Mario Lanziani Pittore e Ritrattista lucano del primo 900*

Valerio Mignone

Don Mario Lanziani - con il Don attribuito, oltre che al Clero, anche a persone laiche meritevoli di stima e rispetto – stato un pittore paesaggista, ritrattista, e decoratore di chiese, cappelle, e di palazzi signorili in Basilicata e dintorni.

Chi scrive – occasionalmente - ha rivisto in un palazzo signorile di San Costantino di Rivello che si affaccia sulla baia di Sapri, nel Golfo di Policastro, dipinti di Mario Lanziani, ed ha avuto lo spunto per ricordare questo figlio illustre di Lauria.

Proprio nel palazzo Megale di Rivello, in anni lontani, un vescovo di Policastro scopr larte di Mariano Lanziani, meglio noto come Mario.

Figlio di Giacomo Antonio - anchEgli decoratore - il Lanziani nacque il 1883; e pot frequentare lAccademia delle Belle Arti di Napoli, soltanto per un breve periodo, durante il servizio militare, per scarsit di mezzi economici.

Rientrato a Lauria, Mario Lanziani, a soli ventanni di et, dipinse una Madonna del Rosario sul soffitto della Chiesa omonima di Trecchina.     

Anche un suo fratello si cimentava nelluso di colori; ma, meno dotato, pot fare soltanto limbianchino, e vendeva, in un negozio, pennelli, colori, carta da parati, ed accessori affini.

Su commissione, Mario Lanziani faceva il ritrattista di propri concittadini e del Lagonegrese; ed accoglieva, di buon grado, anche allievi pittori, come lapprezzato Emilio Larocca, di Trecchina.

Dedicatosi a dipingere affreschi, pareti, soffitti, tele, don al Comune di Lauria un dipinto che raccoglieva quattro medaglioni con i ritratti dellAmmiraglio Ruggiero di Lauria, del cardinale Lorenzo Brancati, del patriota Nicola Carlomagno, e del beato Domenico Lentini.

Non si pu non citare un suo Crocifisso per la Chiesa parrocchiale di Lauria Superiore, in cui il Lanziani dipinse, su una croce, il corpo di Ges, con il capo circondato da una corona di spine, viso sofferente, con le braccia aperte inchiodate, e sanguinanti, e con i piedi, incrociati luno sullaltro, anchessi inchiodati, e sanguinanti, come lemitorace destro, mentre due donne, la Vergine e Maria Maddalena, e San Giovanni Evangelista, appaiono anchessi sofferenti per il sacrificio di Ges. In alto, sulla croce appare la scritta INRI.

La notoriet del pittore Lanziani giunse in Sicilia; in una cappella gentilizia del cimitero di Taormina si ritrova una sua tela in cui Egli, ancora addolorato per la perdita di un figlio di tre anni, raffigur un gruppo di bambini.

Gi Autore di ben 200 opere, negli anni Cinquanta del Novecento, Mario Lanziani si ritir a vita privata, e si limit a produrre Opere locali, come Ritratti di Persone, e paesaggi, rimanendo nel suo studio, che, con ampie finastre, si affacciava sulla vallata del Fiume Noce, di fronte al Monte Coccovello.

Anche i genitori di chi scrive furono sollecitati da Lanziani a farsi ritrarre; e le relative tele furono collocate in due antiche, belle, ed ampie cornici, 60 cm. X 78 cm., finemente intagliate, stuccate, e dorate. Queste cornici ospitavano, precedentemente, i ritratti a stampa del re Umberto I di Savoia, e della Regina Margherita, che, ovviamente, furono rimossi per poter ospitare le tele del pittore Lanziani.

Purtroppo, queste tele furono rubate a Milano, nellappartamento del palazzo condominiale di chi scrive, lasciando, inspiegabilmente, in loco, le succitate, pregevoli, ed antiche cornici.

Che fine abbiano fatto quelle tele vecchie, con i ritratti di Lanziani non dato sapere. Probabilmente, saranno state utilizzate per dipingervi, sopra, altri soggetti, di maggiore attrazione, in quel periodo in cui a Milano era fiorente il mercato del Falso, vendendo per antico ci che antico non era.

Oggi, alcune opere di Mario Lanziani sono ospitate anche in sale del Palazzo Marangoni, a Lauria Inferiore.  

In considerazione del diffuso riconoscimento di artista, il Comune di Lauria valuti lopportunit di intestare a questo suo figlio illustre, Mario Lanziani, il toponimo di via Fontana, ove Egli abitava; o, in alternativa, apporre almeno una targa commemorativa sulla facciata della casa ove Egli dimor.

 

 

Maratea 24 dicembre 2024

Valerio Mignone

*Pubblicato su Il Quotidiano del Sud il 9 gennaio 2025