Alda Merini tra poesia
elettroshock, e Psichiatria moderna
Valerio Mignone
Da studente lucano, domiciliato a Milano nel
1963, e poi, medico ivi residente, ero curioso, e leggevo con attenzione La Notte di Nino Nutrizio.
Successivamente, ho iniziato a leggere il Corriere della Sera, ma di Alda Merini
nulla ricordo di aver letto. Di Lei si scriveva poco, persino sui grandi
quotidiani di Milano!
Io ho scoperto Alda Merini, soltanto molti anni
dopo il 1974, al mio rientro in Basilicata, quando si cominci a scrivere della
sua poesia sulla stampa a diffusione nazionale.
Ancora alla fine degli anni 80, la poetessa
Alda Merini era nota a pochi. Abitava in Via Magolfa,
tra lAlzaia Naviglio Grande e Porta Ticinese, nella Milano popolare.
Fu una donna sfortunata. Ben presto, a 15 anni, Alda dette i primi segni di squilibrio mentale, e
cominci il calvario degli elettroshock, inutili, e nocivi, sul suo cervello,
gi sconvolto.
Nel 1954, spos Ettore Carniti,
un fornaio conosciuto nel 1951, dal quale ebbe quattro figlie. Da madre, fu
spesso privata del suo spirito materno nei riguardi delle figlie, appena nate,
per i suoi frequenti, e lunghi, ricoveri in manicomio. Nel 1966 Alda Merini
ebbe una nuova ricaduta della psicopatia da Sindrome bipolare.
Nel corso di un suo miglioramento psichico, nel
1983 spos, in seconde nozze, un anziano poeta, il medico di Taranto, Michele Pierri.
Qualche critico letterario ha paragonato Alda
Merini alla scrittrice Amelia Rosselli, lamica del poeta di Tricarico, Rocco Scotellaro, morta suicida, e ben ricordata a Rivello,
grazie allattore Ulderico Pesce, che lha conosciuta, e riproposta tra scritti
ed opere teatrali.
Negli intervalli di buona salute, Alda Merini
era generosa, chiedeva soldi ad amici, e li donava a poveri, che si stupivano
per la cifra, non da elemosina.
Anche dopo aver acquisito notoriet letteraria,
Alda Merini, aveva pochissimi amici. Era sola, e, reduce da riunioni pubbliche,
pur affollate, confidava al suo amico Arnoldo Mosca Mondadori, un filantropo
cristiano: Vedi, non cՏ pi nessuno.
Infatti, la sua casa, specchio della sua psicopatia, era in un permanente
disordine, tra fogli di carta sui pavimenti, cicche, e rifiuti vari. Arnoldo Mosca Mondadori riferisce ancora: Due giorni prima che
morisse mi chiese di riscaldarla con un phon. Poi si tolse la maschera
dellossigeno e accese una sigaretta. Allora un amico, Silvio Bordoni, le
disse: Ma signora Merini, non il caso
che lei fumi. E lei rispose: Ormai,
caro Bordoni, mi rimane questa sigaretta e il primo bacio di Ges.
Stranamente, aveva un suo misticismo cristiano.
La follia stata una parte prevalente della
personalit di Alda Merini, che, tuttavia, diventata famosa per le sue belle
poesie. Purtroppo, i critici letterari, di professione, hanno riconosciuto
tardi la sua vena poetica; ed anche la stampa di oggi ben poco se ne occupa.
Lultimo libretto in prosa di Alda Merini,
riporta, tra laltro: La mia
schizofrenia, tanto conclamata dai critici, altro non era che
lepilogo di una storia funebre vissuta allombra del grande sinistro di una
tragedia infantile.
In realt, per decenni, Alda Merini stata
prigioniera della Psichiatria; e di psichiatri e infermieri nei manicomi, ove
la maltrattavano con disumanit, e scaricavano elettroshock sulla sua scatola
cranica. La sua autobiografia, Laltra
verit, edita da Scheiwiller, fu un libretto che
sollecitava meditazioni su una Medicina, che occorreva ammodernare.
La stessa Alda Merlini dir: Tornare sul Naviglio dopo quattro anni
dassenza mi stato pi che doloroso: disumano; e questa sua affermazione
era lindice accusatorio contro la disumanit dei manicomi, in cui venivano rinchiuse anche persone non pericolose per s, e
per gli altri.
Finalmente, di ci si diffuse consapevolezza
nella gente. E si auspic la soppressione dei Manicomi con i suoi cancelli
chiusi a chiave, le camicie di forza che legavano mani e piedi dei pazienti
ai letti, accentuandone le sofferenze psicofisiche, e la disperazione. Fu Franco Basaglia
a suggerire la Legge n.180 del 1978, la cui approvazione introduceva la cura
ambulatoriale dei disturbi comportamentali della Persona. E di questo ammodernamento della Psichiatria anche Alda Merini fu
lieta in cuor suo. Mor nel 2009, a 78 anni; e venne
sepolta nel Cimitero Monumentale di Milano. La sua Biografia, e la sua Poesia meritano di essere conosciute.