No Vax due monosillabi
contro Scienza e Filosofia
Valerio Mignone*
Purtroppo
continua la pandemia da Covid-19, e con essa continua la infodemia,
brutto neologismo, nato nel 2003, in occasione della epidemia da Sars, quando si diffusero voci allarmistiche sulla gravit
della malattia. La infodemia, che sta per
informazione e popolo, oggi ancora pi invasiva, per la maggiore diffusione,
rispetto al 2003, di Internet, che ci rende dipendenti da smartphone.
Ovviamente, la scienza e la razionalit contrastano la infodemia, per lenorme garbuglio di informazioni,
opinioni, suggerimenti, in gran parte infondati, che rendono difficile
orientarsi su un determinato argomento, e conoscerne le fonti affidabili.
Quanto
al Covid-19, la lentezza nella decrescita della curva epidemica, la letalit ancora
alta, nonostante le vaccinazioni in corso in tutto il mondo, diffondono
perplessit e scetticismo. Ma, soprattutto, preoccupa il dubbio diffuso, ahim,
tra medici, operatori sociosanitari, e corpo docente, che costituiscono una
parte rilevante della societ italiana.
Infatti,
la cronaca riporta la notizia di medici e insegnanti che, in tutta Italia, da
Napoli a Torino, rifiutano di immunizzarsi contro il Covid-19 con vaccino AstraZeneca,
o di completare la immunizzazione con la seconda dose dello stesso vaccino, perch
esso comporterebbe complicanze gravi fino alla morte. Questo comportamento
puro autolesionismo. La casa produttrice ha sdrammatizzato la notizia,
etichettandola come effetto di mentalit irrazionale, antiscientifica e
antiistituzionale, o, addirittura, come disubbidienza civile. In Inghilterra,
su 10 milioni di vaccinati con AstraZeneca i risultati degli esami hanno
dimostrato che la percentuale di complicanze bassissima, pari a 0,002 per
cento. Gli stessi organi competenti che, per prudenza, si erano mobilitati nel
ricercare la causa di tali decessi, ed avevano sospeso luso del vaccino, lo hanno
dissequestrato, consentendone la ripresa della immunizzazione, avendo preso
atto, al termine delle opportune indagini, dellassenza di qualsiasi rapporto causa-effetti tra vaccinazione con AstraZeneca ed alcuni
decessi. Ci nonostante, la stampa, erroneamente, segnala patologie insorgenti
in persone appena vaccinate, come ictus cerebrali, morti improvvise, ed altro, riproponendo
dubbi sulla innocuit del vaccino. E opportuno ricordare che anche il settore
farmaceutico sottoposto al mercato internazionale, alle sue regole concorrenziali,
pi o meno lecite, e trasparenti. E, ad oggi, sono, o saranno, disponibili vari vaccini, tra i
quali il preannunciato vaccino italiano Spallanzani- Reithera.
Come
se ci non bastasse, nel dibattito tecnicoscientifico
in corso sulla vaccinazione si sono inseriti i cosiddetti negazionisti,
meglio noti come No vax, che negano la validit
della immunizzazione con i vari vaccini.
Non
il caso di perdere tempo e spazio nel contestare tale posizione, che una
non tesi, soltanto una opinione, intesa come un frammento di pensiero, non
sufficiente, come tale, a sistematizzare organicamente argomentazioni tra Pratica
medica e Scienza. E inadeguato il balbettio dei due monosillabi No vax per annullare evidenze scientifiche, acquisite con
materiali e metodi in doppio o triplo cieco, a fronte di Placebo, e rigorosamente
controllate dalle societ regolatorie nazionali e
internazionali, AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, FDA, Food
and Drug Administration, ed EMA, European
Medicines Administration.
A
fronte di una efficacia immunizzante tra il 55% ed il 90% circa, sono segnalati
rari casi di fugaci malesseri generali, cefalea, nausea, gonfiore di qualche
ghiandola linfatica, crisi dansia con dispnea sospirosa. Come per tutti i
farmaci, sono possibili rarissimi casi di reazione allergica, fino allo shock
anafilattico; per questo le vaccinazioni si eseguono in Centri appositamente
allestiti, e con Personale addestrato.
Il
progresso della scienza e il superamento dellanalfabetismo hanno facilitato
nel corso degli ultimi cinquantanni la evoluzione dei costumi e il superamento
di credenze popolari come riti magici con fatture e fattucchiere,
malocchio. Non cՏ spazio per pittoreschi ciarlatani, e ciarle sostituite da fugaci
fake news su smartphone.
Si
diffusa una nuova cultura, che consolida un connubio tra Filosofia e Scienza.
Socrate, Platone, Aristotele, Pitagora sullo Jonio del Metapontino, Parmenide
sul Tirreno di Novi Velia, Galilei, Newton, Cartesio, Bacone, Kant, Hegel, Einstein, Benedetto Croce, ed
altri, hanno sostenuto, nelle rispettive epoche, che la Filosofia Scienza. E
nella consapevolezza di tale connubio, tanti anni addietro, allapertura del
Congresso Nazionale di Medicina Interna, al Palazzo dei Congressi a Roma, il
filosofo Emanuele Severino, scomparso nel 2020, fu invitato a tenere la Lectio magistralis.
Quello stesso Emanuele Severino che, da Accademico, diventava filosofo di
strada, per spiegare, ai pi, la filosofia, come accadde nella rivettiana Piazza del Ges, a Maratea, in una estate
lontana.
Oggi,
i precetti eticofilosofici e scientifici invitano a
seguire la via della vaccinazione contro il Covid-19, senza ansie, e paura! E
un atto di fede, pur nella consapevolezza che le industrie farmaceutiche non
sono n martiri n santi, e che hanno come fine il lucro!
Vaccinarsi
comporta consapevolezza di aver fatto il proprio dovere verso la societ, pur
non essendo obbligatorio vaccinarsi. Con il vaccino, infatti, unitamente al
distanziamento, si interrompe la via del contagio, si difende la propria salute
oltre che quella pubblica, garantite, peraltro, dalla Costituzione. E si
contribuisce a ricostruire la economia, il cui naufragio ha prodotto povert
inimmaginabile.
Chi
scrive, vecchio medico, impegnato, in passato, a sperimentare qualche farmaco in
pazienti volontari, opportunamente informati, si render disponibile a
immunizzarsi con qualsiasi vaccino gli verr proposto, compreso lAstraZeneca, ben
lieto di far parte del protocollo della casistica dellet avanzata.
*Gi
primario medico
Maratea
26 marzo 2021