della psiche dei bambini per assenze dalla scuola;
parere totalmente condivisibile, seppure con qualche precisazione.
Lassenza breve dalla scuola, e la mancanza di
rapporti diretti tra docenti e compagni, non compromette la efficacia della
didattica a distanza, che oggi viene esercitata con la intermediazione di un
computer, ottenendo addirittura qualche vantaggio con lavvio delle nuove
generazioni verso la societ digitalizzata del futuro. Certamente, questa
intermediazione tecnica, tramite il computer, provoca una disconnessione fisica
tra persone, perdita di confronto diretto, e di emotivit interpersonale,
attenuata anche dalla mascherina che occulta in parte la mimetica facciale,
anchessa specchio di emozioni, e percorso di dialogo.
Fortunatamente, questa Didattica a distanza discontinua,
e possibili carenze di nozioni sono transitorie, e limitate a un breve periodo.
Infatti, una buona azione combinata di insegnanti e scolari permette il
reinserimento nella normale attivit scolastica di chi stato assente; come
avveniva in passato, dopo le assenze per le malattie infantili dellepoca:
morbillo, varicella, parotite, etc. Alcuni lettori, pi attempati, potranno
ricordare addirittura la loro contentezza di non dover andare a scuola per
qualcuna di queste malattie, e qualche tristezza per il loro ritorno tra i
banchi, che, comunque, permetteva un buon recupero!
Chi scrive ha acquisito nozioni di psicologia sul
Compendio di Mario Gozzano per sostenere a suo tempo il relativo esame complementare;
e poi, lavorando, per qualche ora alla settimana, nella Infermeria dello
stabilimento Carlo Erba di Milano, ove era in attivit un Servizio di
Psicologia, coordinato dal prof. Marcello Cesa-Bianchi. Ma, soprattutto, una
pluriennale pratica medica che induce ad acquisire pi notizie prima di
affermare che una prolungata Didattica a distanza rallenta la crescita
cognitiva, e provoca gravi danni psichici negli scolari. Infatti, unattenta
raccolta di notizie anamnestiche permette di precisare:
1-
la Didattica a distanza, prolungata, e non, come ogni assenza
prolungata dalla Scuola, pu generare soltanto una temporanea sindrome
ansioso-depressiva reattiva, destinata a regredire al rientro a scuola;
2-
lassenza prolungata dalla Scuola pu far emergere problemi
psichici endogeni, latenti, e preesistenti; in questi casi occorre lopera
personalizzata di psicologi ed assistenti sociali, in aggiunta agli insegnanti
di sostegno, come, peraltro, gi avviene.
A proposito della didattica a distanza, si vuole
ricordare una storica esperienza del passato. Negli anni 60 del novecento fu
ideato un programma televisivo, in collaborazione con il Ministero della
Pubblica Istruzione, Non mai troppo tardi, per alfabetizzare le persone
adulte, che durante linfanzia non avevano potuto frequentare le scuole
elementari. Tale programma ebbe successo per numero di allievi a distanza e
per buoni risultati culturali.
In conclusione, S alla Didattica a distanza, che,
per, sia limitata al tempo strettamente necessario, per prevenire la diffusione
di Covid-19 negli assembramenti tra scolari e accompagnatori allingresso delle
scuole e sui mezzi di trasporto.
Maratea 9 febbraio 2021