Basilicata unica Regione dItalia senza Facolt di Medicina

Chi sostiene Potenza sostiene Matera. E viceversa 

Valerio Mignone*

Si sperato fino ad oggi di poter leggere su La Nuova lintervento di qualche Lucano, e, in particolare, di qualche Potentino, a favore della deliberata Istituzione della Facolt di Medicina e Chirurgia a Potenza; attesa vana! Nemmeno una formale Difesa dufficio! Alcuni, incredibile a dirsi, hanno pubblicamente reiterato la loro vecchia contrariet.

Gi il defunto Leonardo Sacco, direttore del mitico periodico BASILICATA, vera antologia di un sano meridionalismo, ricordava quanto segue, in una lettera del 2 maggio 1989, indirizzata allo scrivente per giustificare la non pubblicazione di un intervento a favore della Facolt di Medicina: trattando una proposta di interesse non comune, pi di quante normalmente interessino lUniversit di Basilicata, ritenni opportuno sottoporre al giudizio di alcuni competenti (molto pi di me), amici docenti di quellateneo. La risposta fu: inopportunit nella fase che sta vivendo la giovane universit di Potenza, con tante difficolt; proposta incongrua, perch rientra fra le prerogative – e contrattazioni – ministeriali; non senza significato che gli ambienti potentini che contano non se ne siano ancora interessati. Erano gli anni in cui, per leccessivo numero di iscrizioni alle Facolt di Medicina, si facevano lezioni non negli anfiteatri anatomici, ma nelle sale cinematografiche.

Il tema tornato dattualit lo scorso anno, quando la Presidenza della Regione e lUniversit di Basilicata hanno annunciato la istituzione, a Potenza, e lattivazione del primo triennio della Facolt di Medicina e Chirurgia per 60 matricole, con linvestimento rispettivo di 18 milioni da parte della Regione, e di 6 milioni da parte dei Ministeri dellUniversit e della Salute. Questa decisione dimostra che la pur giovane universit di Potenza ha superato le tante difficolt; che le prerogative – e contrattazioni – ministeriali hanno considerato congrua la vecchia proposta incongrua. E quanto al disinteresse degli ambienti potentini che contano, oggi essi ritengono superfluo intervenire, essendo la Facolt di Medicina di Potenza in fase avanzata di realizzazione.

In una analisi preliminare a quanto si scrive, apparso che nellItalia del Centro Nord ci sono pi Universit e Facolt di Medicina che nel Sud, e che le Facolt di Medicina nellItalia meridionale continentale sono a Catanzaro, Lecce, Bari, Foggia, Salerno, Napoli, Caserta, mentre la Basilicata, con i suoi 550 mila abitanti, lunica Regione dItalia, a Statuto ordinario, ad esserne priva.

Nel timore, poi, che un basso numero di abitanti non rendesse efficiente ed utile una tale istituzione in Basilicata, si ricostruita, parzialmente, la mappa delle Facolt di Medicina nellItalia centrosettentrionale, calcolando a spanne il rapporto Facolt di Medicina-numero abitanti. Il risultato : Chieti 389.169 abitanti, LAquila 303.219, Pesaro 360.187, Ferrara 342.600, Reggio Emilia 630.851, Varese 882.126, Molise 296.934, Perugia 662.110, Parma 194.417, Como 595.918, Verona 923.000, Udine 533.388, abitanti.

La istituenda Facolt di Medicina a Potenza interessa almeno 400.000 abitanti del Potentino, al netto dei Materani che gravitano su Bari, dei Melfesi che gravitano su Foggia, e di qualche Lagonegrese che potrebbe orientarsi su Salerno. In tale realt, a 400.000 Lucani va riconosciuto il diritto di poter accedere ad una Facolt di Medicina. E, contrariamente a quel che si pu pensare, in tale settore i piccoli numeri possono garantire efficacia, efficienza, appropriatezza di prestazioni.

Tra laltro, in tutte le Regioni del Centro Nord, oltre ad un buon numero di Universit e Facolt di Medicina cՏ un ottimo indice infrastrutturale, e di mobilit, per cui non pochi studenti possono non risiedere nella sede della Facolt. Ci potr avvenire anche nellhinterland di Potenza, ove la nuova Facolt di Medicina contribuir a limitare sia lo spopolamento in atto, sia lesborso di risorse finanziarie verso altre Regioni, ospiti di giovani lucani aspiranti alla professione di medico chirurgo.

E pura utopia la proposta, di alcuni urbanisti, di ripopolare borghi con qualche coppia di vecchietti in case sfitte e abbandonate, offerte in locazione gratuita. Occorrono giovani, e non pochi! 

Il freno allo spopolamento, prioritario in Basilicata, si otterr prevenendo che il giovane vada fuori, per la sua formazione professionale; egli difficilmente rientrer, preferendo le offerte di lavoro che ben presto gli verranno l dove conseguir la laurea.

