1Buona Sanit, e Mala Politica,
nella Basilicata del 2022
11 ottobre 2022 Valerio
Mignone, gi Primario medico e parlamentare
Gli antichi Ospedali erano luoghi di accoglienza,
e di ospitalit per viandanti e pellegrini diretti a Roma, capitale della Santa
Romana Chiesa; basta il nome per rievocarne le funzioni: Pellegrini, e
Incurabili a Napoli!
Successivamente, sorsero Orfanotrofi per orfani e trovatelli, Lazzaretti per lebbrosi e appestati, Sanatori o Tubercolosari,
per ammalati di tubercolosi polmonari o tisi. Ed era anche epoca di
Benefattori, che lasciavano propri beni in eredit ad ospedali, e a Case di
Riposo.
Oggi, il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza (PNRR) ha attribuito denominazioni diverse ad alcune di queste
strutture: Case della comunit e presa
in carico della persona, Ospedali
della Comunit. E cambiato il nome, non sono cambiate
le funzioni sociosanitarie di queste Istituzioni.
Purtroppo, la mala politica ha messo le mani
sulla gestione della Sanit in Basilicata, e si sarebbero consumati reati di
corruzione, concussione, ed altro, come, purtroppo, si legge sulla stampa
quotidiana.
Nonostante ci, intatti son rimasti i meriti del
Personale Sanitario, che ha svolto le sue funzioni con orari massacranti,
abnegazione, e professionalit. E, parimenti, si deve aver fiducia nella
magistratura per il suo impegno a contrastare le possibili illegalit nella
gestione della Sanit pubblica.
Gli archivi dei giornali locali sono fonti
documentali per la ricostruzione della Storia della Sanit nel Lagonegrese. Il
Corriere della Sera del 24 settembre 1978 pubblicava un articolo del
sottoscritto, dal titolo Perch a
Maratea lospedale interzonale; in questo articolo si sosteneva che
Maratea, con il suo ospedale, sarebbe stata una localit di aggregazione tra
basso Cilento ed alta Calabria. Il 13 agosto 1992, la Gazzetta del Mezzogiorno
pubblicava Un ospedale unico contro ogni
<<campanile>> nel Lagonegrese. Allora nacque il neologismo Ospedale unico, e con ci si auspicava
la costruzione di un nuovo ospedale, e la riorganizzazione dei presidi
ospedalieri della zona.
La Gazzetta del Mezzogiorno del 13 aprile del
1999 pubblicava le dichiarazioni di Rosy Bindi, ministro della Sanit: Lospedale (di Maratea) sar soppresso, ospiter Centro INAIL. Ancora
la Gazzetta del Mezzogiorno del 15 gennaio 2002 pubblicava: Ospedale unico: i DS favorevoli; e la
Gazzetta del Mezzogiorno del 15 gennaio 2002: sul sito ecco il parere del PPI: Vito De Filippo assessore Sanit:
Piano Lippi. La Nuova del 14 maggio
2008: Lagonegro, nuovo ospedale s al
contratto per i lavori; la Nuova del 9 gennaio 2009: Ospedale, ritardi e sospetti; la Nuova del 27 giugno 2012: Un ospedale extraregionale. Infine, il
6 luglio 2012 la Nuova pubblicava Ospedale
unico di Lagonegro, approvato il progetto definitivo. Pronte le procedure di
esproprio, e cominciava una ridda di interventi contro la migrazione
sanitaria, che impoveriva prevalentemente proprio Potenza, e la sua provincia,
densa di ospedali. Infine, la Nuova, del 16 gennaio 2014, riferiva che la Sanit
lucana era indebitata, e acquistava Ventuno
ecotomografi mai utilizzati; e ci fu una serie di interventi
contraddittori di esponenti politici su disponibilit finanziarie.
Intanto stata istituita la Facolt di Medicina
e Chirurgia presso lOspedale San Carlo di Potenza. I Lucani potranno
laurearsi in Medicina nella loro Regione, contrastandone lo spopolamento. La digitalizzazione
della didattica, in tutti i settori, rende superfluo il trasferimento in
America, o in Inghilterra, per acquisire un fantomatico prestigio della british school di
Medicina.
In conclusione, dopo la necessaria pulizia
giudiziaria, necessario costruire un nuovo Ospedale Unico, auspicato nel
lontano dicembre 1978, come strumento urbanistico di aggregazione delle
popolazioni del Lagonegrese, e come struttura di soddisfacimento delle loro
esigenze sociosanitarie.