La cappella della Madonna del Carmine al Porto.

 

di Luca Luongo

 

 

Anche a molti dei pi attenti fedeli marateoti sfugge che nella frazione Porto esistono due chiesette.

Una  quella della Madonna di Porto Salvo, per cui la scorsa domenica si  celebrata la festa. LĠaltra, pi antica,  quella posta tra le case sulla Timpa, appena riconoscibile grazie alla piccola campana.

 

Il problema della dedica.

In molte delle pubblicazioni riguardo la storia sacra e le chiese di Maratea si sostiene che il primo sacello costruito al Porto sia stato quello della Madonna di Porto Salvo, che risalirebbe al XVIII secolo. In realtˆ, non ci sono prove a supporto di questa datazione. Anzi,  molto probabile che fino alla fine di quel secolo la frazione non fosse abitata stabilmente e perci˜ priva di luoghi di culto.

Almeno dal 1598 esisteva una confraternita dei marinai marateoti, intitolata appunto a S. Maria di Porto Salvo, che aveva per˜ sede nella chiesa del Rosario.

Dal XIX secolo fa capolino negli atti archivistici una cappella della Madonna di Loreto al Porto. Questi, recuperati per primi dal prof. JosŽ M. Cernicchiaro (1949-2010), destarono perplessitˆ: Çnon vi  memoria storica dellĠesistenza di una cappella cos“ intitolataÈ.

Effettivamente non esiste memoria tra gli abitati del Porto di una cappella dedicata alla Madonna di Loreto. Al suo posto, la cappella della Madonna del Carmine. ComĠ possibile?

 

La frana del 1858 e la ricostruzione del 1859.

Dal 1857 al 1858 il Porto di Maratea fu interessato da una serie di frane. Una di queste coinvolse la cappella, distruggendola in parte.

Questo cre˜ un certo disagio, in quanto la frazione del comune andava sempre pi popolandosi e quella, ormai nota come la cappella del Porto, era lĠunico sacello di zona.

Quindi, alcuni fedeli di Maratea e il parroco di S. Maria Maggiore, da cui la cappella dipendeva, si adoperarono per ripristinarla.

ÇOggi che sono li 29 del mese di Agosto dellĠanno 1859 in Maratea - si legge nellĠatto stilato per lĠoccasione - innanzi a me Regio Notaio, Giulio Calderano di Don Luigi, residente, e domiciliato in questo di Maratea, alla strada sopra il Casale ove si regge il nostro studio Notarile, ed in presenza deglĠinfrascritti Testimoni a norma di Legge [...] si sono personalmente, e volontariamente costituiti: i Coniugi Vincenza Panza del fu Gaetano, e suo marito Giovanni Di Puglia di Biase Gaetano, rappresentato dal Signor Don Luigi Marini di Don Donato, di condizione primi proprietari, e lĠultimo Parroco di Questa Parrocchia [...] Esse parti costituite maggiori di etˆ, e nel pieno godimento dei diritti civili del Regno, sono a Noi Notaio, ed ai sotto segnati Testimoni [...] I costituiti Panza, e Marini hanno dichiarato che esistendo contigua ad un loro fondo sito nel rione Porto, un antica cappella pubblica mezza diruta, ed essendo stata distrutta dalle fondamenta con una frana lĠanno scorso, lĠunica cappella pubblica che esisteva per comodo di quei naturali, cos“ i detti coniugi possedendo una casina nel luogo indicato, ove di continuo dimorano, cos“ si sono decisi; tanto per comodo proprio, come anche per vantaggio pubblico dei naturali suddetti, che da circa un anno restano privi dei vantaggi spirituali, che godevano del comodo di una cappella pubblica, si sono determinati restaurare a proprie spese la suddetta Cappella diruta, come hanno eseguito, ed inoltre lĠhan corredata di tuttĠi sacri arredi, e suppellettili necessarii richiesti dalla rubrica; e perchŽ si sono dispersi i titoli di fondazione, e dotazione della Cappella rifatta, si sono determinati col presente atto dotarla a proprie spese assegnando allĠoggetto un capitale di ducati 30 collĠannua rendita di carlini quindici, da servire per manutenzione annuale della ripetuta Cappella, e ci˜ a tenore dei sacri canoni; ed inoltre perchŽ non si ha notizia del titolo di detta Cappella, cos“ i ripetuti Coniugi per propria divozione intendono ina[g]urarla sotto il titolo della Beatissima Vergine del CarmineÈ.

Ecco come la cappellina cambi˜ intitolazione e il motivo per cui lĠantico nome  scomparso dalla memoria collettiva.

Successivamente il sacello divenne privato, forse perchŽ, una volta edificata lĠattuale chiesa della Madonna di Porto Salvo, si stim˜ conveniente venderla. Le esatte circostanze di questi avvenimenti saranno oggetto di future ricerche.

 

 Luca Luongo

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