Vincenzo Fucci Funzionario
disponibile e Scrittore saggista
Valerio Mignone*
La commemorazione di Vincenzo Fucci, gi
Funzionario della Pubblica Amministrazione, avvenuta qualche giorno addietro
presso lHotel San Nicola di Lagonegro, alla presenza di parenti, amici, conoscenti
di vari orientamenti politici, stata emozionante e coinvolgente, pur a dieci
anni dalla sua scomparsa, per la bravura di relatori e testimoni, ma,
soprattutto, per la personalit del Fucci, che riemersa nei ricordi di chi Lo
ha conosciuto.
Gli intermezzi musicali, al contrabasso, di
Felice Del Gaudio, bravissimo maestro, e compositore, predisponevano lo spirito
allascolto degli attori Giuseppe Ranoia ed Erminio Truncellito, che, a loro
volta, hanno dato voce emozionante ad alcuni scritti significativi del
direttore Fucci.
Nato
a Lagonegro, ove il padre era Segretario capo al Comune, Vincenzo Fucci vi trascorse
gli anni infantili, fino allet di 22 mesi, quando si trasfer a San Giorgio
Lucano, nellarea interna del Senisese, luogo di origine della madre. Ritorn a
Lagonegro per lavori amministrativi in Istituzioni civili, svolgendovi funzioni
direttive, e favorendone visibilit per lefficienza, ed il prestigio ad esse
connaturato. In proposito, stata toccante la testimonianza, in video, di Suor
Caterina Saccomanni, impegnata in opere di beneficenza, e madre superiora
presso lOspedale di Lagonegro dal 1965 al 1974.
Per definizione, Funzionario il burocrate
che svolge un servizio direttivo nellAmministrazione in cui Egli lavora; e, di
solito, appare freddo, distaccato, neutrale nei rapporti con il Pubblico. Ma,
nel caso di Vincenzo Fucci, Egli stato un Burocrate disponibile, nel senso
che si immedesimava nelle istanze del Cittadino al suo cospetto, spesso
disorientato, e gli offriva una completa, cortese collaborazione.
Dirigente dellUnit Sanitaria Locale del
Lagonegrese (USL), Egli era attento agli Atti dUfficio, con la sensibilit del
politico Cristiano praticante, ma era anche pronto a condividere le tesi dei
Componenti laici del Comitato di Gestione e dellUfficio di Direzione, che ne
rimanevano ammirati.
Allepoca erano in attivit gli ospedali di
Lagonegro, di Maratea e Chiaromonte, e non mancava una malcelata concorrenza
tra essi, aggravata dalla nascita di una Casa di Cura privata a Lauria. In tale
contesto, Fucci, con la sua saggezza, mostrava equanimit, e ne trasmetteva lo
spirito.
Dotato di una naturale capacit comunicativa,
ben presto ha cominciato a scrivere, e ha colto ogni occasione per diffondere
notizie, sensazioni, testimonianze su eventi di interesse pubblico, e
trasmetteva ai Cittadini informazioni utili alla loro evoluzione. In tale veste
collabor a Quotidiani e Periodici nazionali e locali, e a Reti radiofoniche e
Televisive colmando i vuoti comunicativi del Lagonegrese. E in tanti scritti,
Fucci ha profuso Pathos poetico, che coinvolgeva lo stesso lettore!
Iscritto allOrdine dei Giornalisti come
pubblicista e allAssostampa di Basilicata, per la sua connaturata eticit fu
nominato Componente del Collegio dei Probiviri della Federazione Nazionale
della Stampa Italiana.
Con i suoi scritti ha incuriosito i lettori,
richiamati dalle Locandine esposte allingresso di edicole e librerie, con
ci favorendo la diffusione della Stampa locale. Le sue cronache di ieri, ben
documentate con dati e riferimenti precisi, oggi, son diventate Storia del
nostro Territorio.
E stato bravo il figlio Franco, che, nel concludere
la rievocazione della complessa personalit paterna, ne ha ricordato linvito
pressante a leggere, leggere, leggere la Carta stampata, come libri, giornali,
che sono sempre a portata di mano su scaffali e librerie; senza nulla togliere
a Televisioni, e al Web, che allora nasceva, cui lo stesso Fucci ha rilasciato
interviste ed opinioni. Memorabile la sua intervista a Mario Trufelli, della
RAI, sul mistero de La Gioconda di Leonardo da Vinci a Lagonegro.
In ogni resoconto giornalistico, Vincenzo Fucci
riuscito a coinvolgere i lettori facendo sintesi tra narrativa, letteratura,
poesia, e cronaca.
Nel suo saggio monografico La Stampa periodica del Lagonegrese, pubblicato nel 1999 presso
lEditore Parallelo 38, di Reggio Calabria, Vincenzo Fucci riporta una analisi
dettagliata del giornalismo locale, dai primordi ai giorni suoi, e cita il Marsicano di Leonardo Vita a
Lagonegro, Il Sirino di Salvatore
Lovoi, A chiazz a granne del
compianto Pasquale Cavaliere di Rivello, La
Piazza, edita a Roccanova, con Andrea Lauria.
Oggi, la Carta stampata, insidiata anche dal
Web, ha costi difficilmente sostenibili, e merita incoraggiamenti il nostro
Mario Lamboglia, fondatore e direttore de LEco di Basilicata, cui collabora
anche Ginetta Scaldaferri, vedova di Angelo Scaldaferri, che, da iscritto
allOrdine dei Giornalisti, fu, cortesemente, disponibile ad assumere la
direzione responsabile del periodico ilDueMari, oggi chiuso.
Per quanto detto, nellAlbo dOnore del
Lagonegrese, Vincenzo Fucci ha una sua collocazione ben meritata, come
operatore della Pubblica Amministrazione, saggista e scrittore. La sua cultura
ha suscitato empatia nei lettori, ed ha contribuito alla evoluzione civile nel
Sud della Basilicata.