ELEZIONI POLITICHE DEL SETTEMBRE 2022 IN BASILICATA
Valerio Mignone*
Si conclusa la
elezione dei nuovi deputati, e dei senatori, secondo una legge elettorale di
difficile comprensione da parte degli elettori, e di difficoltosa spiegazione
da parte degli stessi candidati, alcuni dei quali sono apparsi, palesemente,
impacciati sul tema. Tutto ci la conseguenza della frammentazione dei
partiti, le cui correnti si sono organizzate in partitini.
Anche in passato cerano correnti nella
Democrazia Cristiana (D.C), nel Partito Comunista
Italiano (P.C.I), nel Partito Socialista Italiano (P.S.I), nel Movimento
Sociale Italiano (M.S.I), ma i rispettivi Capi ebbero la intelligenza di
dialogare, confrontarsi, reciprocamente migliorarsi, di non separarsi in partitini.
Oggi, la frammentazione in collegi uninominali,
plurinominali, proporzionali, ha determinato la elezione
in Parlamento di candidati con pochi, pochissimi voti personali, ai quali si sono
sommati i voti, altrettanto pochi, degli altri candidati della medesima lista
in Regioni diverse.
Alcuni predestinati al seggio sicuro in
Basilicata sono stati non Lucani, provocando uno scarso coinvolgimento degli
elettori locali, dei quali, taluni, loro malgrado, hanno
votato a favore, altri, o si sono astenuti, o, cinicamente, hanno
dirottato il voto verso liste improvvisate.
Daltronde, nella compilazione delle liste, si
riproposta la vecchia strategia dei partiti di
candidare alcuni esponenti in collegi sicuri, come avvenne per Tommaso Morlino, fine giurista di Avigliano, che, eletto fuori
Regione nella lista della Democrazia Cristiana (DC), fu ministro e presidente
del Senato. Nello stesso tempo, in Basilicata, Emilio Colombo, doroteo, ed Angelo Sanza, con la sua corrente di Base, si
contendevano con lealt, senza strappi e scissioni, il primato nella gestione
delle candidature.
Tra laltro, con la riforma del taglio dei
parlamentari, oggi, alla Basilicata sono stati assegnati soltanto sette seggi,
sei in meno rispetto al 2018: tre al Senato, quattro alla Camera. Il Centro destra ha eletto quattro Parlamentari, i Cinque
stelle due, il Partito Democratico uno.
Occorre avere lumilt e la modestia di non
considerarsi insostituibili! Nel giugno 1976 Domenico Paciello, cardiologo
libero professionista di Potenza, amato dal Popolo, fu candidato, e,
contrariamente alle sue previsioni, eletto al Senato nella lista del PCI. Si
dimise da senatore per esercitare la sua professione! Gli
subentr al seggio Lionello Franco Romania.
Nella strategia dei partiti costante il
rinnovamento, che diventa una necessit, ed da considerare n un oltraggio,
n un sopruso per chi sostituito. Tanti leaders di
partiti, che sono entrati nella Storia, non hanno insistito per ricandidature,
nella consapevolezza che per tutti cՏ il tramonto! Oggi, il citato Angelo
Sanza, dopo una vita vissuta onorevolmente alla Camera dei Deputati, vive, pur
con un corposo bagaglio di cultura politica, al di fuori della politica
attiva!
Non si pu non rilevare che negli ultimi anni,
in Basilicata, la Sanit e lAmbiente sono stati
amministrati, e gestiti, da un direttore generale, e da unassessora regionale
non lucani. La loro nomina non solo non ha comportato
un miglioramento della sanit pubblica, ma ha umiliato anche la Basilicata, ove
sono molte le persone competenti per poter svolgere tali funzioni direttive.
Questa distorta gestione assessorile della
Sanit con modalit
clientelare, e con finalit elettoralistiche, ha contribuito alla disfatta
della Sinistra in Basilicata, cui si aggiunta una lista raffazzonata con autocandidature,
anche per esclusi dai partiti. Per fortuna, i beneficiati di ex assessori
regionali, pur numerosi, non sono stati sufficienti a eleggere il loro tutore,
autocandidato in Basilicata, ove la presenza di truppe cammellate non costituiscono maggioranza! E di ci ogni Lucano dovrebbe
essere orgoglioso, anzich no!
E stata una
sfida al buon senso, per non dire altro! Ed stato inutile anche lintervento,
a gamba tesa, di quel colto e rispettabile Presidente di Regione, che - pur
lucano di nascita, amante del soliloquio, spesso sarcastico, e sfociante in
sproloqui narcisistici - ha pensato, forse, che la Basilicata, per contiguit
territoriale, sia un suo feudo, con basi amorali di una societ familistica
arretrata.
Ma consoliamoci! Fortunatamente, lontano da miserevoli, e
perdenti, beghe locali, stato eletto deputato nel Collegio dellAmerica del
Nord, per il Partito Democratico, Christian Di Sanzo,
brillante, e giovane ingegnere energetico, di padre lucano.