Comunicato Stampa

Rinascimento del Lagonegrese con Ospedale nuovo non toppe al vecchio

Valerio Mignone*

 

Una bella notizia in questa calura agostana il progetto del Ponte subacqueo lungo lo Stretto di Messina; e una notizia non bella la deliberata costruzione del nuovo Ospedale del Lagonegrese in un sito inadeguato.

Limitandoci a livello locale, innanzitutto si sente il dovere, al di l delle ideologie politiche, di rendere onori al merito alla Giunta regionale Bardi per la tempestivit della delibera su un problema sul quale si discusso da quarantanni da parte di Giunte regionali di centrosinistra, senza giungere a conclusione. Purtroppo, queste forze politiche di centrosinistra rimasero indifferenti persino dopo la Relazione sul sopralluogo effettuato in data 13 e 14 dicembre 1999 presso lASL di Lagonegro ed i presidi ospedalieri di Lagonegro Lauria e Maratea, redatta dalla Commissione parlamentare dinchiesta sul Sistema Sanitario. Lo scrivente volle che la Commissione includesse i sopralluoghi in Basilicata con la esclusiva finalit di analisi, e non inquirente, nella speranza, rivelatasi illusione, che si potesse risolvere il problema dellOspedale nel Lagonegrese, unico Territorio lucano a non avere una sede ospedaliera nata come tale, dopo la cessata utilizzazione del presidio di Maratea. Questo ospedale, infatti, pur essendo di nuova costruzione, era stato abbandonato per la sua localizzazione decentrata rispetto al Lagonegrese, che reclamava una sede di facile accesso.

La finalit di quella Commissione dInchiesta parlamentare del 1999 era di porre fine in tutta Italia, non solo nel Lagonegrese, a deficienze, ritardi, storture e abusi dogni tipo, oltre che a clientelismi nelle Aziende Sanitarie Locali. La visita della Commissione a Lagonegro ebbe inizio dal Pronto soccorso al quale si accedeva con difficolt dalla strada ad alta densit di traffico e poi si dava atto della angustia degli spazi destinati a degenza e servizi; lispezione fatta in loco dalla delegazione, e pi ancora lo studio di prefattibilit evidenziarono linadeguatezza della struttura, non poche difficolt e disagi nella realizzazione, nonch una non ottimizzazione nellimpiego delle risorse finanziarie proprio in conseguenza della transitoriet delle aggiunte di piccoli volumi; Leliporto stato realizzato presso lo spazio adiacente agli uffici dellASL distante circa due chilometri dal plesso ospedaliero. Lo stesso direttore generale del 1999 dichiar; la struttura di Lagonegro non presenta caratteristiche idonee per diventare ospedale unico, ed erano in corso lavori per la costruzione di nuovi spazi! Da tutto ci si deduce che i vecchi padiglioni dellOspedale di Lagonegro oggi sono scarsamente fruibili.

Con tutto il rispetto istituzionale per la Giunta regionale in carica, si consenta di fare, con umilt, alcuni rilievi. Innanzitutto opportuno verificare se si risolve il problema della difficile accessibilit con la costruzione dei nuovi padiglioni, come da recente delibera Bardi; e se questi padiglioni, contigui a quelli gi esistenti, non siano toppe, intese come pezze che si cuciono su un tessuto vecchio e lacero, quale lattuale ospedale di Lagonegro, non sempre preferito dagli stessi Lagonegresi.

Il Lagonegrese vive da molti anni una depressione socio-economica provocata da un ceto politico autoreferenziale, attento solo a propri interessi, e bocciato dalla Storia, e recentemente dallelettorato. E giunto il momento per rinascere, e questo Rinascimento potr avvenire solo con la costruzione del nuovo ospedale, che dovr mantenere la sua funzione per un medio-lungo periodo. Lospedale nel Lagonegrese sar, gi per i tempi della costruzione, un volano per la economia locale; e la struttura, una volta attivata, sar fonte di reddito per decine di persone, con riflessi diretti e indiretti su tutta la popolazione del Territorio.

Requisito irrinunciabile che il nuovo edificio ospedaliero venga costruito in unarea vasta, che consenta una ulteriore espansione urbanistica per la Comunit locale. Il Lagonegrese anche Lagonegro, non solo Lagonegro! Si cerchi larea pi adatta per il nuovo ospedale, che dovr unire, non dividere le popolazioni in essa domiciliate.

Il momento propizio. E, con umilt, si chiede alla Giunta Bardi di verificare quanto gi deliberato per non sprecare loccasione per il rilancio del Lagonegrese.

Tra laltro, la funzione degli ospedali periferici trarr benefici dalla istituzione della Facolt di Medicina e Chirurgia presso lOspedale San Carlo di Potenza, ove verr a cambiare la tempistica dei ricoveri. La degenza media negli Istituti universitari, infatti, per esigenze di ricerche pi lunga che nelle Divisioni ospedaliere. Il nuovo ospedale nel Lagonegrese limiter la emigrazione sanitaria dalla Basilicata, e sar approdo per parte della popolazione del Senisese e dellalto Tirreno calabrese.

In tutta Italia, da Maratea a Potenza, a Salerno, Napoli, Roma, Milano, e altrove, vecchi e storici edifici ospedalieri, pur monumentali, sono stati abbandonati e sostituiti da nuovi; e non si riesce a trovare una giustificazione razionale perch non debba avvenire altrettanto per lattuale ospedale di Lagonegro, legato soltanto alla bella Storia del senatore Bonaventura Picardi, che, pur di aprire un ospedale nella sua amata Lagonegro, vi trasform un edificio scolastico in ospedale. Oggi, si abbia la magnanimit di rinunciare, se del caso, al gretto campanilismo.

Quanto ai tempi di realizzazione della struttura, si tragga esempio dalle procedure seguite per la costruzione del ponte Morandi a Genova, e per le risorse finanziarie si colgano tutte le facilitazioni dei finanziamenti derivanti dal dopo pandemia da Covid-19, da utilizzare al massimo, senza invocarne il risparmio. Sarebbe un gravissimo errore rinunziare a nuove risorse finanziarie disponibili solo per poter aggiungere una toppa ad un vecchio tessuto. Bisogna riprogettare Lagonegro ed il Lagonegrese.

 

*Gi primario medico e parlamentare di Centrosinistra

Maratea 13 agosto 2020

 

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