I nostri antenati festeggiavano S. Biagio ogni volta che volevano
di Luca Luongo
Per tutti noi la celebrazione di S. Biagio a Maratea
un evento collocabile unicamente nella prima decade di maggio. La festa questĠanno
compie 325 anni dalla sua istituzione ed senza dubbio lĠavvenimento religioso
pi sentito da tutta la cittadinanza.
Eppure, in passato il simulacro del santo patrono
scendeva dal Castello ed era portato in processione molto pi spesso e anche al
di l del mese di maggio.
Sin dalla prima formazione della statua si era
stabilito che essa dovesse esser s custodita nel santuario, ma Çcon conditione che quando il ceto de Cittadini di detta citt
di Maratea inferiore vorr detta statua per sollenizzare
fra lĠanno qualche festivit, processione, pure privatamente prederla da detta Cappella, li detti Economi e Tesorieri [cio
i custodi della chiesa] pro tempore siano tenuti darcelaÈ. La statua,
quindi, pu essere portata in paese per una festa quando si vuole.
Ci si dimenticato perch le ultime celebrazioni
"straordinarie" del santo sono avvenute pi di 70 anni fa.
Un documento dellĠarchivio comunale, oggi scomparso ma
integralmente trascritto da Jos M. Cernicchiaro
(1949-2010) in un suo lavoro, il pi antico a menzionare celebrazioni con la
statua del santo al di fuori della festa di maggio. In esso si fa presente che
quando Çsi dovuto far calare la statua di detto Santo in Maratea inferiore
stato sempre solito farsi con loro biglietto per collocarsi nella Madrice Chiesa di S. Maria Maggiore, e che uno di essi
governatori ricorrenti nel d 28 del caduto mese di ottobre [1757, n.d.r.] fu richiesto dallĠattuali Sindici D. Ventura
Visconti, e D. Giuseppe Faraco, che avesse fatto
biglietto per calare la statua del Santo nella Chiesa Madrice,
e li detti Sindici in cambio di Collocarla nella Madrice
secondo il solito capricciosamente vollero collocarla nella Chiesa dellĠAnnunziata
[É]. Costa chiaramente che in ogni anno nella prima settimana di maggio si
fa una processione in questa citta inferiore, e in tale occasione si fa calare
da Maratea superiore la statua di S. Biaggio, la
quale dal Cappellano conservatore di detta statua si consegna ad un prete
mandato a tal effetto con biglietto [É] Non ritrovo bens nelli cennati biglietti spiegata la Chiesa in dove si deve
collocare la statua del Santo, solamente in uno dal Governatore Notar Urbano
Armenio nel d 21 dicembre 1745 si vede che la domanda per collocarsi in una di
queste chiese, e di un altro fatto da D. Gennaro Pesce attuale governatore
segnato nel giorno 29 del passato mese di ottobre col quale domanda la statua
per collocarsi nella Chiesa Madrice di S. Maria
Maggiore, con questo istesso biglietto lĠattuali
Sindici si fecero calare la statua predetta ed ordinarono di collocarla nella
filiale Chiesa dellĠAnnunziata su lĠappoggio di una conclusione fatta nellĠanno
1695 colla quale si stabili, che dovendosi ognĠanno scendere la statua predetta
nella prima settimana di maggio si dovesse collocare in una di queste due
chiese, o pure alternativamenteÈ.
Il documento non spiega i particolari motivi delle celebrazioni straordinarie
del dicembre 1745 e ottobre 1757.
Altra festa eccezionale fu voluta dal sindaco Marcello Ginnari Satriani (1763-1837) nel settembre del 1801 per ringraziare il santo: pochi giorni prima un terremoto aveva lasciato incolume il paese.
Negli ultimi due secoli le celebrazioni con la statua
al di fuori della festa di maggio sono venute quasi del tutto meno. Le ultime
che si ricordano sono quelle del settembre 1943, per celebrare la fine della
Seconda Guerra Mondiale, e quella dal 14 al 25 aprile 1948, voluta per Çrendere
un omaggio al Santo Patrono con una processioneÈ in vista delle prime
elezioni politiche della neonata Repubblica Italiana.
La perdurante pandemia della Malattia da Coronavirus e
le misure implementate per contenerla forse ci faranno assistere, questĠanno,
alla ripresa di questa antica usanza espressamente
prevista dai nostri antenati.
Luca Luongo