Lantica chiesa di S. Leonardo.
di Luca Luongo
Il punto della valle chiamato San Francesco appare
nella antiche carte col nome di San Leonardo.
Cos come ora la zona prende il nome da una chiesa, anche lantico nome derivava da un tempietto. Di questa antica chiesa oggi non rimane nulla, essendo tra le pochissime a esser stata distrutta consapevolmente dai fedeli di Maratea.
Chiesa ed eremo.
Nel 1608 la popolazione di Maratea decise di erigere
una chiesa a S. Francesco di Paola, santo calabrese divenuto poi patrono del
regno di Napoli e, dal 1729, compatrono del paese stesso.
Il punto dove erigere la nuova struttura era gi occupata da una chiesa pi antica. Nei documenti
seicenteschi la chiesa di S. Leonardo detta avere duo altaria
in quad maiori adest imago sancti Leonardi etiam ex stucco.
Il maggiore di questi altari in medio eiusdem
[ecclesia] tribuna intiq. in insula costructa habet omnia necessaria
pro celebrat.ne missa, et in eo
celebrat.r aliquo ex devotione.
La chiesa aveva anche un corpo annesso dove, almeno intorno al 1603, vivevano due eremiti. La struttura, quindi, doveva essere grossomodo simile a quella che conserva oggi la chiesa della Madonna degli Ulivi.
Lospizio.
Un documento del 1519, il primo a parlarci della
chiesa antica, nomina anche un Hospitali pauperum S. Leonardi, extra muros
terrae Maratheae.
Collegato alla chiesa, quindi, esisteva la pi antica struttura di assistenza
del paese.
Possiamo immaginarlo come un piccolo ospizio per
poveri e ammalati, la cui localizzazione, appena fuori dal paese, potrebbe
essere stata sfruttata anche in occasione di epidemie.
La nuova struttura.
Quella di S. Francesco non venne costruita nellidentico
sito dellantica chiesa. I lavori della nuova struttura erano gi a buon punto
verso il 1616, quando con atto notarile i procuratori dellerigendo convento devolsero una somma di denaro in cambio di un paio di messe
a suffragio da celebrare in una costruenda cappella.
Nellatto si dice che Interim non sar finita detta Cappella nella nova ecclesia, li detti patri
che protempore saranno obligati celebrarle le
predette Messe due nella ecclesia vecchia di Santo Linardo.
Le due chiese quindi coesistettero per qualche tempo.
Poi, finita chiesa e convento nuovo, S. Leonardo venne distrutta, sopravvivendo
solo per qualche tempo nella toponomastica.
Luca Luongo