Inesattezze nel Saggio Le basi morali di una societ arretrata

Valerio Mignone*

Pubblicato su La Nuova Domenica 16 gennaio 2022

La lettura de Le basi morali di una societ arretrata di Edward C. Banfield, a cura di D. De Masi, Edizione il Mulino, 1976, potrebbe essere utile alle nuove generazioni per renderle consapevoli che nella saggistica sociologica di successo pu essere pubblicata anche qualche inesattezza nellambito di una complessa dialettica.

Tale Saggio, infatti, genera riflessioni dissenzienti, nel metod3o e nel merito, seppur rispettose, verso il suo autore Banfield, purtroppo defunto; o condivisibili con quelle del prof. Domenico Masi, docente emerito di sociologia in Universit italiane, curatore delledizione, e dei proff. Gilberto A. Marselli, Alessandro Pizzorno e di altri, che, a loro volta, hanno svolto una saggia lettura critica di quel testo.

Banfield, tra il 1954 e il 1955, dimor, per nove mesi, con moglie, e due figli di otto e dieci anni, a Chiaromonte, localit denominata, nel suo libro, Montegrano. La moglie, originaria di un paese della contigua provincia salernitana, fu interprete della lingua italiana nei vari incontri locali. Lo scopo di quel soggiorno era conoscere ambiente e condizioni di vita della popolazione residente, e ne deriv un resoconto, con interpretazioni socioantropologiche, integrate da citazioni del Cristo si fermato ad Eboli, quasi a voler considerare, inopportunamente, come attuali, comportamenti largamente superati: infatti, eran trascorsi ventanni da ci che Carlo Levi aveva scritto, durante il suo confino nel Materano, nel periodo fascista!

Secondo Banfield i contadini di Montegrano, e forse di tutto il Mezzogiorno, tenderebbero a massimizzare i vantaggi materiali e immediati del nucleo familiare ed a supporre che tutti gli altri si comportino allo stesso modo. Alla origine di tale comportamento sarebbe stato il loro ethos, la loro regola di vita egoistica circoscritta alla propria famiglia, indifferente al civismo, alle esigenze e alle sensibilit condivise da parte di tutta la comunit. Da tale comportamento deriverebbe la definizione di familismo amorale, inteso come interesse proprio di ogni singolo nucleo familiare. Ma Banfield, a parere dellantropologo Gilberto A. Marselli, non avrebbe acquisito una sufficiente conoscenza della nostra realt contadina e, forse, anche dellintera societ italiana.

Proprio Banfield scrive dei contadini che strappavano alla terra franosa e sterile quel po' di grano per pane, pasta, ed ortaggi, invocando anche il buon Dio a preservare la semina e le vegetazioni da tempeste dacqua e vento. Era da apprezzare, e non da deplorare, come fece Banfield, questa laboriosit, seppure scarsamente redditizia. E cerano anche contadini saggi che, consapevoli dei loro diritti, accettavano in mezzadria parti di latifondi, i cui proprietari oziavano in citt come Napoli.

Allepoca esistevano poche strade rotabili, e rare erano le automobili, in propriet o a noleggio. Muli, destinati a trainare carri e carrozze, lungo percorsi campestri, ed asini erano mezzi di trasporto di merci, e bambini, nei cofani, e di una persona adulta sulla sella.

Era ancora da apprezzare, non da deplorare, la frequenza della scuola, seppure ospitata in ambienti privi di servizi igienici adeguati, come in tutte le piccole comunit rurali dItalia.

Banfield accenna a epidemie di poliomielite, morbillo, varicella, tifo, che costringevano a lunghe assenze dalla scuola per prevenire temibili complicanze; si era ancora allinizio dellera degli antibiotici, che avrebbero modificato la epidemiologia delle malattie infettive a livello globale.

Contrariamente a quel che scrive Banfield, la Basilicata stata sempre terra natia di uomini di cultura. Per limitarci ai dintorni di Chiaromonte, si pu ricordare che Ferdinando Petruccelli della Gattina, autore de I Moribondi di Palazzo Carignano, era di Moliterno, o Giuseppe Natale, giornalista, compagno di Matilde Serao, fondatrice de Il Mattino di Napoli, era nato a San Chirico Raparo.

Banfield scrive che a Montegrano cera un confronto politico, seppure privo di argomentazioni culturali, e con tendenze trasformistiche, tra sostenitori della Democrazia Cristiana, allora egemone, e sostenitori del Partito Socialista, dei Monarchici, e del Partito Comunista. Stupisce, perci, la sua chiusa contraddittoria del capitolo primo: qual la ragione dellincapacit politica del paese? E stupisce ancora di pi ci che ribadisce nel capitolo secondo: In una societ cosi povera non cՏ tempo per la vita politica.

Nella realt, il modello di vita di Montegrano Chiaromonte era sovrapponibile a quello di qualsiasi piccolo Comune dItalia, dalla Sicilia alle valli prealpine, e al di l delle Alpi, fino allOlanda e paesi di cultura francoanglosassone, pur con le diversit ben note.

Banfield avrebbe evitato tanti errori se avesse consultato Adriano Olivetti, ancora in vita nel 1955! Nel 1948, Palmiro Togliatti, in visita a Matera, la defin Vergogna dellItalia; e, nel 1950, Alcide De Gasperi adott i primi provvedimenti per risanare i Sassi. Su questa scia agirono Adriano Olivetti, presidente dell'Istituto nazionale Urbanistica, e Friederich Friedmann, sociologo tedesco docente presso l'Universit statunitense di Arkansas, amico dello stesso Olivetti. I Sassi erano densamente abitati con 15.990 persone su 30.136 di tutta Matera; queste persone abitavano in 3.208 grotte di tufo, con nuclei familiari, in media, di 4-5 persone, in pessime condizioni digiene, e con gravi rischi per la salute; in quelle grotte erano presenti anche stalle per animali domestici. A Matera s, cera arretratezza di vita ben documentata!

Banfield estese ai meridionali dellItalia i convincimenti diffusi di certa borghesia americana sullarretratezza dei cittadini di colore in America! Egli soggiorn in Basilicata durante la cosiddetta Guerra fredda tra Stati Uniti dAmerica e Unione Sovietica, che, a livello internazionale, aveva generato uno spirito di contrapposizione. Non fuori luogo domandarsi se alla base della missione di Banfield a Chiaromonte non ci sia stata qualche ragion di Stato per agire sullopinione pubblica americana. Il meridionalista Isaia Sales, su Il Mattino del 17 gennaio 2015, ha scritto di una dichiarazione di Franco Ferrarotti secondo cui Banfield aveva gi la teoria de Le basi morali di una societ arretrata, e cercava il nome di un piccolo paese per cucirgliela addosso!

Ed ancora, vendetta della Storia contro Banfield! I Kennedy, i Bush, i Clinton, con membri della stessa famiglia che si sono succeduti alla presidenza degli Stati Uniti dAmerica, sono stati familisti amorali?

 

 

 

Maratea 16 gennaio 2022

Valerio Mignone

*Gi primario medico e parlamentare

 

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