Pi dolce l'ultima tenda di sole
Abbandonavano i raggi
lo stupore delle pietre
e ti ridevano negli occhi,
come labili candele
nelle cantine di vino.
Ti parlano da mondi lontani
i ritratti degli antenati muti;
lascia respirare il cielo,
ogni tanto, mentre ti muovi
nella melodia delle fronde.
Un canto labile cercava
un angolo di mondo
a cui aggrapparsi,
farvi una tenda davanti
all'Immenso e vedere
la tua fronte nuda
d'alabastro lieve di piuma.
Un brandello di vita
era rimasto come ultimo
tormento del sole.
Gli occhi vedono
dove possono,
ma restano sui polpastrelli
gli anni che non abbiamo
contato, troppo vivi.
Il tramonto
sempre pi dolce,
l'ultima goccia di miele,
il canto del papavero,
il tempo della vita.
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Vincenza Laino |