LĠorigine
del nome della Torre Caina.
Luca Luongo |
Le torri
costiere.
Nel 1563 il
vicer di Napoli, il duca dĠAlcal don Pedro Afn de
Ribera, eman lĠordine di costruire delle torri di avvistamento per proteggere
le coste del regno. In quel periodo i pirati barbareschi attaccavano spesso il
Regno di Napoli. Nel 1552, ad esempio, il pirata Ariadeno
Barbarossa aveva saccheggiato e incendiato Policastro.
Sulla costa
di Maratea furono previste quattro torri: la Torre dei Crivi,
la torre dellĠArmo (poi detta Apprezzami lĠAsino), la
Torre di Filocaio e quella che nellĠordine vicereale
fu chiamata Çla Torre alla Cala di CastrocuccoÈ. Successivamente fu
prevista la costruzione di altre due torri: la Torre di Santa Venere, ordinata
nel 1592, e la Torre di Acquafredda, costruita nel 1595.
Nelle mappe
del XVI e XVII secolo, la Torre porta il nome di Torre Caja. Con questo nome fu nota fino al XIX secolo,
quando inizi ad apparire anche nei documenti con il nome attuale, Torre Caina.
Andiamo per
ordine. Il nome Torre Caja
apparentemente incomprensibile. Oggi la parola caja ha
senso solo nella lingua spagnola, con il significato di cassa. Non
si trova, per, alcun collegamento con la torre, la sua forma o la sua
posizione che possa legare quel nome al senso attuale della parola spagnola.
In realt,
lĠorigine del nome comunque spagnolo, ma bisogna considerare una deriva
etimologica. Come abbiamo detto, nellĠordine del 1563 la torre fu qualificata
come quella da costruire Çalla Cala di CastrocuccoÈ. Dobbiamo ricordare
che fino allĠinizio del XIX secolo, Castrocucco era una realt a s stante da
Maratea. Era un piccolo paese raccolto intorno al grande castello omonimo, con
il suo territorio e la sua costa. Questa lĠorigine dellĠespressione Marina
di Castrocucco, oggi sopravvissuta solo nel nome di una delle aree SIC
della costa di Maratea: ne ho parlato in un altro articolo.
Il tratto
di costa che va dal promontorio della Torre Caina
sino alla Secca di Castrocucco, quindi, era per esteso la Cala ossia
spiaggia di Castrocucco. Proprio questo era lĠapprodo che la Torre era
principalmente deputata a custodire.
Che vuol
dire "caja"?
Ancora oggi
nel dialetto marateota la parola cala significa spiaggia. La
stessa parola si usava, nel XVI secolo, nella parlata napoletana. Ma la Napoli
del Cinquecento era una delle capitali della monarchia spagnola, quindi anche
lo spagnolo era utilizzato - cos come ancora il latino - nel linguaggio
curiale. In spagnolo la parola per spiaggia playa,
derivata dal latino plaga. Ancora oggi la toponomastica del
Mezzogiorno porta qualche traccia dellĠuso di questa parola: si pensi a Praia a
Mare.
Per
corruzione fonetica, la parola playa si
trasformata pian piano in chiaja e
poi in cajia, fino ad essere
italianizzato in Caja. Questo
percorso etimologico lo stesso che ha dato origine, a Napoli, al
toponimo Chiaia.
Torre Caja quindi significa semplicemente torre
della spiaggia.
Il nome
Torre Caina.
Nel 1889 lo
storico moliternese Giacomo Racioppi scrisse: Çcessata
lĠesistenza di un istituto, smesso lĠuso di un vestito, obliterata una
costumanza quale che sia, il nome svanisce; la memoria stessa se ne cancella;
la seconda generazione non comprende pi colui che ne parli: e lĠuso della
lingua viva, come oblitera ci che non adopera, mette invece in commercio una
nuova simbola [sic], una nuova moneta, una
nuova parola a significare quel che nuovamente surto
alla luce, – istituto, vestito, costume, arnese che sia. Il nome delle
cose non altrimenti che immagine fonica della cosa che si presenta allo
specchio dellĠintelletto: se la cosa sparisce dinanzi alla luce dello specchio,
lĠimmagine dileguaÈ.
Proprio
questo processo accadde al nome della Torre. Quando la parola Caja divenne definitivamente
incomprensibile, la si mut per assonanza in Caina.
LĠaccostamento al personaggio biblico dovette apparire inevitabile.
Ecco come
nacque quella tradizione che ancor oggi si sente, secondo cui il nome della
Torre deriverebbe dallĠepisodio in cui uno dei suoi custodi, in un accesso dĠira,
avrebbe ucciso suo fratello lanciandolo tra i flutti del mare dallĠalto della
torre. Una leggenda affatto originale, trovandosene di simili anche sulla stessa
costa di Maratea per spiegare altri toponimi.