Vaccini tra Scienza e Negazionismo

Valerio Mignone*

La pandemia da Covid-19 stata, ed occasione di riflessioni e di indagini in pi campi, con metodi avanzati rispetto al passato, fatta salva laffermazione di Ippocrate, secondo cui: La scienza ben diversa dallopinione, produce il sapere mentre laltra lignoranza. Nella sua pratica professionale, Ippocrate dava validit ai segni obiettivi, sui quali svolgeva atti medici, rapportati al suo tempo, tramandati come dati di scienza, e sapere. Lopinione era, al contrario, credenza popolare, legata a interpretazioni soggettive di magie, riti. Perci, per Ippocrate, lopinione produceva ignoranza.

Oggi, non la scienza, ma una opinione, alla base del negazionismo in materia di Covid-19. Persino alcuni medici sono negazionisti sulla patogenicit del Covid-19, e sulla inefficacia, o pericolosit dei vaccini; tanto che gli relativi Ordini professionali stanno valutando la opportunit di provvedimenti disciplinari, senza confliggere con gli articoli della Costituzione della Repubblica Italiana. 

Questi negazionisti diffondono le loro dicerie in pensieri monchi, senza dati scientifici, e fanno danni da untori.

Cosa il vaccino? Letimo vaccino ricorda la prima immunizzazione contro il vaiolo con il pus delle mammelle delle vacche infettate dal virus vaioloso.

Fu un medico di campagna, linglese Edward Jenner, che nel 1796 inocul in un ragazzo di otto anni, Giacomo Phipps, secrezione di una pustola vaccinica sviluppatasi sulla mano della mungitrice Sara Nelmes. La successiva inoculazione nello stesso ragazzo di secrezione del vaiuolo umano dopo 45 giorni, non fu seguita da contagio. Fu il primo caso di vaccinazione braccio a braccio in Europa. Ed ebbe inizio lera della vaccinazione antivaiolosa.

Questa primogenitura inglese della vaccinazione braccio a braccio stata preceduta da simile condotta diffusa in Turchia e nellImpero Ottomano. Ne fa menzione la scrittrice inglese Mary Wortley, nata il 1689, e deceduta il 1762. A 26 anni, nel 1715, si ammal di vaiolo. La sua decantata bellezza fu deturpata da vistose cicatrici al volto, ma sopravvisse, mentre un suo fratello mor di vaiolo. Nel 1716, avendo sposato lambasciatore Montagu, visse in Turchia, ove osserv che veniva praticata la cosiddetta variolizzazione. Si trasferiva sulla pelle appena scarificata dellarto di una persona sana qualche goccia di pus vaioloso, prelevata in ammalati di vaiolo. Il soggetto cos vaccinato, dopo qualche giorno, accusava malessere, febbricola, sviluppava una pustola seguita da cicatrizzazione crostosa, e non moriva. Questa variolizzazione lady Wortley Montagu esegu con successo sul figlio, allinsaputa del marito ambasciatore, negazionista ante litteram di tale pratica. 

In Italia, Luigi Sacco, medico ed igienista, nato a Varese nel 1769, e morto a Milano nel 1836, diffuse, nonostante qualche pubblica contestazione negazionista, la vaccinazione jenneriana nel Lombardo Veneto. Scrisse, nel 1800: Osservazioni pratiche sulluso del vaiuolo vaccino come preservazione del vaiuolo umano.

E tuttavia, la vaccinazione braccio a braccio, o retrovaccinazione, con luso di secrezione pustolosa umana, fu abbandonata per prevenire la diffusione di altre malattie infettive, e si fece ricorso alla inoculazione di materiale di pustole vaiolose bovine non ancora mature. A tal fine, il vaccino veniva prodotto in allevamenti di mucche, appositamente allestiti.

