A MUSO DURO a difesa delle donne

Valerio Mignone

La densa bibliografia su Agnese Belardi, docente di Lettere negli Istituti Scolastici Superiori, spazia tra narrativa, poesia, e saggistica. Ad essa si aggiunge la sua nuova opera, dal titolo A MUSO DURO.

E un libro giustamente Femminista, dedicato a Tutte le donneaffinch imparino a volersi benesenza farsi la guerra tra loro. Ne suggerita la lettura anche nella nostra cara Italia, ove vige, in teoria, la parit dei diritti tra coniugi, ma negli ultimi tempi, ben sette milioni di donne hanno subito violenza, nelle sue varie forme.  

La Belardi racconta la storia di cinque donne, che hanno subito abusi, anche in et infantile, confermando i dati statistici, in base ai quali una donna su tre ha subito violenze. Si tratta di donne che hanno superato gli ostacoli, riuscendo, persino, a spuntarla sulle altre donne che le hanno calunniate facendo loro la guerra.

LAutrice incoraggia tutte le donne a non tacere, a denunciare lo stupro, e gli stupratori. Oggi, ci sono tante altre donne pronte, e disponibili, ad aiutarle.

Purtroppo, gi la prima storia di Angelina: linfanzia scampata a un orco, sin dal titolo, fa rabbrividire ogni lettore, dotato di normale sensibilit. E diffonde unavvertenza: i pedofili sono persone apparentemente normali, ma sono criminali, che nascondono abilmente il proprio vizio, per potere adescare facilmente le loro vittime.

Il secondo racconto La storia di Beatrice: ladolescenza e labbandono un viaggio a ritroso nei propri ricordi. Beatrice si avviava verso ladolescenza; un giorno, al rientro a casa dalla scuola, sa che suo padre ricoverato in ospedale, per il coma provocato nella sua cantina, dal mosto in fermentazione. Arrivata di corsa, in ospedale, il padre le respinse il suo tentativo di abbracciarLo. Questo rifiuto paterno, non volontario per motivi clinici, amareggi Beatrice, che ricordava lo spirito maschilista del padre, intento a controllare levoluzione della figlia, e delegando il figlio maschio a vigilare sulla sorella. Il fratello, a sua volta, svolgeva scrupolosamente questo compito.

Beatrice, da fanciulla, era orgogliosa del suo nome di origine dantesca, ma con il progredire dellet, cominci ad avvertire delusioni per il prevalere del maschilismo, inteso come atteggiamento di superiorit delluomo sulla donna, ad ogni costo. Un suo primo amore, inizialmente corrisposto da entrambe le parti, pur nella sua illibatezza, cominci ad ondeggiare, via via che Beatrice scopriva il narcisismo, e legoismo del suo innamorato, al limite del misoginismo. In realt, il fidanzato, avrebbe voluto sottometterLa, e cominci a tradirla. Ci nonostante, Beatrice continu ad amarLo. Ma successivamente cap il suo errore, la cui origine attribu alla mancanza daffetto da parte del padre nella sua et adolescenziale.       

Tra laltro, ladolescenza di Beatrice era stata psicologicamente traumatizzata nel notare che un sacerdote, professore di Religione alla Scuola Media, palpeggiava le allieve, tanto da essere licenziato da parte della preside.

Infine, la triste giovent di Beatrice si conclude come una giovane sposa, per procura, ad un emigrante in America, di trentanni pi anziano. Questa era storia comune nel nostro triste Mezzogiorno dItalia.

Unaltra esperienza di vita La storia di Rossana: lo stupro. A Rossana piaceva fare sesso senza coinvolgimenti affettivi. A quarantanni aveva capito che lamore si manifesta soltanto verso i figli e il Signore. Ma questa conclusione era il risultato di tristi vicende vissute.

Purtroppo, Rossana, non consenziente, fu stuprata da un amico di famiglia. Comunque, riusc a sposarsi. Ben presto, il marito fu assorbito dal suo lavoro di dirigente di banca, con continui viaggi fuori sede. Rossana non aveva avuto figli, che pur desiderava. Ed era delusa dal comportamento del marito, che, nel frattempo, aveva trovato una nuova fidanzata.

Comunque, altri uomini si innamoravano di Lei, che rimaneva indifferente, e sofferente per i tradimenti del marito. Ma stanca di ci, cominci a frequentare la lap dance, danza erotica eseguita da ballerine seminude sulle ginocchia degli avventori; purtroppo, si sentiva in colpa per lo stupro subito, e mai confessato. Era innamorata ancora del marito, che laveva lasciata. Lo segu, e scopr che si era rifatto una nuova vita.

La storia di Sofia che combatte gli stereotipi e vince lamore malato riguarda una giornalista di successo, di nome Maria, diventata per caso Sofia. Le cronache che scriveva, riecheggiavano le sue sofferenze, la violenza tra le mura domestiche, il mobbing malcelato sul posto di lavoro, gli abusi di potere, lassociazionismo inefficace.

In realt, il sessismo prevale in ogni ambiente, e i nemici sono le stesse donne. Sofia riferisce la storia di Gilda, una sua bella collega, esperta di cronache amministrative. Si era separata dal marito manesco, e trasferita in una nuova localit, con i suoi bambini, di cinque e sette anni. Un giorno il suo capufficio tent di possederla; Lei lo respinse; ma, ad essere accusata, proprio dalle colleghe, fu Lei, non il capufficio, e venne licenziata. Successivamente ricopr un incarico prestigioso.

Sofia, a sua volta, ebbe un incidente domestico che le deturp un occhio, ma il suo dramma fu labbandono, dopo sette anni di matrimonio, da parte del marito, che confess di voler vivere nuove esperienze con altre donne. Queste sofferenze spirituali di Sofia si aggravarono quando le fu diagnosticato un carcinoma.  

Lultimo capitolo di A MUSO DURO La storia di Miriam: vivere per s stessi. E la rivelazione di una violenza incestuosa ai danni di una figlia partita dal Cilento per incontrare, dopo molti anni, il padre, in America. Purtroppo, una storia che fa rabbrividire!  

Chi ha letto A MUSO DURO si augura che Agnese Belardi scriva ancora altri libri, per poter meditare sulle vicende della vita, che Lei capace di descrivere abilmente, a seconda dei casi, tra il Dolce stil nuovo ed il Noir.

 

Maratea 18 dicembre 2023

Valerio Mignone