Web tra brezze e raffiche di
vento
Valerio Mignone
Il Web, tramite un messaggio, preconfezionato
con luso dello scadenzario della cosiddetta Intelligenza artificiale,
sollecita la pubblicazione di qualche scritto on line, avendo notato, in
rete, il silenzio dello scrivente.
Ligi alla realt, non si scrive quando mancano
spunti, o argomenti, legati alla vita quotidiana, che non siano dordine
politico-elettorale, dal quale si rifugge. Infatti, la sfiducia per la
Politica persiste, ancora, diffusamente; e porta ai seggi un basso numero di
votanti, come nelle ultime Elezioni suppletive.
Intanto, si instaurata una Webcrazia, uno schizofrenico potere del Web, nel bene e nel male, in cui occorre muoversi con prudenza per non cadere tra indesiderati intrighi, in ogni settore!
Spunti, su cui scrivere, non arrivano neppure
dalla lettura della stampa quotidiana, di tiratura nazionale, e regionale, ove,
ahim, editorialisti, di professione, e di fama consolidata, propongono, a mo
di minestra riscaldata, argomenti trattati, e ritrattati!
E innegabile che il Web sia una tribuna di
vastissime dimensioni, con archivi immateriali che gli utenti stessi del Web
riescono a fare emergere con pochi click! E lo stesso estensore del presente
scritto, talvolta, si stupisce della originalit, e validit della propria
penna per interventi del passato. E, tuttavia, pur correndo il rischio di
essere ripetitivi, eccoci, di nuovo, a proporre qualche riflessione. Daltronde,
scrivere, e veder pubblicati propri pensieri, anche un modo per sentirsi
vivi.
Di solito, quando si esce di casa, per prudenza,
si abituati a controllare di aver preso documenti didentit, patente di
guida, e qualche spicciolo. Oggi, a tutto ci si aggiunto, con priorit, lo
Smartphone, o telefonino, che consente il contatto diretto con propri
familiari, e con gli amici, e followers; ed una assuefazione, la cui
eventuale distrazione comporta uno stato dansia, e sofferenza personale.
Oggi, tutti i comportamenti hanno una impronta casual.
Anche nelle redazioni dei giornali, pur prestigiosi, sfugge qualche errore di
stampa; e spazi vuoti campeggiano nelle pagine, tra occhielli, e reiterazioni
di brevi frasi. Si passati dalla prolissit del passato al testo striminzito
dei tempi nostri.
Ci nonostante, cՏ sempre da apprendere nella
lettura dei quotidiani, che, in stile divulgativo, diffondono anche novit
scientifiche, come linterscambio, tramite la circolazione sanguigna, di
cellule di tessuto encefalico tra il cervello della madre gestante e cervello
del feto, che sono alla base dei legami affettivi tra madre e figlio.
Occorre essere consapevoli che, nellanarchia del
Web di questi tempi, in tanti, senza alcuna inibizione, scrivono,
indipendentemente dalle conoscenze in materia, oltre che di grammatica,
sintassi, ed aritmetica! Anche in passato si spettegolato sulla stampa di
amori clandestini tra Re, regine, donne del popolo; e di qualche Presidente
della Repubblica, ma senza clamore!
Attualmente, senza alcun ritegno, i pirati del
Web ricorrono, persino, alla camera fotografica del proprio Smartphone per
diffondere, in modi compulsivi, vecchi atteggiamenti della Presidente del
Governo, affiancata da qualche giovane baldanzoso.
Sia di conforto quanto scritto, il 5 ottobre
appena trascorso, da Marcello Veneziani, editorialista de La Verit, di
dichiarata cultura politica di destra: DovՏ
finita la filosofia italiana?; non si pu non affermare che, dal
napoletano Giambattista Vico al fiorentino Dante Alighieri, la cultura italiana
resiste alla violenza del Web.
Comunque, occorre vigilare scrupolosamente per
prevenire danni da interessate informazioni, tra ambigue raffiche di vento e
infide brezze.