Armo e grotte di Lauria tra toponimi e
Storia delle bombe 1943
Valerio Mignone
Lauria, con i suoi due
Rioni, Inferiore e Superiore, un paese
verticale, come ogni paese insediatosi sulle
pendici di una montagna. Si sviluppa dagli argini del fiume torrentizio Carroso, con
pochi, ripidi tornanti a breve raggio, verso lArmo e, a Lauria Superiore, verso la Pastorella, contrassegnata dal panoramico, ben visibile ponte in ferro della dismessa tratta Lagonegro-Spezzano Albanese
della ferrovia Calabro-Lucana.
LArmo di Lauria Inferiore il Costone occidentale del Monte
SantElia, dal nome delleremita bizantino che avrebbe abitato in una grotta
alla sommit dellArmo. Il nome Armos, in greco
classico, significa giuntura, che presuppone una spaccatura. In realt, di
fianco alla Chiesa della Madonna Assunta, posta alla sommit dei due rioni tra
Lauria Superiore e Lauria Inferiore esiste una spaccatura, che il valico, al di l del quale si giunge alla Stazione della citata
ferrovia Calabro-Lucana, alla Taverna del Prestieri,
e alla cappella di SantElia.
La parte mediana della
parete occidentale del Monte Armo
sostanzialmente parallela al Corso Cairoli di Lauria Inferiore, tra Piazza del
Popolo e Piazza San Giacomo; nota come Pedali,
in analogia a quanto avviene in altri Comuni della Basilicata, in Val dAgri, e
a Viggianello, probabilmente perch percorribile a piedi; e permette di giungere
alla Chiesa della Madonna Assunta.
La parete dellArmo ricoperta da una rigogliosa
vegetazione di Cerri, da cui deriverebbe il toponimo Cerruto, tratto terminale di una diramazione della via Cairoli.
Questa vegetazione interrotta, a tratti, da larghe
piastre rocciose stratificate, da cui cadevano corposi frammenti, oggi
neutralizzati dallapposizione di larghe e robuste reti metalliche. La fauna
era varia, costituita, tra laltro, da volpi; e da lupi che, durante le
nevicate notturne, scendevano a valle, ululando, alla ricerca di cibo. Allalba
e al tramonto, stormi di passeri e rondini allietavano laria con gioiosi
cinguettii, mentre falchi volteggiavano alla ricerca
di prede.
A Pedali situata la grotta di Toccatocca, verosimilmente dal cognome, o soprannome,
del pastore che vi custodiva animali da pascolo. A poche centinaia di metri da
questa grotta, alla sommit di Via Cerruto, in Lauria Inferiore, si trova
unaltra grotta, detta del Favaro, verosimilmente dal cognome, o soprannome, dellutente,
che produceva fave nei vicini terreni. Le grotte erano, dunque, depositi. E da
segnalare una terza grotta, nella contrada San
Filippo Fiumicello, rifugio anchessa di qualche eremita o, in secoli pi
recenti, di qualche brigante in fuga.
In realt, le case che si
affacciano su Via Cairoli, nella parte posteriore, a Pedali, avevano orticelli, a terrazzamento, per produrre pomodori e
verdure varie, per uso proprio, o per modesti guadagni.
In questo Territorio di
Lauria, a parere dello speleologo Carmine Marotta, nativo di Trecchina, nessuna
delle grotte presenta caratteristiche di interesse
speleologico, al contrario di quel che accade per le numerose grotte costiere
di Maratea, e gli inghiottitoi del Monte Coccovello,
a cavallo tra la Valle del Noce e il Tirreno di Maratea.
Queste grotte sono
tristemente note perch vi ripararono alcuni abitanti di Lauria Inferiore, il giorno
del tragico bombardamento di una discussa, anacronistica Seconda guerra
mondiale.
Pur con armistizio gi
firmato a Cassibile, la guerra continuava; e il 7
settembre 1943, le truppe tedesche risalivano nel Sud Italia
per vecchie strade, che attraversavano centri abitati, non esistendo ancora
strade a scorrimento veloce; e, dopo il loro passaggio, interrompevano la
viabilit minando ponti e strade per ostacolare linseguimento delle armate
angloamericane. Queste, a loro volta, dal luglio 1943 cominciarono a bombardare
la costa tirrenica tra Villa San Giovanni, Paola, Scalea, Napoli per bloccare
lavanzata delle truppe tedesche verso il Nord.
LItalia era divisa in
due, in una guerra civile di liberazione dal nazifascismo. Mussolini, per
volere, e con protezione, dei Tedeschi, governava il Nord
Italia, nella Repubblica di Sal; il generale Badoglio, con tutela
angloamericana, governava il Regno del Sud con Brindisi capitale, ove risiedeva
il re Vittorio Emanuele III.