A Napoli, fu Gennaro Galbiati, primario ginecologo dellOspedale degli Incurabili, ad introdurre nel 1803 la retrovaccinazione. Allest un allevamento di mucche, ad esse trasferiva il vaiolo bovino dei soggetti umani; con il materiale delle pustole di queste mucche si otteneva una efficace immunizzazione delluomo. Gli allievi del Galbiati, Giuseppe Negri nel 1840, e Ferdinando Palasciano nel 1863, continuarono tale metodo.

Era questa la modalit di vaccinazione preferita dalla Casa Reale dei Borboni e dai nobili; mentre - sempre a Napoli - presso il Brefotrofio della Real Casa dellAnnunziata, chiuso proprio negli ultimi giorni del 2020, si continuava la vaccinazione braccio a braccio. Si prelevava la secrezione vaiolosa dalle pustole dei trovatelli, vaccinati al loro ingresso in Istituto, e si impiegava per vaccinare altre persone. Altrettanto avveniva con i neonati esposti sulla Ruota del Brefotrofio, che, diventati bambini, venivano vaccinati; e diventavano inconsapevoli donatori di vaiolo umanizzato per vaccinare altre persone, seppure con la procedura, ormai superata, braccio a braccio. Quanto descritto era pragmatismo, basato su dati obiettivi!

Tra la gente permaneva diffidenza su efficacia e innocuit della vaccinazione, che, per questo, non si diffondeva. Nel 1800, erano ancora frequenti le epidemie di vaiolo in Italia, e fuori. In Basilicata una epidemia di vaiolo si manifest in 118 cittadini di Latronico, per 4 mesi, nel 1859, ultimo anno di Regno dei Borboni. Ci fu un picco di morti! In alcuni giorni furono celebrati persino tre funerali!

Al pragmatismo sulle vaccinazioni si associava una riflessione scientifica, che favor lo sviluppo della industria farmaceutica, tra cui lIstituto Sieroterapico Milanese, fondato nel 1894 dallimmunologo Serafino Belfanti. Primo in Italia, e, tra i primi in Europa, produceva, tra laltro, vaccino antidifterico, e derivati per uso trasfusionale. Sviluppatosi in una vasta area tra i Navigli con laboratori, sale e stalle, stato riferimento per Istituti che studiavano immunologia innovativa. Sosteneva studi sul sistema immunocompetente, timo, milza, midollo osseo, linfoghiandole e vasi capillari, linfatici e sanguigni. Purtroppo, nel 1991, gi sofferente per mancanza di finanziamenti Statali, dichiar fallimento, e fu preda di urbanisti e palazzinari.

Protagonisti i linfociti, accorrevano come attente guardie giurate, l dove percepivano qualcosa di estraneo al corpo, qualche antigene, e cominciavano a fabbricare anticorpi, o a circoscrivere corpi estranei. La stessa chirurgia dei trapianti di rene e di cuore acceler la ricerca sul sistema immunocompetente, e farmaci antirigetto. Grazie a ci, oggi i vaccini nulla hanno di bovino; hanno ben altra tecnica di fabbricazione, e composizione, come il materiale genetico RNA.   

La Farmacologia contemporanea ha reso disponibili moderni vaccini, che possono neutralizzare gli agenti infettivi, e ottenerne anche la estinzione. Per la prima volta nella Storia farmaceutica sono stati fabbricati vari vaccini contro il virus Covid-19 in meno di 12 mesi, in milioni di dosi per luso in milioni di persone per la immunizzazione di gregge, che si raggiunge quando buona parte della popolazione immunizzata.

E di queste ore la notizia del vaccino, tutto italiano, progettato e prodotto con la collaborazione tra lOspedale Spallanzani di Roma, lUniversit di Verona, e lindustria farmaceutica Reithera. Sperimentato su volontari, ha superato le fasi preliminari, di grande efficacia, e sar disponibile entro lanno. Onori ai volontari che, cavie umane, si rendono disponibili a sperimentazioni sul proprio corpo per il bene della umanit, contribuendo a indicare ai negazionisti le vie della scienza, non solo opinioni! 

*Gi ricercatore medico nel Padiglione Luigi Sacco del Policlinico di Milano

Maratea 9 gennaio 2021

 

 

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