Si colga, quindi, loccasione della ricostruzione dellItalia dopo la pandemia da Covid-19 per dare una spinta al progresso socioeconomico e culturale alla Basilicata ed ai Lucani, sostenendone la Facolt di Medicina, ai cui allievi non saranno preclusi stage allestero, da Oxford a New York a Copenaghen.

Il Servizio Sanitario Regionale potr investire quota parte del 60% delle risorse per lOspedale Regionale San Carlo, che diventerebbe Azienda Ospedaliero-Universitaria, ed il restante 40% per la Medicina del Territorio.

In Basilicata, per fortuna, non occorre fare alcun Ponte sullo Stretto, impattante nel cielo, come tra Calabria e Sicilia, cui, peraltro, i progressi della Scienza delle Costruzioni offrono lalternativa del ponte adagiato sul fondo sottomarino. I Potentini sono stati molto bravi a collegare i vari rioni della citt con strade rotabili, e ponti alti e arditi, o artistici, come il ponte sul Basento progettato da Sergio Musmeci. Altrettanto dicasi di quel Museo ferroviario a cielo aperto, quale la tratta Sicignano degli Alburni-Potenza, con la galleria di Balvano, tristemente nota per la strage del 3 marzo 1944, e della Potenza-Melfi, lunga serie di ponti poggiata su bassi pilastri. Questi ponti e gallerie sono anelli di una catena umana continua, lungo la quale ci si tiene per mano, che si prolunga nei piccoli borghi dellhinterland di Potenza, ove, con il succitato ripopolamento, potr rivivere una economia rurale di ritorno, grazie alla ricchezza naturalistica, agricola e artigianale, nel contesto della odierna societ digitalizzata e interconnessa.

I Potentini sosterranno la istituzione della Facolt di Medicina, che, di per s, costituisce un ponte tra cultura scientifica, umanistica e tecnologica, e renderanno onori a chi, tra i progetti della ricostruzione dopo il terremoto del 23 novembre 1980, inser la istituzione della Universit di Basilicata. Finalmente, si andr a Potenza, non solo - secondo un vecchio detto popolare - per guai fiscali, giudiziari e di salute, ma anche per formazione culturale e ricerca scientifica in Medicina.

Nel passato, lospedale San Carlo ha avuto eccellenze come la Cardiochirurgia con Ugo Tesler, e, pi recentemente, la Divisione di Reumatologia. Sono vie tracciate, ancora vitali, che renderanno meno disagevole il percorso per il riconoscimento accademico.

Appare chiaro che nel settore universitario ogni spesa investimento proficuo per le future generazioni, e non brigantaggio finanziario sulla sanit, sempre in agguato, che, anche tramite banche di periferia, diffonde un neocapitalismo impegnato ad arricchire pochi e impoverire i pi. Dalla Facolt di Medicina a Potenza potranno trarre vantaggio, diretto o indiretto, anche le piccole e medie imprese lucane, sottraendole al rischio di un sottile strozzinaggio.

Ai Materani negazionisti della Facolt di Medicina e Chirurgia a Potenza si deve ricordare che non passato invano il tempo descritto da Carlo Levi nel Cristo si fermato ad Eboli con i medicaciucci di Aliano, e da Rocco Scotellaro, poeta e scrittore di Tricarico. La maggior parte dei Materani conosce la Storia dellimpegno di Togliatti, De Gasperi, Colombo nel risanare i Sassi; e di Adriano Olivetti, e di Enrico Mattei nel dopoguerra. Sono superate Le basi morali di una societ arretrata, descritte nel 1954-55 da Banfield nel suo studio sociologico a Chiaromonte. Oggi, occorre far tesoro del lascito di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019, oltre che della dichiarazione UNESCO 1993 dei Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dellUmanit.

Potenza e Provincia hanno le carte in regola per la istituzione della Facolt di Medicina e Chirurgia della Basilicata, nelle cui aule si parler di Rocco Mazzarone, impegnato a lottare contro la malaria e la Tubercolosi, e di Dinu Adamesteanu che ha diffuso cultura nel mondo fino agli ultimi giorni della sua vita nellamato Metapontino.

Infine, va ricordato che sono da bonificare la Val Basento, inquinata in buona fede con amianto durante il cosiddetto Miracolo economico, e il deposito delle scorie radioattive della Trisaia di Rotondella, e che occorre vigilare sui danni da estrazione di petrolio in Val dAgri. Su tali interventi saranno utili studi di epidemiologia condotti presso la Facolt di Medina di Basilicata.

In conclusione, la Facolt di Medicina a Potenza comporter cultura, ripopolamento, nuova economia. Chi si opporr a ci, si opporr al progresso socioeconomico locale, allammodernamento del Sud Italia, e alla cultura.

La Basilicata una; Chi sostiene Potenza, sostiene Matera, e viceversa.  

*Gi primario medico e membro di Commissioni Sanit Camera Deputati e Senato

Maratea 9 marzo 2021

 

INDICE