Transizione
ecologica tra Acquafredda-Sapri e Parco marino
Valerio
Mignone*
Pubblicato
su La Nuova del Sud Mercoled 24 novembre 2021
Via libera
allammodernamento di strade in quel di Maratea, ma con esso si tutelino le
vecchie, per conservarne la Storia, e salvaguardare la tipicit della macchia
mediterranea che le circonda. E ci che dovrebbe avvenire lungo la Statale
n.18 Tirrena inferiore, con la costruzione di due gallerie tra Cersuta,
Acquafredda di Maratea e Sapri, che ne renderanno pi breve ed
agevole il collegamento, dal chilometro 220+953 al chilometro 223, grazie ad un
finanziamento di 47 milioni di euro.
Come da
dichiarazioni ufficiali da parte dellANAS, ll
progetto esecutivo in appalto prevede sia opera di difesa attivache di difesa
passivaTali opere, che avranno la durata di circa tre anni a partire dalla
prossima primavera saranno per la comunit di grande impattoIn ogni caso,
anche nei mesi di interruzione del traffico per via dei lavori, sar sempre
garantito il transito dei mezzi di soccorso, scolastici o delle forze
dellordine. Questo un lungo disagio che opportuno accettare per la confortevole prospettiva di un
miglioramento delle condizioni ambientali locali, e di una transizione
ecologica, oltre che per maggiore comodit dei pendolari.
Per non abbandonare
passivamente la vecchia strada, occorre salvaguardarne la percorribilit,
innanzitutto continuando a garantirne la sicurezza con la protezione dalla
caduta di massi, e poi, consentendone la esistenza anche l dove essa diventa un
doppione, come accade per una strada complanare.
Progettisti,
imprenditori edili, operai sono pienamente consapevoli di dover rispettare
lambiente in cui sono chiamati a svolgere la loro opera. In particolare, nel
caso del tratto stradale Acquafredda Sapri, doveroso conservare allocchio del
viandante la visibilit della macchia mediterranea che, lussureggiante, vi
prevale.
Il progetto
della nuova strada prevede un tracciato meno tortuoso con la costruzione di due
gallerie, il cui brecciame di risulta certamente verr smaltito lungo la
battigia, raggiungibile con minori disagi, e lungo le pendici a valle della
stessa strada Tirrena inferiore, con minore impatto ecologico, analogamente a
quanto avvenuto, a suo tempo, con i cantieri per la costruzione del doppio
binario lungo il tratto ferroviario Salerno-Reggio Calabria. Allora nacquero
nuove, confortevoli spiagge. Realisticamente, il Sindaco di Maratea, avv.
Daniele Stoppelli, prevede il Ripascimento delle
spiagge, lampliamento del cimitero di Acquafredda e del suo parcheggio. E
certamente si potr sviluppare un ulteriore progetto locale dordine balneare,
grazie anche al nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che
contribuir ad attenuare il divario socioeconomico Nord Sud dItalia.
Il mare di
Maratea una risorsa economica da tutelare nella sua utilizzazione, come hanno
dimostrato fino ad oggi i vari operatori turistici, sempre vigili con la loro
cultura naturalistica. Un riconoscimento di ci avvenuto nel corso degli anni
con lassegnazione reiterata della Bandiera bleu da parte della Fondazione per
lEducazione ambientale europea in base alle analisi costanti delle acque
marine di Maratea e la rilevazione di dati salubri.
Sin dal
1998, sulla scia dei risultati positivi della Riserva marina di Ustica, chi
scrive present un disegno di legge sulla Istituzione del Parco marino di
Maratea; e la senatrice Antonella Bruno Ganeri,
sindaca di Paola, present, a sua volta, il disegno di legge sulla Istituzione
del Parco marino della Riviera dei Cedri, da Praia a Mare allo scoglio della
Regina. Oltre alla tutela ambientale, un Parco marino produce reddito, sia per
gli organi tecnico-amministrativi necessari alla sua gestione, sia per il
prolungamento della stagione turistica al di l dei mesi estivi di luglio
agosto.
La
istituzione del Parco marino a Maratea potrebbe stimolare una sinergia
istituzionale tra gli Enti preposti alla viabilit e alla Riserva marina,
conservando la percorribilit complanare della vecchia strada tra Acquafredda e
Sapri, che fungerebbe da confine, e cornice, allo stesso Parco marino.
E ormai
diffusa la consapevolezza di dover perseguire la transizione ecologica che
interessa tutti i settori, dai computer ai telefonini, alla mobilit nel suo
complesso; basti ricordare che ogni e-mail produce qualche grammo di CO2!
Ad oggi,
gi in atto la transizione energetica con impianti di pannelli fotovoltaici per
ottenere la decarbonizzazione, la non produzione di
CO2. In tale prospettiva, e in un futuro non molto lontano la stessa mobilit
con automezzi pesanti ed automobili si svolger progressivamente con trazione a
batterie elettriche, che verranno prodotte in tutto il mondo. E lEuropa, da
parte sua, ha gi programmato la cessazione di vendite di auto a benzina entro
il 2035. Intanto, motivo di orgoglio leggere che a Flumeri, in provincia di
Avellino, stato presentato il nuovo modello di autobus elettrico l prodotto,
ad emissioni zero; e si spera che anche a Melfi si possa seguire lo stesso
programma industriale.
Ma a
proposito della tutela del mare di Maratea si coglie loccasione per deplorare
la eventuale ripresa dellattivit dellimpianto di trattamento di rifiuti
pericolosi, sito a San Sago, lungo largine di Tortora del fiume Noce, che
sfocia, a pochissima distanza, alla marina di Castrocucco, con gli effetti
nocivi, facilmente immaginabili, sulla salubrit dellacqua. Non tollerabile
che vengano l a scaricare, come da notizie di stampa, rifiuti dellILVA,
dellENI, et cetera. Non si deve accettare che la burocrazia regionale ed il
potere politico rilascino Nulla osta per la depurazione di rifiuti pericolosi
in unarea da proteggere. Si ascolti il grido dallarme de La Nuova del 20
novembre 2021: Nella Basilicata dei
veleni, Piani di tutela ambientale assenti o rimasti lettera morta.
Tra laltro,
nella piana di Castrocucco cՏ ancora la dismessa area agricola e florovivaistica
ex Pamafi, abbandonata, e suscettibile di una
opportuna rivitalizzazione alla luce della nuova ecologia.