A MUSO DURO a difesa delle
donne
La densa bibliografia su Agnese Belardi, docente
di Lettere negli Istituti Scolastici Superiori, spazia tra narrativa, poesia, e
saggistica. Ad essa si aggiunge la sua nuova opera, dal titolo A MUSO DURO.
E un libro giustamente Femminista, dedicato a
Tutte le donneaffinch imparino a
volersi benesenza farsi la guerra tra loro. Ne suggerita la lettura anche
nella nostra cara Italia, ove vige, in teoria, la parit dei diritti tra
coniugi, ma negli ultimi tempi, ben sette milioni di donne hanno subito
violenza, nelle sue varie forme.
La Belardi racconta la storia di cinque donne, che
hanno subito abusi, anche in et infantile, confermando i dati statistici, in
base ai quali una donna su tre ha subito violenze. Si tratta di donne che hanno
superato gli ostacoli, riuscendo, persino, a spuntarla sulle altre donne che le hanno calunniate facendo loro la
guerra.
LAutrice incoraggia tutte le donne a non
tacere, a denunciare lo stupro, e gli stupratori. Oggi, ci sono tante altre
donne pronte, e disponibili, ad aiutarle.
Purtroppo, gi la prima storia di Angelina: linfanzia scampata a un orco, sin dal
titolo, fa rabbrividire ogni lettore, dotato di normale sensibilit. E diffonde
unavvertenza: i pedofili sono persone apparentemente normali, ma sono
criminali, che nascondono abilmente il proprio vizio, per potere adescare
facilmente le loro vittime.
Il secondo racconto La storia di Beatrice: ladolescenza e labbandono un viaggio a
ritroso nei propri ricordi. Beatrice si avviava verso ladolescenza; un giorno,
al rientro a casa dalla scuola, sa che suo padre ricoverato in ospedale, per
il coma provocato nella sua cantina, dal mosto in fermentazione. Arrivata di
corsa, in ospedale, il padre le respinse il suo tentativo di abbracciarLo. Questo
rifiuto paterno, non volontario per motivi clinici, amareggi Beatrice, che
ricordava lo spirito maschilista del padre, intento a controllare levoluzione
della figlia, e delegando il figlio maschio a vigilare sulla sorella. Il
fratello, a sua volta, svolgeva scrupolosamente questo compito.
Beatrice, da fanciulla, era orgogliosa del suo
nome di origine dantesca, ma con il progredire dellet, cominci ad avvertire
delusioni per il prevalere del maschilismo, inteso come atteggiamento di
superiorit delluomo sulla donna, ad ogni costo. Un suo primo amore,
inizialmente corrisposto da entrambe le parti, pur nella sua illibatezza, cominci
ad ondeggiare, via via che Beatrice scopriva il narcisismo, e legoismo del suo
innamorato, al limite del misoginismo. In realt, il fidanzato, avrebbe
voluto sottometterLa, e cominci a tradirla. Ci nonostante, Beatrice continu
ad amarLo. Ma successivamente cap il suo errore, la cui origine attribu alla
mancanza daffetto da parte del padre nella sua et adolescenziale.
Tra laltro, ladolescenza di Beatrice era stata
psicologicamente traumatizzata nel notare che un sacerdote, professore di
Religione alla Scuola Media, palpeggiava le allieve, tanto da essere licenziato
da parte della preside.
Infine, la triste giovent di Beatrice si
conclude come una giovane sposa, per procura, ad un emigrante in America, di
trentanni pi anziano. Questa era storia comune nel nostro triste Mezzogiorno
dItalia.
Unaltra esperienza di vita La storia di Rossana: lo stupro. A
Rossana piaceva fare sesso senza coinvolgimenti affettivi. A quarantanni aveva
capito che lamore si manifesta soltanto verso i figli e il Signore. Ma questa
conclusione era il risultato di tristi vicende vissute.
Purtroppo, Rossana, non consenziente, fu
stuprata da un amico di famiglia. Comunque, riusc a sposarsi. Ben presto, il
marito fu assorbito dal suo lavoro di dirigente di banca, con continui viaggi
fuori sede. Rossana non aveva avuto figli, che pur desiderava. Ed era delusa
dal comportamento del marito, che, nel frattempo, aveva trovato una nuova
fidanzata.
Comunque, altri uomini si innamoravano di Lei,
che rimaneva indifferente, e sofferente per i tradimenti del marito. Ma stanca
di ci, cominci a frequentare la lap
dance, danza erotica eseguita da ballerine seminude sulle ginocchia degli
avventori; purtroppo, si sentiva in colpa per lo stupro subito, e mai
confessato. Era innamorata ancora del marito, che laveva lasciata. Lo segu, e
scopr che si era rifatto una nuova vita.
La
storia di Sofia che combatte gli stereotipi e vince lamore malato riguarda una
giornalista di successo, di nome Maria, diventata per caso Sofia. Le cronache
che scriveva, riecheggiavano le sue sofferenze, la violenza tra le mura
domestiche, il mobbing malcelato sul posto di lavoro, gli abusi di potere,
lassociazionismo inefficace.
In realt, il sessismo prevale in ogni ambiente,
e i nemici sono le stesse donne. Sofia riferisce la storia di Gilda, una sua
bella collega, esperta di cronache amministrative. Si era separata dal marito
manesco, e trasferita in una nuova localit, con i suoi bambini, di cinque e
sette anni. Un giorno il suo capufficio tent di possederla; Lei lo respinse;
ma, ad essere accusata, proprio dalle colleghe, fu Lei, non il capufficio, e
venne licenziata. Successivamente ricopr un incarico prestigioso.
Sofia, a sua volta, ebbe un incidente domestico
che le deturp un occhio, ma il suo dramma fu labbandono, dopo sette anni di
matrimonio, da parte del marito, che confess di voler vivere nuove esperienze con
altre donne. Queste sofferenze spirituali di Sofia si aggravarono quando le fu
diagnosticato un carcinoma.
Lultimo capitolo di A MUSO DURO La storia di Miriam: vivere per s stessi.
E la rivelazione di una violenza incestuosa ai danni di una figlia partita dal
Cilento per incontrare, dopo molti anni, il padre, in America. Purtroppo, una
storia che fa rabbrividire!
Chi ha letto A MUSO DURO si augura che Agnese
Belardi scriva ancora altri libri, per poter meditare sulle vicende della vita,
che Lei capace di descrivere abilmente, a seconda dei casi, tra il Dolce
stil nuovo ed il Noir.