Intanto, lesercito
italiano era dissolto; ogni soldato, sbandato, cercava la via del ritorno a
casa. Ma alcuni meridionali di stanza al Nord parteciparono alla guerra di
Liberazione come Partigiani, ritardando il loro rientro al Sud, ove tante
donne, giovani madri, ebbero lonere di sostenere la
famiglia, con ci contribuendo indirettamente allItalia Partigiana.
LItalia del Nord era
massacrata da Centinaia di bombardieri del Bomber Command
e dell8 USAAF che provenivano dal Sud
dellInghilterra *. I Milanesi, in assenza di grotte, si rifugiavano nei
seminterrati, o nelle campagne disabitate; Alda Merini riferisce nella sua
autobiografia di essersi trasferita verso le risaie di Vercelli, perch le
bombe non esplodevano nel cadere in acqua.
Sapri il 15 agosto 1943
fu bombardata dal 320th
bombardment group americano**,
di stanza a El Battan, in
Tunisia; ci furono molti morti, e feriti. Alcuni di questi vennero
medicati allospedale di Maratea che, allepoca, era una infermeria, gestita da
medici locali, da qualche suora e da qualche dama volontaria. Qui morirono i
feriti pi gravi.
Nella mattinata del 7
settembre 1943, verso le ore 7, il 525th fighter Squadron, con base a
Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, scaric bombe a Lauria Superiore, sulla
stazione Calabro-lucana, distruggendone ponti e binari. Tra le ore 9-10, il 321th Squadron,
con base a Soliman,
in Tunisia, bombard ancora Lauria Superiore in Via Carlo Alberto; e Lauria
Inferiore, alla Ravita, alla Pietragrossa,
ed allingresso
deIla grotta del Favaro, ove fu vittima una
giovane mamma, il cui figlio, bambino di cinque anni, Angelo Scaldaferri, si salv, per un amico di famiglia, Cosimo Mercuro, che pochi minuti prima se lera caricato in spalla.
Angelo divenne un bravo giornalista; tra laltro, il 1996, accett con cortesia la direzione responsabile de ilDueMari, il
mensile dinformazione dedicato alla Basilicata, tra il Tirreno di Maratea e lo
Jonio del Metapontino. Il bombardamento di Lauria provoc 37
morti, come da testimonianza del giovane prete don Antonio Spagnuolo, nel suo
libro Lauria.
Gli abitanti delle case della Insalicata in Lauria Inferiore si rifugiarono nella grotta di Toccatocca, posta al culmine
della strada, di cui un giovane imprenditore edile, Carmine Cassino, aveva
incrementato la capacit, allestendovi un soppalco con travi e tavelloni di
legno. Sul soppalco furono collocati materassi con foglie secche di granturco, per
accogliere una famiglia numerosa con 11 figli. Altri Laurioti
si rifugiarono nelle campagne della Seta
e di Seluci.
Al transito dei soldati
tedeschi si temevano loro abusi. Per mettere al sicuro il danaro
contante della cassaforte dellUfficio Postale di Lauria Inferiore, il
direttore e la fiduciaria landarono ad interrare in una campagna verso S.
Antonio, allora non urbanizzata; e lo recuperarono al termine del passaggio dei
Tedeschi. A Lauria Inferiore, allinizio di Via Cairoli, verso la Santa di Piazza del Popolo, era in
attivit lalbergo Caino; di sera vi entrarono ufficiali tedeschi, per
dormire, e cercarono ragazze. Lunica domestica fece in tempo a nascondersi
sul balcone, ove trascorse, sdraiata sul pavimento tutta la notte, e,
fortunatamente, non fu scoperta.
Il 10 settembre i
tedeschi sequestrarono le rivoltelle alla stazione dei carabinieri; saccheggiarono
case e negozi, e ripartirono verso Salerno. Dopo alcuni giorni transitarono per
Lauria truppe inglesi festose, e soldati italiani e tedeschi sbandati.
I bombardamenti aerei,
oltre a morti e rovine, provocarono traumi psichici, in adulti, e in bambini. Uno
di questi, diventato adulto, alla vista, dopo alcuni anni, di aerei militari
giallo-verdastri in un vecchio campo dellaviazione in Inghilterra, presso Ramsgate, ebbe
brividi dellanimo e della mente! Era il ricordo rimosso del bombardamento 1943,
e imprevedibilmente riemerso dallinconscio!
*Dati acquisiti
grazie al Colonnello dellAereonautica Militare Italiana, Michele Grassi, **e a
Gabriele Nicodemo, della Sezione di Lauria dellAssociazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI).
Maratea 17 maggio 2021