Chiudete le falle delle condotte e aprite i fontanini pubblici

Valerio Mignone

Al nuovo amministratore unico dellAcquedotto Lucano si fanno gli auguri di buon lavoro, con lauspicio che venga migliorata la gestione amministrativa e tecnica nella fornitura dacqua pubblica, evitando i percorsi carsici della politica clientelare, finalizzata ad ambiziose mire di potere.

Il nuovo amministratore dovr risanare il grave danno, ambientale ed economico, quale la grande perdita dacqua lungo le condotte dellente. Fortunatamente, un problema tecnico di non difficile soluzione, cui si potr far fronte con lavanzo di bilancio del 2020, di oltre quattro milioni di Euro, che potrebbero non bastare.

Lavanzo di bilancio 2020 per lAcquedotto Lucano, contrariamente a quel che si pensa, un dato negativo, proprio per le perdite dacqua lungo la rete, che stanno a indicare inattivit tecnica, passivit gestionale, indifferenza della politica, fermo restando il dovuto rispetto per ogni singola persona preposta ai relativi compiti.

Qualche organizzazione sindacale ha lamentato che le inefficienze finiscono per essere scaricate sui cittadini in termini di maggiori oneri; vero, ma occorre evidenziare che in Basilicata la erogazione dacqua garantita anche nelle zone impervie, a scarsa densit demografica, con 57 abitanti per Kmq, la pi bassa delle Regioni del Sud, ove la media pari a 172 per Kmq, inferiore, a sua volta, alla media italiana, pari a 285 per Kmq.

Intanto, gli utenti, da Matera al Lagonegrese, tramite il Web, diffondono immagini di fontanini pubblici in ghisa, malridotti e con rubinetti chiusi. Queste mutilazioni non sono da attribuire ad atti vandalici, ma a scarsa manutenzione dellAcquedotto, per un dubbio, o sciatto, tentativo di eliminarli!

Tale eliminazione va bloccata, perch quei fontanini non comportano dissesti finanziari; e, soprattutto, perch costituiscono un dato storico dellantropologia lucana degli anni 40-50 del 900.

In quei tempi, a lato dei fontanini, si faceva il bucato in tinozze con cenere da legna interposta tra uno strato e laltro della biancheria da lavare, o con sapone fatto in casa. Ed ancora, a questi fontanini andavano donne del popolo con barili da riempire dacqua, e poi, poggiati sulla testa su un cercine di stoffa grezza, per stabilizzarli durante il cammino, portarli nelle case.

In aggiunta ai fontanini, cerano i lavatoi pubblici, ove le lavandaie andavano a lavare per alcune famiglie, portando sul capo grosse ceste, fatte con strisce di canne, abilmente intrecciate, contenenti la biancheria. Molti di questi lavatoi sono stati abbandonati allarrivo dellacqua potabile nelle case, e delle prime lavatrici Candy.  

Lacqua un bene comune, di prima necessit, che, soltanto alla fine degli anni 50 del 900, si diffuso nelle abitazioni. Nella stessa Milano, presso il Duomo, a Piazza San Sepolcro, ove nato il fascismo, chi scrive, da medico in visite domiciliari, nel 1965 ha potuto rilevare che in alcune delle cosiddette case di ringhiera cerano un gabinetto in comune, ed un modesto rubinetto.

Gli zampilli dacqua dei fontanini, che si vorrebbero eliminare, hanno offerto refrigerio ad adulti e bambini, nel sorseggiare, e godere il gorgoglio dellacqua fresca; ed erano innocui strumenti di gioco tra ragazzi, per gare a spruzzi!

Nella Roma Pontificia, viandanti e pellegrini godevano dellacqua che sgorgava da fontanini pubblici, a colonnine in ghisa, o in travertino, detti nasoni, o da Fontane Monumentali, come quella di Trevi, sede, poi, di memorabili riprese cinematografiche con Tot, che tenta di venderla ad un ignaro turista, incantato per la sua bellezza, o con Anita Ekberg, nella Dolce vita di Federico Fellini, quando invita Marcello Mastroianni a raggiungerla nellacqua in cui si era immersa.

Si deve garantire un servizio idrico pubblico, efficiente, salvaguardando e tutelando, nel contempo, il patrimonio storicoantropologico dei fontanini pubblici.

La Basilicata, grazie ai suoi fiumi, da sempre, una regione ricca di acqua, utilizzata per irrigare. E Nitti, Ministro dellAgricoltura, pioniere della decarbonizzazione, fece costruire il lago artificiale di Muro Lucano, primo nel Mezzogiorno dItalia, tra lottobre 1914 e il gennaio 1916, anche per generare energia elettrica, e per richiamo turistico. Fu chiuso negli anni 70 perch considerato insicuro.

Oggi, infatti, i mutamenti climatici si susseguono rapidi, la Terra surriscaldata, si sciolgono i ghiacciai; sui monti ci sono cedimenti franosi, impensabili nel passato, con frammenti voluminosi che precipitano a valle, invadendo letti di fiumi, torrenti, bacini idroelettrici, con tragedie immani, come per la diga del Vajont del 9 ottobre 1963, che provoc la morte di oltre duemila persone.

Per tutelare lambiente naturale occorre contenere lo spreco dacqua, con scienza e tecnica. La eliminazione delle perdite potr permettere un contenimento del prezzo dellacqua pubblica, che una necessit fisiologica insostituibile per tutti gli organismi viventi, dalluomo alle specie animali, alle vegetazioni agricole. Per questa insostituibile necessit, tutti i cittadini hanno il diritto di usufruire di un equo servizio idrico, con qualit unica, tra Nord e Sud Italia, a costo equilibrato.

Il ministro per il Sud Mara Carfagna ha dichiarato: Dove cՏ una gestione diretta del servizio idrico da parte dei Comuni i risultati in termini di investimenti, di qualit del servizio e di soddisfazione dei cittadini sono peggiori. Per questo, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) promuove la costituzione degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e la gestione industriale, pubblica o privata, del servizio. Il superamento della disuguaglianza idrica che penalizza le popolazioni del Sud potrebbe essere una ulteriore occasione di sviluppo per il Mezzogiorno. Occorre adeguarsi alle norme della riforma approvata 25 anni addietro per rilanciare investimenti e promuovere la strutturazione di un servizio di stampo industriale. A tal fine servirebbero 3 miliardi di euro. 

Prima tappa lannullamento del divario della dispersione dacqua tra Nord e Sud Italia, che si aggirerebbe sul 70%, per Campania, Calabria, cui da aggiungere la Basilicata. Tale servizio da integrare con la mancante, e utile, depurazione delle acque reflue, nellambito della Economia circolare, con recupero di acqua, produzione di elettricit, e separazione di fanghi.

In conclusione, si rivolge linvito agli amministratori a reperire le risorse finanziarie utili a chiudere le falle dellAcquedotto Lucano, e...a riaprire i rubinetti dei fontanini pubblici,  non pi con i polpastrelli delle dita, ma con la pi igienica, moderna digitalizzazione senza contatti, a fotocellula!

Maratea 15 luglio 2021

      

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