Innalzare la soglia teorica
della vecchiaia da 65 a 75 anni
Valerio Mignone*
La Societ Italiana di Gerontologia e Geriatria
propone di innalzare la soglia teorica della vecchiaia dagli attuali 65 anni a
75 anni, et in cui si possono manifestare, pi probabilmente, i primi segnali
di decadimento psicofisico.
Comunemente, la vita delluomo suddivisa, con approssimazione,
in Infanzia, dalla nascita a 10-12 anni, in Adolescenza, dai 12 ai 16 anni, in
Giovinezza, dai 16 ai 20 anni, Giovent dai 17 ai 40 anni, Et adulta, dai 40
ai 65 anni, con cessazione dellet lavorativa dipendente, e in Vecchiaia dai
75 anni in poi. In questultima fase della vita, nella vecchiaia, si riscontrano
amnesie, non ricordo di nomi di persone e cose.
A ci si pu associare una infiammazione, transitoria,
o prolungata, tipica della vecchiaia, dellapparato articolare, e del sistema
nervoso periferico, e muscolare, che ne limita la funzione, per il dolore, pi
o meno lieve, che vi si sviluppa durante il funzionamento.
Analogamente, con il passare degli anni, viene
ridimensionata la funzionalit di tutti gli apparati. Anche sulla pelle
appaiono rughe, per la perdita di fibre elastiche, oltre a verruche, e nei.
Con il passar del tempo, pur senza malattie,
ingravescente linvecchiamento, che si conclude con larresto cardiaco;
infatti, anche le cellule muscolari del cuore, o cellule miocardiche, perdono
progressivamente forza e vitalit, fino alla cessazione delle contrazioni.
Comunque, ai giorni nostri, let media della
vita delle persone aumentata, superando anche gli ottantanni, per il
miglioramento delle condizioni socioeconomiche!
La Classificazione Internazionale delle Cause di
morte, puntualmente aggiornata dalla Organizzazione Mondiale della Sanit,
elenca moltissime malattie, e incidenti traumatici, identificabili con relativi
Codici, ma ignora la Vecchiaia, pur essendo essa di per s una malattia! E il
medico, chiamato a stilare il Certificato di morte, scrive, di solito, Arresto
cardiaco, e, con ci, amplifica, impropriamente, la statistica nosografica
delle Malattie cardiovascolari.
In realt, numerose sono le cause di morte, il
cui fenomeno fisiologico finale sempre larresto del cuore, che cessa di agire
da pompa del sangue nelle arterie, nei capillari e nelle vene dei vari organi
ed apparati del corpo umano, le cui cellule hanno una vitalit codificata nel
DNA.
Alimentazione senza eccessi, astinenza dal fumo,
esercizio fisico come deambulazione e nuoto, assunzione di farmaci, su
prescrizione del medico, per curare la ipertensione arteriosa, il diabete
mellito, lipercolesterolemia e la dislipidemia, prolungano la vita di ognuno,
e la vita media delle persone. Esempi illustri di ultraottantenni in buona salute
sono Capi di Stato che viaggiano per tutto il mondo, mostrando piena vitalit.
Al prolungamento della vita media delluomo
contribuisce certamente la Medicina moderna, che una ibridazione, per
convergenza, tra Biologia, Fisica e Informatica.
La medicina genomica permette il prelievo e
trapianto di cellule staminali; la Fisica facilita linserimento di protesi,
microchip, pacemaker, stent vascolari,
arti bionici, ed il controllo, anche a distanza, con algoritmi e Informatica. Con
tutto ci nata una nuova Bioetica.
Pur con un miglioramento della salute fisica, il
malato drammaticamente solo con i suoi pensieri, le sue preoccupazioni! Per
far fronte a ci occorre maggiore solidariet umana, empatia tra pazienti,
familiari, amici, e personale sanitario, immedesimandosi nei pensieri, senza
violarne la intima spiritualit, nelle paure, nelle ansie, nei timori degli
stessi pazienti.
In conclusione, un dovere verso se stessi, e
verso la Societ, mantenersi in buona salute, osservando buone regole di vita,
per non gravare sulla Societ, e su familiari, con oneri finanziari, tenendo
lontana, quanto pi possibile, la fine della vita.
Le Associazioni di cultura popolare, come le
Universit della terza Et, sostengono le succitate proposte della Societ
Italiana di Gerontologia e Geriatria di innalzare la soglia teorica della
vecchiaia dagli attuali 65 anni a 75 anni, e svolgono una proficua funzione sociale
nel mantenere linteresse dei suoi consoci ultrasettantenni a incontrarsi,
discutere, acquisire conoscenze di persone e cose.