PerchŽ sul monte Crivo cĠ una Croce?

 

 

Luca Luongo

 

 Il Crivo  il secondo monte pi alto del territorio di Maratea. Raggiunge i 1277 metri s.l.m. con la sua cima pi slanciata verso la Colla e con i suoi versanti nord-occidentali divide il nostro territorio con quello di Trecchina. Sulla sua cima centrale, a circa 1150 metri s.l.m., cĠ una Croce di ferro. PerchŽ  l“?

 

Le croci sui monti.

Le croci di vetta, realizzate per resistere alle condizioni dei rilievi su cui sorgono, sono un simbolo religioso molto frequente che testimonia la volontˆ di avvicinarsi al divino, presente in tutte le culture della Terra.

Nei nostri paesi spesso non ci sono soltanto croci monumentali, ma interi santuari che si ergono solitari in cima ai monti. Non  il caso del nostro di S. Biagio, in realtˆ non  stato pensato in questa veste, poichŽ un tempo era la chiesa parrocchiale della vecchia Maratea. Non era affatto isolata. Ma  il caso del santuario di Trecchina, o della Madonna di Viggiano, patrona della Basilicata.

 

La Croce sul Crivo.

LĠidea della Croce sul Crivo fu promossa dal parroco protempore di Santa Maria Maggiore, Erberto Cerracchio O.M.I.

Nelle sue intenzioni, lĠopera voleva simboleggiare ÇlĠauspicio, formulato dal parroco in collaborazione di tutti quelli che mirano e godono del bene della chiesa, che il Concilio Vaticano II, dopo la sua prossima riapertura, possa svolgersi e concludersi coerentemente alle sublimi e buoni intenzioni del suo Augusto e Beneamato PromotoreÈ.

 

LĠinaugurazione.

La Croce fu progettata e costruita dal fabbro Federico Quero . E' alta circa 10 metri.

Fu assemblata e benedetta, con la celebrazione di una messa sul monte , il 28 luglio 1963, a poco pi di un mese dallĠinterruzione dei lavori conciliari dovuta alla morte di Giovanni XXIII.

Cerracchio scelse il monte Crivo come sede ÇperchŽ, sovrastante Maratea, permette ai fedeli di guardare da ogni angolo quella croce quale giuda valida nel loro difficile cammino ed ancora quale monito a ben operare secondo la legge di Dio e i dettami della coscienzaÈ. (Le parole che riporto provengono da una pubblicazione dellĠepoca).

 

Il sentiero.

La costruzione della Croce ha avuto anche un effetto forse imprevisto dai suoi ideatori. La cima del monte  diventata da allora meta di escursioni. Il sentiero parte dalla localitˆ Capo la Scala (lungo la SP 131 per Brefaro) ed  lungo poco pi di 4 km.

Gli escursionisti hanno imparato ad amare il panorama mozzafiato che si gode dalla sommitˆ della Croce.

 

Il restauro.

La Croce versava in cattive condizioni sino a otto anni fa. Nel 2015, unĠiniziativa portata avanti dallĠAssociazione Cittadinanza Attiva e dallĠimpegno volontario di privati cittadini, ha restaurato il monumento e lo ha ornato di un altare per le celebrazioni in loco .

Maratea 18 aprile 2023

Luca Luongo

 

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